SafeBet ha scritto:
beh, che dire, mi fa piacere esista ancora gente che la pensa così. diciamo che nel mio mondo ideale convivono entrambe le maniere di fare cinema, con rispetto reciproco. perché se è vero che il cinema è prima arte che intrattenimento, è pur vero che talvolta anche lo spettatore più austero ha bisogno di concedersi un diversivo, una distrazione. non dico cinema di pessima qualità, ma qualcosa che strizzi l'occhio al riso facile, al pianto facile, all'erezione facile, insomma al facile che c'è in noi, ci vuole.
quanto al tuo post precedente, per me il cigno nero è in zona gambe che tremano.
spero inoltre tu abbia visto 13 assassins, film di una potenza rara.
hai centrato il punto safe.
e ti dirò di più.
la differenza sta nei contenuti, nelle idee, nelle storie.
puoi avere tutta la tecnica che vuoi, ma se non la rendi al servizio di una storia interessante, il risultato sarà un cesso. sarà un 2012, una roba che non so come emmerich abbia avuto il coraggio di fare. e sto parlando di emmerich, non di aronofsky... e come 2012 ne potremmo citare tanti altri.
molte idee interessanti sono arrivate dal cinema francese. adoro il cinema francese d'azione. cazzuto, tarro, in grado di generare emozioni.
il dramma delle produzioni italiane di maggior distribuzione è che sono sempre le solite stronzate, confezionate cambiando la targa. i cinepanettoni, le commedie sentimentali, ecc... tutta roba trita, ritrita, che francamente non riesco nemmeno a classificare come intrattenimento. è merda, non so se mi spiego (cit.)
e pensare che per avere una buona storia, non ci vorrebbe tanto. ci sono un sacco di bei libri che raccontano belle storie. basterebbe prenderne uno, magari poco celebre in modo da affrancarsi dalla responsabilità del confronto con l'originale, adattare la sceneggiatura, et voila.
invece no, siamo a livelli dei testi delle canzoni di sanremo.
e poi si potrebbe fare un esempio totalmente diverso. quello del film di nicchia, come tanti film tarri che apprezziamo. in cui spesso c'è una storia da far cadere le palle, ma il prodotto si focalizza su altri aspetti, sui combattimenti, sul carisma dei protagonisti, ecc... divertono ed emozionano. tutta roba che ovviamente non viene praticamente mai distribuita nelle sale italiane. per un expendables ci sono infatti cinquanta undisputed che viaggiano nel sommerso.
non parliamo poi dei film di qualità, come il citato 13 assassins, stranamente distribuito anche da noi. mi sarei aspettato una sorte simile a quella toccata a twilight samurai.
un benvenuti al sud, ossia una delle migliori espressioni del nostro panorama cinematografico, diverte ed emoziona?
sicuramente si, visti gli incassi che fa e la gente torna a vedere quella roba. a me ha divertito ma non ha emozionato, non mi ha lasciato niente. è come se avessi visto una puntata dello zelig. mi sono fatto un po' di risate e alla fine non mi sono neanche ricordato quello che ho visto. inoltre... forse una volta tanto che un film italiano funziona, forse abbiamo capito il perchè. l'hanno copiato da un film francese, ovviamente peggiorandolo.
potremmo andare avanti all'infinito facendo esempi e citazioni.
il fatto è che ogni film va valutato a sè, non per capire se è arte, cinema o guano. ma più che altro per capire la reale rispondenza tra gli obiettivi di una produzione e i risultati raggiunti, che è poi forse forse l'unica cosa sui cui ha senso esprimere un giudizio.