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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 15/02/2012, 19:15
da ride_the_lightning
Quoto Bluto. Ogni singola parola. Peccato che sia ancora agli inizi dei miei studi, ma la parte sull'industria culturale, la Scuola di Francoforte e Walter Benjamin mi fa capire di essere sulla buona strada.
Come ricevere l'illuminazione : leggere il topic cinema in PlayIt :forza:

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 0:33
da francilive
ride_the_lightning ha scritto: Come ricevere l'illuminazione : leggere il topic cinema in PlayIt :forza:
Vi ricordo anche la sezione hardcore. Asia, tarri, ci picchiamo :forza:

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 0:47
da SafeBet
Bluto Blutarsky ha scritto:So benissimo che il cinema ormai è diventato al 98% intrattenimento. Ed è il motivo per cui le sale sono zeppe di film inguardabili, che le classifiche di incassi sono dominate da Benvenuti al Sud e da Checco Zalone, e che quando esce un film che prova a dire qualcosa di nuovo viene pure deriso da gente il cui più alto riferimento culturale è Baricco.
Poi non so quante volte a te sia capitato nell'ultimo mese\anno\vita di essere rapito e costretto pistola alla tempia ad andare a vedere un film. Se lo scegli, sai quello che scegli. Se a qualcuno piacciono le banalità stereotipate di Benvenuti al Sud, fatti suoi, che se lo goda in tutta tranquillità, ma ciò non toglie che il Cinema è un altro. E se un regista rinuncia a portare avanti un'idea o un discorso che gli pare abbia valore solo per non indispettire il pubblico, è finita, ha smesso di essere un artista. Chiuso.

Che il Cinema sia Arte è fuori discussione, guarda uno qualsiasi dei film di Bunuel o di Fellini per credere. Ma ogni volta che nella storia del cinema i produttori o i regimi hanno cercato di adattare il Cinema ai gusti del pubblico, l'arte è morta: è successo negli anni Venti in Russia, in Italia con il Neorealismo, e succede quotidianamente quando un produttore boccia un'idea per fare più soldi (il compianto De Laurentiis era maestro nel castrare le idee dei registi). La società dell'intrattenimento vince sempre (non starò a citare Adorno o Horkheimer o Ritzer, se volete approfondiamo), ma almeno lascatemi il gusto di ribellarmi, nel mio piccolo...
beh, che dire, mi fa piacere esista ancora gente che la pensa così. diciamo che nel mio mondo ideale convivono entrambe le maniere di fare cinema, con rispetto reciproco. perché se è vero che il cinema è prima arte che intrattenimento, è pur vero che talvolta anche lo spettatore più austero ha bisogno di concedersi un diversivo, una distrazione. non dico cinema di pessima qualità, ma qualcosa che strizzi l'occhio al riso facile, al pianto facile, all'erezione facile, insomma al facile che c'è in noi, ci vuole.

quanto al tuo post precedente, per me il cigno nero è in zona gambe che tremano.
spero inoltre tu abbia visto 13 assassins, film di una potenza rara.

