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Cronache di un Campione Annunciato: Andrew Luck

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da GoPats » 28/10/2014, 16:27

Brian_di_Nazareth ha scritto:
Meglio Rivers o Brees? :fischia:

Non credo interessi manco alle madri... :biggrin:

Sarebbe più interessante Cam vs Red Rifle.

Wolviesix
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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Wolviesix » 28/10/2014, 18:02

cecaro ha scritto:Avanzo io un' opinione da cui partire: Luck è "fearless", termine che piace tanto ad alcuni analisti ultimamente, cosa che lo porta a combinare delle ca**ate come quella safety di domenica scorsa, quando smetterà di esserlo e imparerà a mangiarsi la palla una volta di più, sarà davvero dominante.
Tutto bene, ma se iniziate a parlarmi di clutchness, intangibles e compagnia cantante vi mando tutti in sezione MLB a lezione da renè. :icon_paper:

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Peyton_Manning18 » 28/10/2014, 20:52

A me dispiace solo che uno come Peter King sia andato a scrivere un articolo facendo del cherry picking (cit.). Perché nonostante tutte le "nefandezze" commesse in questi anni, sono sempre più le volte che Luck ha salvato il culo ai Colts, di quante volte i Colts abbiano parato il culo a lui

Luck ha ancora molti difetti, non è ancora un top 5 QB ma i miglioramenti sono abbastanza evidenti (ma mi sembra che a parte Aaron Rodgers che è entrato nella lega e si è piazzato immediatamente in alto nella classifica dei QB, gli altri, compreso PM, ci abbiano messo anni per limare tutti gli aspetti del loro gioco). Non volerli vedere, vuol dire basare le proprie assunzioni solo sul risultato finale delle partite e sulla colonna delle W (cosa importante, ma non unica variabile per valutare un QB).

Vi riporto un bell'articolo sulla partita di domenica
http://www.footballoutsiders.com/any-gi ... over-colts
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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Wolviesix » 28/10/2014, 20:54

Infatti non l'ha scritto King quell'articolo. :forza:

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Angyair » 28/10/2014, 21:00

Peyton_Manning18 ha scritto:A me dispiace solo che uno come Peter King sia andato a scrivere un articolo facendo del cherry picking (cit.). Perché nonostante tutte le "nefandezze" commesse in questi anni, sono sempre più le volte che Luck ha salvato il culo ai Colts, di quante volte i Colts abbiano parato il culo a lui

Luck ha ancora molti difetti, non è ancora un top 5 QB ma i miglioramenti sono abbastanza evidenti (ma mi sembra che a parte Aaron Rodgers che è entrato nella lega e si è piazzato immediatamente in alto nella classifica dei QB, gli altri, compreso PM, ci abbiano messo anni per limare tutti gli aspetti del loro gioco). Non volerli vedere, vuol dire basare le proprie assunzioni solo sul risultato finale delle partite e sulla colonna delle W (cosa importante, ma non unica variabile per valutare un QB).

Vi riporto un bell'articolo sulla partita di domenica
http://www.footballoutsiders.com/any-gi ... over-colts
In che senso? Appena è entrato nella lega o appena ha giocato da titolare (e comunque il primo anno ha faticato anche lui)?

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Peyton_Manning18 » 28/10/2014, 21:04

Angyair ha scritto:
Peyton_Manning18 ha scritto:A me dispiace solo che uno come Peter King sia andato a scrivere un articolo facendo del cherry picking (cit.). Perché nonostante tutte le "nefandezze" commesse in questi anni, sono sempre più le volte che Luck ha salvato il culo ai Colts, di quante volte i Colts abbiano parato il culo a lui

Luck ha ancora molti difetti, non è ancora un top 5 QB ma i miglioramenti sono abbastanza evidenti (ma mi sembra che a parte Aaron Rodgers che è entrato nella lega e si è piazzato immediatamente in alto nella classifica dei QB, gli altri, compreso PM, ci abbiano messo anni per limare tutti gli aspetti del loro gioco). Non volerli vedere, vuol dire basare le proprie assunzioni solo sul risultato finale delle partite e sulla colonna delle W (cosa importante, ma non unica variabile per valutare un QB).

Vi riporto un bell'articolo sulla partita di domenica
http://www.footballoutsiders.com/any-gi ... over-colts
In che senso? Appena è entrato nella lega o appena ha giocato da titolare (e comunque il primo anno ha faticato anche lui)?

Quello che intendevo dire è che i primi anni di Rodgers dà titolare lo hanno posizionato immediatamente tra i top QB.

