LA TOP 11 DELLA SETTIMANA
IKER CASILLAS - Due miracoli per contenere la rimonta degli Argonegus, che riescono a batterlo soltanto in pieno garbage time. Ipnotizza Le Roi, rendendolo probabilmente colpevole di una brutta prova ben al di là dei suoi effettivi demeriti. Fantastica l'uscita in anticipo su Streltsov, nell'azione giudicata poi irregolare per l'attaccante sovietico. Leader.
CARLES PUYOL - Pescato come vice Gentile, si sta rivelando qualcosa di più di un semplice backup. Non sarà infatti semplice farlo tornare in panchina. Dietro non sbaglia nulla, spesso si propone in avanti e colpisce persino una traversa con un fantastico colpo di testa. Imbattibile nel gioco aereo. In palese stato di grazia. Miracolato.
BOBBY MOORE - Ancora una volta impeccabile, dà l'impressione che tutto sia semplice per lui. Dalle sue parti non si passa mai. Ormai è scientifico, matematico. Insuperabile.
JOSE SANTAMARIA - Il leader della retroguardia dello strafavorito (cit.) Bonaz non tradisce mai. Nemmeno il gioco frizzante del maestro gli crea dei problemi. Oggettivamente di un'altra categoria. Sontuoso.
BRUNO CONTI - Per classe, qualità, quantità e continuità Brunone è stato sicuramente uno dei giocatori più sorprendenti di questa prima fase del campionato. Il suo contributo ai Blazers, a destra o a manca che sia, è stato sin qui persino superiore a quello della Saeta Rubia. Umilia letteralmente Lizarazu, che non sarà Bobby Moore, ma nemmeno l'ultimo cretino sulla piazza. E lo fa con una facilità irrisoria. Manuale di gioco sulla fascia.
XABI ALONSO - Impressionante il suo contributo nelle due fasi, per sostenere una squadra a trazione decisamente anteriore, senza per questo rinunciare a proporsi e collaborare in avanti. La sua intesa con Best e Kopa, subentrato allo sfortunato Moreno, è all'origine di una serie di giocate che valgono il prezzo del biglietto. Il gol corona una prestazione davvero maiuscola. Resta comunque difficile stabilire chi sia meglio tra lui e Poulsen.
MARIO COLUNA - Completo, preciso e anche decisivo nei pressi della porta avversaria. Cosa chiedergli di più? In questa top11 non avrebbe sfigurato nemmeno il suo compagno di reparto, vale a dire Gerson. La loro intesa migliora di partita in partita, in entrambe le fasi del gioco. Sono il dinamico duo di questo campionato.
GEORGE HAGI - Il gol di testa su assist di Ciro non è propriamente il fondamentale per cui il Maradona zingaro è passato agli annali. Più probabilmente si tratta del segnale che tutto sta girando per il verso giusto. Sempre impeccabile la sua intesa con Facchetti. Estroso.
OLEG BLOHKIN - A suo agio come pochi nell'attaccare gli spazi da qualsiasi posizione. Dall'ala, in incursione e persino spalle alla porta. La rete che rilancia in pieno recupero le ambizioni di Kachlex è una delle più belle viste finora sui campi del torneo legends. Implacabile.
GIUSEPPE MEAZZA - Sempre più steal of the draft. Con Moore forma un asse su cui Alex e Rizz (che come è noto non conta un cazzo) stanno investendo i loro successi. Segna, fa segnare, un grande leader offensivo. Determinante.
BAMBA DEAK - Se Puyol ha fatto il possibile per mettere in imbarazzo le future scelte tecniche dei campioni in carica, che dire di Bamba Deak? La più grande leggenda del calcio magiaro. Chiamato nell'improbabile questione di sostituire Pelè, non solo non l'ha fatto rimpiangere, ma è riuscito persino a far di meglio rispetto alla Perla Nera. In una sola partita ha fatturato più di quello che "il più grande di tutti" ha messo sul conto nell'intero campionato. Segna due reti da vero bomber d'area. Ispira Rivelino per la rete di Ghiggia e farebbe anche un paio di assist comodi comodi se Pedernera non si fosse clamorosamente addormentato innanzi a Preud'homme. Con lui in campo tutti danno l'impressione di giocare al meglio. C'è Bamba per tutti.
ONORABLE MENTIONS
Portieri - Gilmar, Zoff
Difensori - Thuram, Djalma Santos, Brehme, Vogts, Facchetti
Centrocampisti - Figo, Johnstone, Julinho, Rivera
Attaccanti - Garrincha, Ghiggia