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 0:59
da francilive
Bluto Blutarsky ha scritto: In vista degli Oscar però arrivo a dirvi che penso che tiferò per The Tree of Life. Per due motivi: 1) sicuramente non vincerà, ed io mi trovo bene sempre in minoranza (più o meno cit.) 2) pur avendo fatto una fatica del diavolo ad arrivare sveglio alla fine della proiezione, almeno è un film che prova una strada diversa. non ci riesce, schiacciato dalla sua ambizione, ma ci prova. E poi è un buon segno di spocchia intellettuale tifare per un film del genere. Fa capire alla massa che il cinema è arte e non intrattenimento. Con tutto il male che si può dire di Malick, se non altro insegue una sua idea di cinema. E quando hai una tua idea di cinema non devi adeguarti al pubblico, è il pubblico che deve fare un piccolo sforzo ed avvicinarsi a te...
Sono d'accordo con te sulla linea di pensiero, ma a mio avviso nel caso di Tree of Life questo discorso funziona un po' a singhiozzo.
A mio avviso Tree of Life è sicuramente arte, ma per molti aspetti fatica ad essere cinema. Per tratti lo è, ma in certi frangenti si configura come pura performance audio+video, come se ne vedono tante nell'ambito delle performance elettroniche.
Personalmente l'ho apprezzato molto, nel senso che ci sono delle idee e vengono
Anche a livello di marketing hanno lavorato bene. La distribuzione nel trailer faceva intuire tutto un altro film, puntando prevalentemente sulla storia, sulla presenza di Brad Pitt e di Sean Penn.
Storia che c'è, ma diventa quasi impercettibile nello svolgersi della narrazione a causa dell'evanescenza dei dialoghi.
Fossero stati "onesti" non sarebbe andato quasi nessuno a vederlo. Perchè si tratta di un prodotto estremamente di nicchia. Se far capire alle masse vuol dire barare, promuovendo il film per quello che non è, risulta preferibile l'etica dei cinepanettoni.
L'ho visto due volte, una volta in lingua originale, una volta in italiano. Ho capito molto di più in quella in lingua originale, grazie ai sottotitoli :forza: I dialoghi, o meglio, i bisbigli, comunque non sono determinanti ai fini della comprensione, sono più didascalie che altro...
In fin dei conti essendo un grande fan della tecnica (il lavoro sugli effetti sonori di questo film è perfetto, la fotografia è nerd da far paura, ecc...), l'ho apprezzato molto, sapendo quello che c'era dietro. Essendomi in seguito andato a leggere alcuni making of ne ho avuto la conferma.
Ma sono assolutamente convinto che il 90% delle persone che frequenta le sale, anche chi non mira soltanto al becero intrattenimento, ma si attiene comunque al prodotto confezionato, non è in grado di cogliere l'arte del prodotto di Malick.
Sul fatto che questa sia una qualità positiva o meno, lo lascio decidere a voi :naughty:

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 1:17
da francilive
SafeBet ha scritto: beh, che dire, mi fa piacere esista ancora gente che la pensa così. diciamo che nel mio mondo ideale convivono entrambe le maniere di fare cinema, con rispetto reciproco. perché se è vero che il cinema è prima arte che intrattenimento, è pur vero che talvolta anche lo spettatore più austero ha bisogno di concedersi un diversivo, una distrazione. non dico cinema di pessima qualità, ma qualcosa che strizzi l'occhio al riso facile, al pianto facile, all'erezione facile, insomma al facile che c'è in noi, ci vuole.

quanto al tuo post precedente, per me il cigno nero è in zona gambe che tremano.
spero inoltre tu abbia visto 13 assassins, film di una potenza rara.
hai centrato il punto safe.
e ti dirò di più.
la differenza sta nei contenuti, nelle idee, nelle storie.
puoi avere tutta la tecnica che vuoi, ma se non la rendi al servizio di una storia interessante, il risultato sarà un cesso. sarà un 2012, una roba che non so come emmerich abbia avuto il coraggio di fare. e sto parlando di emmerich, non di aronofsky... e come 2012 ne potremmo citare tanti altri.
molte idee interessanti sono arrivate dal cinema francese. adoro il cinema francese d'azione. cazzuto, tarro, in grado di generare emozioni.
il dramma delle produzioni italiane di maggior distribuzione è che sono sempre le solite stronzate, confezionate cambiando la targa. i cinepanettoni, le commedie sentimentali, ecc... tutta roba trita, ritrita, che francamente non riesco nemmeno a classificare come intrattenimento. è merda, non so se mi spiego (cit.)
e pensare che per avere una buona storia, non ci vorrebbe tanto. ci sono un sacco di bei libri che raccontano belle storie. basterebbe prenderne uno, magari poco celebre in modo da affrancarsi dalla responsabilità del confronto con l'originale, adattare la sceneggiatura, et voila.
invece no, siamo a livelli dei testi delle canzoni di sanremo.
e poi si potrebbe fare un esempio totalmente diverso. quello del film di nicchia, come tanti film tarri che apprezziamo. in cui spesso c'è una storia da far cadere le palle, ma il prodotto si focalizza su altri aspetti, sui combattimenti, sul carisma dei protagonisti, ecc... divertono ed emozionano. tutta roba che ovviamente non viene praticamente mai distribuita nelle sale italiane. per un expendables ci sono infatti cinquanta undisputed che viaggiano nel sommerso.
non parliamo poi dei film di qualità, come il citato 13 assassins, stranamente distribuito anche da noi. mi sarei aspettato una sorte simile a quella toccata a twilight samurai.
un benvenuti al sud, ossia una delle migliori espressioni del nostro panorama cinematografico, diverte ed emoziona?
sicuramente si, visti gli incassi che fa e la gente torna a vedere quella roba. a me ha divertito ma non ha emozionato, non mi ha lasciato niente. è come se avessi visto una puntata dello zelig. mi sono fatto un po' di risate e alla fine non mi sono neanche ricordato quello che ho visto. inoltre... forse una volta tanto che un film italiano funziona, forse abbiamo capito il perchè. l'hanno copiato da un film francese, ovviamente peggiorandolo.
potremmo andare avanti all'infinito facendo esempi e citazioni.
il fatto è che ogni film va valutato a sè, non per capire se è arte, cinema o guano. ma più che altro per capire la reale rispondenza tra gli obiettivi di una produzione e i risultati raggiunti, che è poi forse forse l'unica cosa sui cui ha senso esprimere un giudizio.

