E proseguiamo il power rangers (cit.) con la Conference dei disagiati, quelli che sentono perennemente il complesso di inferiorità verso i corrispettivi owner dell’Ovest e hanno vinto dei titoli solo perché bure ha falsato le regole nei primi anni di Stanleit (cosa che sta tentando di rifare ora).
Preciso sin d’ora che trattasi di power ranking non facile, poiché a causa di una congiunzione astrale quest’anno l’Est è molto forte e livellato.
8. Quebec Empereurs
Partiamo subito in quarta con l’unica squadra che potrebbe riabilitare Seattle, basti pensare che il miglior reparto degli Empereurs è nettamente la difesa. Peccato si vinca sostanzialmente con i punti in attacco e le prestazioni dei goalies. Ad essere sinceri, anche i centri sono di qualità più che buona: tra questi mi sento di puntare i classici
my two cents su Lindholm che potrebbe indubbiamente salire di colpi. E attenzione ovviamente alla prima scelta dello scorso draft, Hischier, che verrà gettato subito nella mischia nel nulla di New Jersey. La vera tassa sono sia le ali che i portieri. Tra le prime ci sono troppi giovani per poter reggere il reparto, con il solo Perry a fare di chioccia (l’anno scorso in netto calo peraltro). Nota di demerito per Boedker, il cui trasferimento a San Jose non ha certo giovato in termini statistici. In porta JS si presenta con un backup e i portieri della peggiore squadra (o quasi) della Lega ed il bello è che poi viene a farti le pulci su whatsapp perché “
ma tu pensi di cavartela con Lehner?”. In definitiva per migliorare questa squadra, oltre che diversi ceri alla Madonna, ci vorrebbe qualche contratto annuale in più.
7. Philadelphia B. Street Bullies
Devo dire che stavolta ero parecchio indeciso, mi pare una squadra in crescita rispetto alle scorse stagioni, ma l’Est è indubbiamente una tonnara. In free agency sono arrivate buone firme a poco prezzo, quali Bjugstad, che a mio avviso avrà una bounce back season, Grabner e Filppula. Ma parliamo pur sempre di giocatori non di prima fascia. Bene aver lasciato partire Strome tra i rfa, un po’ meno bene Vrana che meritava probabilmente una chance in più ed un eventuale scambio alla deadline per un pick più alto. In porta c’è la sicurezza di aver due titolari inamovibili in squadre comunque vincenti. Probabilmente (vedi recap successivo, che però ho scritto prima in quanto pensavo che New England facesse molto più cagare) bisognerebbe sfoltire la rosa e cercare qualche big, visto che lo spazio salariale non manca.
6. New England Ice Hogs
La squadra più brutta della Lega cit. non poteva che confermarsi stabilmente nelle ultime posizioni del ranking. La cosa che lascia sconcertati è la quantità di giocatori tra roster (25) e farm (26), che quasi tocca il numero massimo consentito. Ciò ovviamente è frutto di una gestione fin troppo conservativa che ha permesso a Sampras di accumulare picks, ma prima o poi bisognerebbe pure tentare il salto di qualità e buttarsi su qualche big con più aggressività (al limite via trade). Questo ancora non sta avvenendo, nonostante qualche timido ma evidente passo in avanti. Insomma, ci sono delle discrete basi e del discreto materiale (di scambio) per migliorare sensibilmente la rosa.
La free agency di Sampras si conferma sulla falsa riga di quanto sopra: bene con gli rfa, dove viene confermato chi effettivamente non poteva non esserlo, e viene lasciato partire Raanta visto che la situazione portieri è rassicurante (più numericamente che qualitativamente, a dire il vero). Il resto sono contratti da pochi milioni per giocatori di media fascia. Possibilità di sorprendere solo nel caso in cui Barkov ritorni quello di due anni fa e se Hartman esplode definitivamente (possibilmente non iscrivendosi ai terroristi).
