LA TOP11 DELLA SETTIMANA
PETER SCHMEICHEL - Gran giornata per i portieri. Anche Yashin, Zoff e Casillas avrebbero potuto occupare questo spot in maniera più che meritata. La scelta è andata sul fuoriclasse danese anche per esaltare la quadratura difensiva che ha consentito ad AFDUI di avere ragione di una squadra notoriamente ostica come la Sbifida e il suo tiki-taka. In tandem con un Daniel Passarella davvero eccezionale ha respinto tutti gli attacchi di Leo Messi e compagni, garantendo agli Spatolatori tre punti molto importanti per mantenere il treno della vetta.
CARLOS ALBERTO - Nel difficile e meritato successo in casa dei Pey-Toni, Pove e Leather trovano il loro go-to-guy nel destro del grande laterale brasiliano, perfetto nell'innescare il solito Hidekguti. Prestazione totale, coronata dal successo nel duello contro Zoltan Czibor.
ALAN HANSEN - Ti aspettavi il vincente del duello Nesta-Cannavaro, invece a spuntarla sul piano individuale è stato il mitico difensore scozzese, autore di una prova eccellente con la ciliegina sulla torta: il pesantissimo gol che ha negato la gioia del successo agli Argonegus quando ormai sembrava davvero fatta.
FRANZ BECKENBAUER - Quando gioca così, il Bonucci tedesco domina e chiunque giochi con lui vince. E' una delle leggi probabilmente non scritte del calcio, ma ormai certezze granitiche in questo torneo Legends. Riscatta alcune prestazioni un po' sotto tono (anche se più che buone per qualsiasi altro non sia il Kaizer) con una dimostrazione di dominio assoluto, che umilia Kachlex ben oltre i suoi demeriti.
GAETANO SCIREA - L'eroe del big match. Autore di una prova difensiva vista raramente. Impeccabile nelle chiusure, perfetto nelle aperture di contropiede, per Bozsik o Pelè. Perfetto in tutto, anche negli interventi che gli costano il cartellino rosso, evitando due occasioni da gol praticamente certe. Del resto il Di Stefano di questi tempi lo fermi solo così. La Saeta Rubia le ha provate veramente tutte, riuscendo a battere Casillas soltanto quando il capitano era già out, con un tiro oltre i confini della realtà, na roba vista manco in Holly e Benji. Un duello pazzesco.
BRANKO ZEBEC - Lo slavo con la faccia da killer vince il ballotaggio con Maldini e si guadagna una meritatissima convocazione in top11. E diamogliela na soddisfazione a Rizz, che già non conta un cazzo (cit.)

Dopo aver sofferto il cambio di squadra nel finale della passata stagione, Zebec è tornato sui grandi livelli che lo avevano consacrato come rivelazione assoluta del torneo con le nazionali, quando, diciamocelo pure francamente, molti di noi ne ignoravano bellamente l'esistenza

Con Brehme forma una coppia di terzini ambidestri che sta facendo la fortuna di Rizzalex, anche in una giornata in cui Bobby Moore ha trovato qualche difficoltà contro la prorompente fisicità di John Charles.
AMANCIO AMARO VARELA - La Longobarda è un ottimo team, sta andando bene e sicuramente continuerà a ben figurare nel resto del torneo. Eppure quando ha deciso di iniziare a giocare, Amancio l'ha fatta sembrare un'accozzaglia di gente messa li quasi per caso, senza la minima idea di cosa possa essere una fase difensiva degna di questo nome. Davvero incredibile la facilità con cui ha fatto (fare) ben tre gol, liberando oltretutto sistematicamente i propri compagni dalla pressione difensiva avversaria. Illegale.
GIANNI RIVERA - Golden Boy più che mai. Due gol da fuoriclasse e delle giocate di qualità sopraffina con gli apprezzati colleghi di centrocampo e il cigno di Utrecht, con cui si trova davvero benissimo. Se dovessimo tirare le somme in merito ai possibili mvp per quanto visto finora, il suo nome figurerebbe senz'altro tra i papabili.
VALENTINO MAZZOLA - Nel giorno del trionfo della Palombella all'Olimpico, rivediamo il Valentino Mazzola che impressionò tutti l'anno scorso. Capace di recuperare palloni, creare costantemente superiorità numerica a prescindere dalla situazione tattica avversaria. Valentino e Roy Keane sono l'anima di una squadra che, pur tra moltissimi alti e bassi, si sta ritagliando il proprio spazio e quella credibilità che all'inizio le sembrava negata.
EUSEBIO - Gol da cineteca, che vale tre punti pesantissimi per rilanciare le ambizioni di un Cobain spesso in crisi di risultato. Si è rivista la vera pantera nera, non la versione sbiadita che ha probabilmente pagato un assetto e dei compagni non particolarmente in grado di esaltare le sue indiscutibili doti di finalizzatore.
JOHN CHARLES - Una doppietta da bomber di razza, in faccia ad un certo Bobby Moore. Esatto. Non è da tutti. Il dinamico duo Gerry-Mike avrà ora la classica sindrome del "mo chi cazzo lascio fuori?". Lungi dal sottoscritto fornire qualsiasi suggerimento in merito

Certo è che il gallese non è finora stato particolarmente fortunato in merito alla probabilità di trovare spazio. Tra Ronaldo l'anno scorso e Puskas al giro corrente, si è sempre ritrovato a fare i conti con un autentico mostro sacro del ruolo.