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 4:29
da Gerry Donato
Bluto Blutarsky ha scritto: Per me l'ultimo anno è stato leggermente migliore del 2010, qualche film di livello in più, ma è sempre uno scontro tra orbi. La verità è che non mi sono più trovato ad uscire da un cinema con le gambe tremanti per l'emozione dai tempi di Inglourious Basterds. Buoni film, qualche ottimo film, ma capolavori in giro è un pezzo che non ne vedo.

Non so se vale per tutti, ma io ho spesso il problema/limite della contemporaneità che non mi permette di definire alla prima visione un film come "capolavoro". Un po' come una canzone al primo ascolto, quando intuisci che si tratta di qualcosa che ti piacerà molto ma ancora non puoi dirlo con certezza perché non puoi averla già focalizzata. Solo che la canzone dura 3 minuti e la risenti subito quando vuoi, mentre col film il processo è più ostico.

Per esempio ho una serie vastissima di film dal 2000 al 2007 che in un primo tempo ho considerato "solamente" bellissimi ed ottimi, ma a cui solo oggi a distanza di anni ho attribuito il marchio di "capolavoro". Talvolta anche senza rivederli interamente, ma grazie ad una singola scena, una faccia, una colonna sonora tornata alla mente, un attore visto in altri film, un flash back, un ricordo, una chiacchierata evocativa.

Per il dopo 2009 sondo il terreno con un sestetto che mi sembra francamente destinato ad entrare nella mia ideale top 100 (che per altro tengo davvero e custodisco gelosamente in un mega archivio Word :dohut0: :laughing: :malato:):

Il segreto dei suoi occhi (2009)
La donna che canta (2010)
Il discorso del Re (2010)
Il cigno nero (2010)
Una separazione (2011)
Inception (2010)

Poi metterei anche The Help, ma poiché l'ho visto 5 giorni fa credo non possa fare testo.

Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic

Inviato: 16/02/2012, 10:04
da dipper 2.0
dire che il cinema è arte e non intrattenimento è far credere a se stessi di non aver sprecato tempo stando dentro ad un sala al buio

...o peggio ancora davanti a megavideo

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 10:22
da Teo
Bluto Blutarsky ha scritto:
So benissimo che il cinema ormai è diventato al 98% intrattenimento. Ed è il motivo per cui le sale sono zeppe di film inguardabili, che le classifiche di incassi sono dominate da Benvenuti al Sud e da Checco Zalone, e che quando esce un film che prova a dire qualcosa di nuovo viene pure deriso da gente il cui più alto riferimento culturale è Baricco.
Poi non so quante volte a te sia capitato nell'ultimo mese\anno\vita di essere rapito e costretto pistola alla tempia ad andare a vedere un film. Se lo scegli, sai quello che scegli. Se a qualcuno piacciono le banalità stereotipate di Benvenuti al Sud, fatti suoi, che se lo goda in tutta tranquillità, ma ciò non toglie che il Cinema è un altro. E se un regista rinuncia a portare avanti un'idea o un discorso che gli pare abbia valore solo per non indispettire il pubblico, è finita, ha smesso di essere un artista. Chiuso.

Che il Cinema sia Arte è fuori discussione, guarda uno qualsiasi dei film di Bunuel o di Fellini per credere. Ma ogni volta che nella storia del cinema i produttori o i regimi hanno cercato di adattare il Cinema ai gusti del pubblico, l'arte è morta: è successo negli anni Venti in Russia, in Italia con il Neorealismo, e succede quotidianamente quando un produttore boccia un'idea per fare più soldi (il compianto De Laurentiis era maestro nel castrare le idee dei registi). La società dell'intrattenimento vince sempre (non starò a citare Adorno o Horkheimer o Ritzer, se volete approfondiamo), ma almeno lascatemi il gusto di ribellarmi, nel mio piccolo...