5. Ontario Black Hawks
Altro team molto interessante. Il buon Biron in free agency ha dimostrato ancora una volta di avere le idee chiare, puntando deciso su alcuni giocatori e non mollando un centimetro finché non è riuscito a portarli a casa. Sto parlando di O’Reilly, Zuccarello, Palat, Coyle e Mason. Il tutto dopo aver riconfermato integralmente i propri rfa e aver firmato Rask soffiandolo a New York. La rosa è al completo, l’unica incognita a giochi fatti resta in porta, dove si è reso necessario prendere Mason data la presenza di Hellebuyck. Ovviamente con la sfiga che i Jets hanno una difesa colabrodo, nonostante
Jim Morrissey sia il nuovo Bobby Orr (quasi cit.). Ontario comunque la vedo sicura almeno per un posto agli spareggi playoff, al limite invertendo la propria posizione di classifica con quella di Tampa Bay.
4. Tampa Bay Bolts
I Bolts si confermano una delle certezze di questa Lega in quanto a rendimento. Manca solo la scintilla per arrivare fino in fondo. Paolino ha già pescato la matta due anni fa con Marchand e si è ripetuto l’anno scorso firmando Marchesseault a 0.5 M. Non vedo ragioni per cui quest’ultimo possa discostarsi dal suo rendimento, nonostante abbia cambiato squadra (giocherà comunque in una delle prime due linee offensive). La vera forza dei Bolts sta in porta, dove probabilmente può schierare la migliore coppia di portieri della Lega con il duo Holtby-Murray, soprattutto se Caps e Pens rimarranno sui loro livelli. Con qualche buona mossa alla deadline e un po’ di coraggio potrebbe trasformarsi in una pericolosa contender.
3. Halifax Mooseheads
Dopo lunghi anni di attesa (tradotto: dopo aver fatto cagare per anni) finalmente è arrivata l’opportunità per dom di giocarsela fino in fondo. La sua sfiga è di trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato, visto che nella stessa conference circolano squadre come New York e Pittsburgh. Halifax si affaccia a questa stagione con buone prospettive dopo un lavoro durato diverse stagioni. Prova ne è che dom è rimasto sostanzialmente a guardare in free agency presentando un roster praticamente già al completo. Aggiunte mirate quali Jenner, Atkinson e Schneider hanno permesso di puntellare la rosa, accrescendone il livello. L’unico grande punto interrogativo lo lasciano le LW, che mi sembrano sotto il par: in questo senso un apporto significativo potrebbe darlo DeBrusk dal farm, se rimarrà a Boston dopo le prime dieci partite e soprattutto se continuerà a giocare in linea con Krejci e Pastrnak.
Google tanslator:
your team sucks, but less than one year ago.
2. New York Batteries
Grazie ad una trade pre stagione che alcuni analisti hanno definito truffa, New York riesce a sistemare buchi a roster che non era lecito attendersi da chi vanta più di 50 giocatori. Squadra che si mantiene sempre su livelli molto alti, riuscendo peraltro a strappare in free agency giocatori forti (soprattutto centri) a prezzi abbordabilissimi. Tra questi spuntano Kopitar a 5.9 M, atteso ad una stagione di riscatto, nonché Duchene a 5.3, Brassard a 4.6 M e Tyler Johnson a 4 M. Questi regali che un tempo non sarebbero mai stati consentiti hanno una sola spiegazione: vedere bure arrivare in finale di conference e perdere è stato bellissimo. E il suo esilio forzato ad Hammamet ancora di più.
Sperando che ciò si ripeta, inutile soffermarsi troppo su una rosa fortissima in tutti i reparti. La vera forza di New York è però il draft, dove fenomeni come Nikita Filatov o Robin Kovacs passano una sola volta e se non riesci a pescarli bure ti punisce.
1. Pittsburgh Frozen Penguins
ll gm con più culo del pianeta, che ha vinto un titolo sfruttando una falla del regolamento che gli ha consentito inopinatamente di pescare McDavid e Eichel con i primi due picks e che per evitare brutte figure ha dovuto cedere alla deadline tutte le scelte che gli sono rimaste in cambio di rental players, si ripresenta ai nastri di partenza da favoritissimo n. 1 per la vittoria finale. Pur essendoci le basi per una possibile dinastia, le scelte del Nostro rassicurano un po’ tutti sul fatto che ciò non accadrà. I giocatori presi via free angecy saranno forse sufficienti per il repeat, ma non convincono a pieno e quelli buoni sono stati comunque strapagati, anche con una certa ostinazione (vedi Josi su tutti). Sul resto della rosa poco da dire, il trio di portieri garantisce una massima copertura, come se non bastassero già Ovechkin e Neal oltre ai due di cui sopra… Insomma, Pittsburgh ha già vinto
