Rispondo con verve moderata, in primis nessuno può andare a discutere la base; il fenomeno Foggia. E lo fa poco anche fleccio, che poi però deraglia come un pendolino oberato da percorsi tangentati.
Il seguito non è cosi poco entusiasmante (per quanto odio ammetterlo); va alla Lazie e fa appunto 2

è con la lazie che fa cose memorabili e deprecabili, forse vittima anche dell'incredibile successo di Foggia e delle prime giornate a Formello.
Mi viene in mente Tenerife. Mi viene in mente il derby perso con Mazzone.
Alla Lazio fa come Manzoni; idealmente risciaqua i panni in arno (ma al tevere) della sua estetica di gioco, ottenendo con lasquadra più di chiunque altro, preseumibilmente.
Poi arriva a Roma, arriva quarto al primo anno e incanta tutti, compresi noi ch scriviamo. Eccitante come un ottovolante, smargiasso come rugantino,
la sublimazione, tanto che tiferà Roma da li in poi.
Arriva il ritiro del 98, i danni,le inchieste e il tempo si è fermato.
A parte vari giri, la prima panca stabile che gli capita è a Lecce, con la potenza economica (per una piccola) dei Semeraro.
Eti spiega calcio svezzando i citati.
poi brutte scelte su squadre che non avrebbe dovuto allenare, ancora ostracismo dell'ambiente, poi riciccia a Foggia.
Il resto è historie.