Dovrei dare un'occhiata alle stat, ma l'impressione è che nei primi 2/3 anni di carriera i QB facciano fatica e anche quelli che adesso sono al top hanno avuto i loro alti e bassi. Rodgers mi sembrava un'eccezione, ma potrei sbagliarmi. :forza:
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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da ride_the_lightning » 28/10/2014, 21:06

Wolviesix ha scritto:
cecaro ha scritto:Avanzo io un' opinione da cui partire: Luck è "fearless", termine che piace tanto ad alcuni analisti ultimamente, cosa che lo porta a combinare delle ca**ate come quella safety di domenica scorsa, quando smetterà di esserlo e imparerà a mangiarsi la palla una volta di più, sarà davvero dominante.
Tutto bene, ma se iniziate a parlarmi di clutchness, intangibles e compagnia cantante vi mando tutti in sezione MLB a lezione da renè. :icon_paper:

Però, senza citare questi termini orripilanti per la sabermetrica del football, io son molto vicino al parere di cecaro.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da The Bus » 28/10/2014, 21:30

Ma analisi di un campione fa tanto campione di urine... :crocerossina:

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da ride_the_lightning » 28/10/2014, 21:32

The Bus ha scritto:Ma analisi di un campione fa tanto campione di urine... :crocerossina:

:cheer:
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Angyair » 28/10/2014, 22:06

ride_the_lightning ha scritto: Però, senza citare questi termini orripilanti per la sabermetrica del football, io son molto vicino al parere di cecaro.
Anche perché "fearless" dovrebbe significare "senza paura" no? E' indica semplicemente uno che gioca senza paura di sbagliare, cioè rischiando sempre e molto, e indica un modo di giocare, non certo intangibles o altro di simile.
Però se devi parlare male di qualcuno da "prevenuto"... :naughty:

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Re: Analisi di un Campione: Andrew Luck

Messaggio da Wolviesix » 28/10/2014, 23:08

Angyair ha scritto:
ride_the_lightning ha scritto: Però, senza citare questi termini orripilanti per la sabermetrica del football, io son molto vicino al parere di cecaro.
Anche perché "fearless" dovrebbe significare "senza paura" no? E' indica semplicemente uno che gioca senza paura di sbagliare, cioè rischiando sempre e molto, e indica un modo di giocare, non certo intangibles o altro di simile.
Però se devi parlare male di qualcuno da "prevenuto"... :naughty:
Grazie angy per l'utile lezione di inglese. :biggrin:
A me, dire che uno gioca senza paura, equivale a dire "come se fosse antani, con scappellamento a destra". Cosa vuol dire che rischia sempre e molto? Che fa lanci in doppia/tripla copertura? Questo non è rischiare, si chiama essere pirla. O non essere capaci di fare il QB, come preferite. Il confine tra "rischiare" e "fare cazzate" o "sperare che vada bene" è troppo labile per avere una distinzione netta. Potremmo dire lo stesso di Geno, che dopo 2 INT in pochi lanci non ha avuto paura di lanciare il terzo. :truzzo:
Se c'è gente in NFL che gioca con la paura di sbagliare farebbe prima a non scendere neanche in campo, perchè a prescindere dal ruolo, se hai paura ti massacrano. E ti fai male. Non mi sembra una caratteristica che lo contraddistingua o che lo elevi sopra ad altri.
Se poi voi da dietro uno schermo o dagli spalti riuscite a capire se uno ha paura o no, bravi voi, che vi devo dire.
Questo è un discorso in generale, a prescindere dal ruolo e del giocatore.

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Re: Cronache di un Campione Annunciato: Andrew Luck

Messaggio da cecaro » 28/10/2014, 23:26

che poi la cosidetta "clutchness", che tra l' altro dovrebbe essere solo una dei vari "intangibles" posseduti da un giocatore, come può essere ad esempio la "leadership", è una qualità che si può benissimo affinare con l' esperienza.
la storia dello sport è piena di predestinati che ci hanno messo molti anni prima di vincere un titolo o comunque di affrancarsi da quella fascia di pubblico a cui stavano sulle balle perchè magari generavano troppo hype, esempi?: Jordan, Lebron, Elway, Manning, Agassi, tutta gente che adesso nessuno si sogna più di criticare.
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Re: Cronache di un Campione Annunciato: Andrew Luck