Sì, ma questo è il classiccissimo discorso snob da studioso di Cinema all'Università, o di critico cinematografico, che a me fa venire sempre il latte alle ginocchia.

Io non sono uno che guarda i cinepanettoni ecc, mi piacciono i film d'autore, mi piacciono certi tipi di film che magari sono di nicchia e che infatti faccio fatica a vedere al cinema, se non in qualche serata solitaria, ma ci sono anche tanti film che i vari studiosi e critici esaltano che a me, come a molti altri della mia tipologia di spettatore, fanno cadere le palle, proprio perchè alla fine una va al cinema anche per avere un intrattenimento.

E tacciare di qualunquismo questo tipo di spettatori a me ha sempre fatto parecchio incazzare.

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 10:58
da SafeBet
Gerry Donato ha scritto:
Bluto Blutarsky ha scritto: Per me l'ultimo anno è stato leggermente migliore del 2010, qualche film di livello in più, ma è sempre uno scontro tra orbi. La verità è che non mi sono più trovato ad uscire da un cinema con le gambe tremanti per l'emozione dai tempi di Inglourious Basterds. Buoni film, qualche ottimo film, ma capolavori in giro è un pezzo che non ne vedo.

Non so se vale per tutti, ma io ho spesso il problema/limite della contemporaneità che non mi permette di definire alla prima visione un film come "capolavoro". Un po' come una canzone al primo ascolto, quando intuisci che si tratta di qualcosa che ti piacerà molto ma ancora non puoi dirlo con certezza perché non puoi averla già focalizzata. Solo che la canzone dura 3 minuti e la risenti subito quando vuoi, mentre col film il processo è più ostico.

Per esempio ho una serie vastissima di film dal 2000 al 2007 che in un primo tempo ho considerato "solamente" bellissimi ed ottimi, ma a cui solo oggi a distanza di anni ho attribuito il marchio di "capolavoro". Talvolta anche senza rivederli interamente, ma grazie ad una singola scena, una faccia, una colonna sonora tornata alla mente, un attore visto in altri film, un flash back, un ricordo, una chiacchierata evocativa.

Per il dopo 2009 sondo il terreno con un sestetto che mi sembra francamente destinato ad entrare nella mia ideale top 100 (che per altro tengo davvero e custodisco gelosamente in un mega archivio Word :dohut0: :laughing: :malato:)
sei un dilettante. si comincia a fare sul serio quando ci si accorge di avere per le mani una top500.


anyway, condivido il discorso generale. d'altro canto mi sto convincendo che più si vedono film più s'impara a riconoscere quell'angoscia, quell'instabilità e quel senso di appagamento che solo i capolavori sanno regalare.

Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic

Inviato: 16/02/2012, 12:48
da shilton
543 film su my movies e sul telefono, sempre a portata di mano ( e non rinuncio a recuperare movienizer dal mio pc defunto)
http://c.mymovies.dk/Shilton" onclick="window.open(this.href);return false;
come vedete c'è di tutto, non potrei rinunciare nè a Taxi Driver ma nemmeno a Paolo Barca maestro elementare praticamente nudista.
Dilettanti :thumbup: :thumbup:

Quoto il buon Gerry, la contemporaneità non ti fa gustare il tutto, un film capolavoro è come un whiskey, invecchiando capisci che lo è.

Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic

Inviato: 16/02/2012, 13:38
da Jamal Crawford
shilton ha scritto:543 film su my movies e sul telefono, sempre a portata di mano ( e non rinuncio a recuperare movienizer dal mio pc defunto)
http://c.mymovies.dk/Shilton" onclick="window.open(this.href);return false;
come vedete c'è di tutto, non potrei rinunciare nè a Taxi Driver ma nemmeno a Paolo Barca maestro elementare praticamente nudista.
Dilettanti :thumbup: :thumbup:

Quoto il buon Gerry, la contemporaneità non ti fa gustare il tutto, un film capolavoro è come un whiskey, invecchiando capisci che lo è.

A proposito, ma per iPhone / Mac, c'è qualche applicazione che consigliereste ?

Io ancora sono su un file excel, che tutto sommato preferisco perché le voci le ho scelte io, però non sarebbe male trovare un'applicazione completa che mi permetta di vederli anche dal telefono, perché ormai inizio a sbarellare su alcuni titoli (del tipo "ma io ho il mistero delle pagine perdute o quell'altro ?"...e sta di fatto che uno dei due non l'ho mai preso perché non mi ricordo mai quale dei due ho...).

