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Avignone, terza superiore.

Scena epica:

Camera dei fattoni, l'amica Maria portata dalla Sardegna e acquistata sul posto abbondava, nebbia fitta all'interno della stanza e risate da idioti facevano da cornice all'evento.
Bussano alla porta in piena notte, panico generale, si nasconde tutto, si aprono le finestre. Il proprietario della stanza va ad aprire fatto come un cavallo, e si trova davanti una delle professoresse più stronze che abbia mai incontrato.
Il mio amico si trova piantato negli occhi uno sguardo gelido, indagatorio e accusatorio allo stesso tempo, seguono attimi interminabili di silenzio nei quali gli unici pensieri sono "Ok sono fottuto, beccato in pieno, se mi va bene mi rispediscono a casa sennò mi sospendono direttamente"

...

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silenzio

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Prof: Enrico ma tu... hai una bruttissima congiuntivite!!!

A distanza di anni famosi scienziati studiano ancora quali meccanismi del corpo umano abbiano permesso al suddetto Enrico di rimanere fermo e impassibile e di biascicare un "Eh si ha ragione, spero mi passi domani" e di chiudersi la porta alle spalle.

P.S:
Dopo quella gita ho inziato a fumare (ho smesso dopo 6 anni) e mi hanno bocciato a fine anno.

PENNY ha scritto: Prof: Enrico ma tu... hai una bruttissima congiuntivite!!!

Gita di 3° a Parigi. Siamo noi e la classe uguale alla nostra dello scientifico, tra le altre. Sto seduto sulle scale dell'albergo a chiacchierare con dei miei amici quando sento un casino da sopra. Mi alzo appena in tempo per non essere travolto da un mio amico che scappa, vestito con la felpa di uno dell'altra classe per non essere riconosciuto, dal professore di religione, vestito con un pigiamino a righe inguardabile, che gli corre dietro. Mi passano accanto, fanno il pianerottolo. Poi il mio amico prende le scale per scendere ancora, il professore liscia il primo scalino e va giù rotolando per le scale. Mai riso così tanto.

La nostra prof prima di andare a Parigi (in effetti una bella gita l'ho fatta pure io, ricordandomi).

" Mi raccomando non perdete i soldi, teneteli ben stretti e nascondeteli"

Bello vedere la sua faccia la mattina dopo, si era messa i soldi nei collant peccato che quando fosse andata in bagno se ne fosse dimenticata.
Tirata l'acqua, buuummmm.

Ma dove pensava di andare? a Medellin?

io mi ricorderò sempre la scena del portiere notturno nell'hotel a maiori che arriva in camera nostro tutto incazzato, in piena notte urlandoci di tutto perchè secondo lui eravamo tornati ubriachi urlando per tutta la strada fino alla hall, peccato che noi eravamo in camera cercando di abbordare la povera compagna di classe, uno ci riuscì fra l'altro

chiaramente non ero io

ps: quando il portinaio mi prese per il colletto minacciandomi di farmi dormire in spiaggia credo di aver fatto una sgommata marrone nelle mutande

cosa vuol dire credi?
non hai più controllato da allora?

no, le ho bruciate per la vergogna

Invece in terza media a Maratea, dei miei amici "comprarono" delle pistole a pallini e la sera abbiamo inventato Call of Duty anni prima che ci pensasse Activision. Ci nascondevamo dietro i muri, poi uscivamo e sparavamo. Il giorno dopo per terra c'era una distesa di pallini.

in quinta liceo 6 giorni a praga. abbiamo visto i professori in pratica il primo e l'ultimo giorno. per il resto, sempre in giro a cazzeggiare. tranne la sera in cui portammo il prof di latino ad ubriacarsi peggio di noi. ma ovviamente, ricordo l'ultima bella serata in camera di un mio compagno di classe, 3 vs 3 con altre 3 rappresentanti di una classe francese. ebbene si, uno dei pochi momenti di soddisfazione dei 5 anni di liceo, roba da high-five collettivo nel corridoio del nostro piano al ritorno a scuola.

io ricordo la scena di un poveretto che verso le 4 del mattino esce vestito e con la valigia dalla camera per andarsene a dormire in un altro albergo.

siccome c'è una punizione divina per ogni porcheria combinata, un paio d'anni fa ero in giro per lavoro dalle parti di sanremo. dopo cena torniamo in albergo e da lontano, sento un unz-unz-unz come quando un tamarro passa con l'autoradio a volume inimmaginabile.
nessun tamarro, nessuna autoradio.
o meglio: molti tamarri. una scolaresca croata, che faceva festa in piscina (tanto per gradire un po' di sedie galleggiavano in mezzo), improvvisando una discoteca all'aria aperta.
ci tocca uno slalom tra gente che bivacca in corridoio fino ad arrivare in camera e già mi immagino la giusta vendetta del tipo con la valigia.

alla fine, a parte qualche bussata alla porta (niente battute, erano minorenni ) a cui ho evitato di aprire, è andato tutto bene. al mio collega andò meno bene, ma è una questione di sonno pesante.

shilton ha scritto:La nostra prof prima di andare a Parigi (in effetti una bella gita l'ho fatta pure io, ricordandomi).

" Mi raccomando non perdete i soldi, teneteli ben stretti e nascondeteli"

Bello vedere la sua faccia la mattina dopo, si era messa i soldi nei collant peccato che quando fosse andata in bagno se ne fosse dimenticata.
Tirata l'acqua, buuummmm.

Ma dove pensava di andare? a Medellin?