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BruceSmith ha scritto: 05/10/2017, 12:02 a me è stato spiegato che manca un organismo di controllo e quindi si tratta di investimenti estremamente rischiosi.

Invece quando gli organi di controllo che sono...

Porsche 928 ha scritto: 05/10/2017, 17:35

BruceSmith ha scritto: 05/10/2017, 12:02 a me è stato spiegato che manca un organismo di controllo e quindi si tratta di investimenti estremamente rischiosi.

Invece quando gli organi di controllo che sono...

Non mi pare che abbiamo avuto grossi problemi di valuta negli ultimi anni nei paesi industrializzati :)

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 17:55

Porsche 928 ha scritto: 05/10/2017, 17:35

Invece quando gli organi di controllo che sono...

Non mi pare che abbiamo avuto grossi problemi di valuta negli ultimi anni nei paesi industrializzati :)

Con 1000 lire compravo un caffè ora costa 1 euro (cit.)

Uscito il concorso per tornare nel pubblico....il 30 ottobre il colloquio, poi vedremo. Il concorso è per un contratto triennale rinnovabile....

rodmanalbe82 ha scritto: 05/10/2017, 11:43 Hey, Dietto. In base a cosa pensi che succederà? (non sto accusando, son solo interessato)

Molto del suo valore è legato al fatto che in Cina lo usano per esportare capitali: trasformi yuan in bitcoin, che puoi ritrasformare in euro o dollari ovunque tu vuoi.
Non a caso di recente è stato vietato in Cina, causando un forte calo, lasciando però aperta la porta di Hong-Kong.

Sicuramente si può guadagnare, ma nel lungo periodo il prezzo lo fanno gli scambi cinesi.

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 17:55

Porsche 928 ha scritto: 05/10/2017, 17:35

Invece quando gli organi di controllo ci sono...

Non mi pare che abbiamo avuto grossi problemi di valuta negli ultimi anni nei paesi industrializzati :)

Io però non ho specificato "di valuta"... direi che gli ultimi 10-12 anni dovrebbero aver insegnato che puoi metterci tutti gli organi di controllo che vuoi... ma se non controllano o controllano ad minchiam o sono pagati dai clienti che devono controllare, e non in Ruanda eh o Papua Nuova Guinea, ma U.S.A. ed Europa.

Porsche 928 ha scritto: 05/10/2017, 22:11

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 17:55

Non mi pare che abbiamo avuto grossi problemi di valuta negli ultimi anni nei paesi industrializzati :)

Io però non ho specificato "di valuta"... direi che gli ultimi 10-12 anni dovrebbero aver insegnato che puoi metterci tutti gli organi di controllo che vuoi... ma se non controllano o controllano ad minchiam o sono pagati dai clienti che devono controllare, e non in Ruanda eh o Papua Nuova Guinea, ma U.S.A. ed Europa.

Le agenzie di rating però non sono organi di controllo pubblici.
Sono società private.

La verità è che prima o poi un Nobel dato a Katsuo doveva capitare d'Ishiguro, ed ora vado a vergognarmi per quel che resta del giorno...

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Dietto ha scritto: 05/10/2017, 23:09

Porsche 928 ha scritto: 05/10/2017, 22:11

Io però non ho specificato "di valuta"... direi che gli ultimi 10-12 anni dovrebbero aver insegnato che puoi metterci tutti gli organi di controllo che vuoi... ma se non controllano o controllano ad minchiam o sono pagati dai clienti che devono controllare, e non in Ruanda eh o Papua Nuova Guinea, ma U.S.A. ed Europa.

Le agenzie di rating però non sono organi di controllo pubblici.
Sono società private.

Parmalat
Cirio
Subprime
Istituti bancari vari italiani e non

Per dire i primi 3-4 che mi vengono in mente, si non c'erano organi di controllo... solo società di rating.

Porsche 928 ha scritto:

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 23:09

Le agenzie di rating però non sono organi di controllo pubblici.
Sono società private.