Il problema principale con le applicazioni che ho provato però è che diversi titoli non me li riconoscono, specialmente quelli comprati da Hong Kong ecc...e lì mi sa che si fa fatica a trovare un'app che copra l'intero globo...

Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic

Inviato: 16/02/2012, 14:11
da shilton
Jamal Crawford ha scritto:
shilton ha scritto:543 film su my movies e sul telefono, sempre a portata di mano ( e non rinuncio a recuperare movienizer dal mio pc defunto)
http://c.mymovies.dk/Shilton" onclick="window.open(this.href);return false;
come vedete c'è di tutto, non potrei rinunciare nè a Taxi Driver ma nemmeno a Paolo Barca maestro elementare praticamente nudista.
Dilettanti :thumbup: :thumbup:

Quoto il buon Gerry, la contemporaneità non ti fa gustare il tutto, un film capolavoro è come un whiskey, invecchiando capisci che lo è.

A proposito, ma per iPhone / Mac, c'è qualche applicazione che consigliereste ?

Io ancora sono su un file excel, che tutto sommato preferisco perché le voci le ho scelte io, però non sarebbe male trovare un'applicazione completa che mi permetta di vederli anche dal telefono, perché ormai inizio a sbarellare su alcuni titoli (del tipo "ma io ho il mistero delle pagine perdute o quell'altro ?"...e sta di fatto che uno dei due non l'ho mai preso perché non mi ricordo mai quale dei due ho...).

Il problema principale con le applicazioni che ho provato però è che diversi titoli non me li riconoscono, specialmente quelli comprati da Hong Kong ecc...e lì mi sa che si fa fatica a trovare un'app che copra l'intero globo...


mymovies, alcuni titoli non li trovi, tu basta che setti il paese d'orgine come ricerca e te li trova con il titolo originale (che puoi puoi modificare).
App molto ben fatta, in teoria puoi creare anche tu i titoli mancanti.
Come vedi anche io ho titoli di film orientali, alla fine li ho trovati.

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 14:26
da mr.kerouac
Teo ha scritto: Sì, ma questo è il classiccissimo discorso snob da studioso di Cinema all'Università, o di critico cinematografico, che a me fa venire sempre il latte alle ginocchia.

Io non sono uno che guarda i cinepanettoni ecc, mi piacciono i film d'autore, mi piacciono certi tipi di film che magari sono di nicchia e che infatti faccio fatica a vedere al cinema, se non in qualche serata solitaria, ma ci sono anche tanti film che i vari studiosi e critici esaltano che a me, come a molti altri della mia tipologia di spettatore, fanno cadere le palle, proprio perchè alla fine una va al cinema anche per avere un intrattenimento.

E tacciare di qualunquismo questo tipo di spettatori a me ha sempre fatto parecchio incazzare.

quindi parlare ammettendo di non avere una conoscenza specifica basando i propri argomenti su "mi fanno cadere le palle" non è qualunquismo?
siamo più o meno al "tanto rubano tutti"...

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 14:33
da Teo
mr.kerouac ha scritto:
quindi parlare ammettendo di non avere una conoscenza specifica basando i propri argomenti su "mi fanno cadere le palle" non è qualunquismo?
siamo più o meno al "tanto rubano tutti"...

Ah, quindi per vedere un film bisogna aver studiato prima, sennò non si può vedere o non si può analizzare?

Buono a sapersi. Quindi fanno 8 euro di film + 20 di libro sulla storia del cinema + 15 di libro su Teorie e Tecniche del Cinema.

Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To

Inviato: 16/02/2012, 14:39
da mr.kerouac
Teo ha scritto:
mr.kerouac ha scritto:
quindi parlare ammettendo di non avere una conoscenza specifica basando i propri argomenti su "mi fanno cadere le palle" non è qualunquismo?
siamo più o meno al "tanto rubano tutti"...

Ah, quindi per vedere un film bisogna aver studiato prima, sennò non si può vedere o non si può analizzare?

Buono a sapersi. Quindi fanno 8 euro di film + 20 di libro sulla storia del cinema + 15 di libro su Teorie e Tecniche del Cinema.
certo che si può vedere, analizzare si fa un attimo più fatica... tu ti esprimi sui quadri di jackson pollock, picasso o gli impressionisti russi?
e se devi usufruire di un prodotto finanziario che fai? punti il dito a caso sulle pagine del sole 24 ore, guardi il tg5 o forse ti viene più facile affidarti a chi lo fa di mestiere?