Messaggio da Angyair » 28/10/2014, 23:38

Non andare per la tangente perché con me non attacca.
Dire che gioca senza paura di sbagliare significa, per come ho capito io quello che intendeva cecaro, dire che è uno che non ha paura di fare la giocata rischiosa, perché è confidente dei propri mezzi o perché è incosciente, scelga uno quello che vuole, un po' come giocavano Elway, Favre, o come tende a giocare Cutler e non, per es., Alex Smith (per es. tende a fidarsi maggiormente di alcuni giocatori e fare quindi lanci rischiosi su di loro e meno di altri su cui non rischia il lancio difficile). Il livello di qualità tecnico/tattico che possiede poi ognuno fa la differenza con il livello di gioco espresso sul campo.
Rischiare sempre non significa fare lanci in doppia o tripla copertura, ma fare lanci difficili, con posizionamento della palla al limite o con timing che ai più sconsiglierebbe di farlo, ma non è che puoi evitarli questi tipi di lanci perché nella maggior parte dei casi in NFL non è che ti lasciano un lancio semplice eh!
Non si tratta, ripeto, di paura di sbagliare ma di paura di fare la cosa rischiosa che ti può esporre alla figura da pirla (e quindi accontentarsi della giocata semplice anche in situazioni di, per es., 3&20, giocate che, per carità, a volte servono pure nell'economia di una partita).
Dalla TV io non capisco proprio se uno gioca con paura o meno, ma sinceramente manco me lo chiedo, però magari si può intuire il modo di giocare di qualcuno, le sue caratteristiche, e di questo si parlava.

Personalmente, al momento il mio giudizio su Luck è quello che ha, per es., PM18 e diversi analisti di PFF: un giocatore dal potenziale enorme, che non è ancora un prodotto finito, che passa ancora troppe volte dal fare giocate alla Manning a giocate alla Geno Smith e che se non riuscirà a limitare al minimo quest'ultime non potrà mai fare l'ultimo passo e diventare, almeno, uno dei top dell'NFL prossima ventura. E non è che è semplice fare questo passo eh!

Che poi al momento sia già meglio (ovviamente per me e parlandone come giocatore singolo, non inserito in un contesto di squadra) di ter quarti dei QB NFL è un altro paio di maniche...

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Re: Cronache di un Campione Annunciato: Andrew Luck

Messaggio da Wolviesix » 29/10/2014, 0:01

Angyair ha scritto: Dire che gioca senza paura di sbagliare significa, per come ho capito io quello che intendeva cecaro, dire che è uno che non ha paura di fare la giocata rischiosa, perché è confidente dei propri mezzi o perché è incosciente, scelga uno quello che vuole, un po' come giocavano Elway, Favre, o come tende a giocare Cutler e non, per es., Alex Smith (per es. tende a fidarsi maggiormente di alcuni giocatori e fare quindi lanci rischiosi su di loro e meno di altri su cui non rischia il lancio difficile).
Favre era incosciente ed ha il record di intercetti in carriera della storia dell'NFL. Onestamente, se questo è come va intesa la cosa, fatico a vederla come una qualità.

Rischiare sempre non significa fare lanci in doppia o tripla copertura, ma fare lanci difficili, con posizionamento della palla al limite o con timing che ai più sconsiglierebbe di farlo, ma non è che puoi evitarli questi tipi di lanci perché nella maggior parte dei casi in NFL non è che ti lasciano un lancio semplice eh!
Non si tratta, ripeto, di paura di sbagliare ma di paura di fare la cosa rischiosa che ti può esporre alla figura da pirla (e quindi accontentarsi della giocata semplice anche in situazioni di, per es., 3&20, giocate che, per carità, a volte servono pure nell'economia di una partita).
Che è appunto come fa un Cutler o un Geno o un Sanchez o un Eli, solo che a loro per incapacità loro o dei WR quei palloni finiscono nelle mani dei DB(e Luck da questo punto di vista finora è stato mooooolto fortunato, perchè ha lanciato parecchi INT ma potevano essere ancora di più). E non leggo nessuno elogiare Cutler per la sua assenza di paura.
Dalla TV io non capisco proprio se uno gioca con paura o meno, ma sinceramente manco me lo chiedo, però magari si può intuire il modo di giocare di qualcuno, le sue caratteristiche, e di questo si parlava.
Sì, per me si può dire che Luck è un QB atletico, che generalmente sceglie in modo corretto quando uscire dalla tasca, sa improvvisare, ottimo negli hard count, fa letture e non si prendere dal panico se il suo primo WR non è libero(impressione che invece mi dà Kap). Queste per me sono alcune sue caratteristiche. Dire che è "fearless", per me, non vuol dire una mazza.

Personalmente, al momento il mio giudizio su Luck è quello che ha, per es., PM18 e diversi analisti di PFF: un giocatore dal potenziale enorme, che non è ancora un prodotto finito, che passa ancora troppe volte dal fare giocate alla Manning a giocate alla Geno Smith e che se non riuscirà a limitare al minimo quest'ultime non potrà mai fare l'ultimo passo e diventare, almeno, uno dei top dell'NFL prossima ventura. E non è che è semplice fare questo passo eh!
Che poi è quello che penso anch'io eh.

PS: la clutchness non esiste.
PPS: io LeBron lo critico ancora. :icon_paper:

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Re: Cronache di un Campione Annunciato: Andrew Luck

Messaggio da cecaro » 29/10/2014, 0:18

PS: la clutchness non solo esiste ma dopo il 22/1/89 ha anche un nome e cognome e un numero, il 16 per la precisione :notworthy:
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