Parmalat
Cirio
Subprime
Istituti bancari vari italiani e non

Per dire i primi 3-4 che mi vengono in mente, si non c'erano organi di controllo... solo società di rating.

Su Parmalat e Cirio il problema non sono state tanto le agenzie, loro esaminano i bilanci, se son fasulli nulla possono fare. Io penserei alla consob e, per quanto riguarda le banche, bankitalia.
Sui subprime hanno sbagliato, ma in un momento in cui gli investimenti sugli immobili sembravano a tutti i più sicuri, è stato un errore come minimo diffuso.
Premesso ciò, sui titoli privati le agenzie di rating da tempo non sono più tanto seguite, contrariamente a quanto riguarda i titoli di stato (settore in cui hanno comunque perso prestigio)

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Porsche 928 ha scritto: 06/10/2017, 6:08

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 23:09

Le agenzie di rating però non sono organi di controllo pubblici.
Sono società private.

Parmalat
Cirio
Subprime
Istituti bancari vari italiani e non

Per dire i primi 3-4 che mi vengono in mente, si non c'erano organi di controllo... solo società di rating.

Nessuno controlla il valore di borsa. Semplicemente perché non è controllabile, a differenza del valore della valuta. Oltretutto essendo un mercato libero il pubblico non può intervenire nel prezzo.
Il problema di Parmalat e Cirio era che i bilanci erano contraffatti, gli unici a poter controllare erano gli organi di vigilanza delle due società che stanno la per quello. Se non lo fanno di certo non è colpa della Consob che non può controllare la congruenza o veridicità di centinaia di migliaia di bilanci.
Sui subprime come ho detto non c'era nessun organo di controllo. Stiamo parlando di strumenti finanziari complessi, formati da centinaia di mutui, ma non solo, erano diventati "sintetici" quindi dentro un CDO (Gli strumenti usati per vendere subprime) non c'erano più solo mutui, ma anche prezzi di altri CDO, ergo, Gli unici che ne potevano garantire il valore erano i contabili Delle banche, tant'è che per un periodo, anche dopo il crollo, le stesse banche si rifiutavano di svalutare gli asset in portafoglio. Chi ha fatto il casino erano le agenzie di rating che gli davano la tripla A ormai senza neanche controllare perché "Altrimenti vanno da quell'altra agenzia qui di fronte"
Idem per gli istituti bancari. Chi controlla non è onnisciente, si deve rifare a quello che gli viene fornito, e se quello che c'è nei bilanci sembra regolare, non c'è modo di accorgersi che non lo sia. Detto ciò, Banca Etruria è stata commissariata proprio su proposta della Banca d'Italia vista l'insolvenza accertata dopo che la stessa Banca d'Italia aveva avviato ispezioni.

Insomma, la morale è che a volte le istituzioni non possono accorgersi di condotte criminali, ma sempre meglio che ci siano piuttosto che no

Mr. Sloan ha scritto: 05/10/2017, 19:47

Dietto ha scritto: 05/10/2017, 17:55

Non mi pare che abbiamo avuto grossi problemi di valuta negli ultimi anni nei paesi industrializzati :)

Con 1000 lire compravo un caffè ora costa 1 euro (cit.)

Quello è stato un errore di valutazione nel tasso di cambio lira/euro, fatto in un momento di onnipotenza, forse per fare una dimostrazione di forza nei confronti della Germania, e che poi si è ritorta contro i consumatori principalmente

In realtà l'anno di entrata in vigore dell'euro l'inflazione è stata poco più dell'1% e non è più risalita...

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doc G ha scritto: 06/10/2017, 9:55 In realtà l'anno di entrata in vigore dell'euro l'inflazione è stata poco più dell'1% e non è più risalita...

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Non esattamente Doc
http://it.inflation.eu/tassi-di-inflazi ... talia.aspx
EDIT: poi c'è sempre da dire che un conto è ciò che dicono gli indici, che tengono conto dei panieri, e un conto è quello che dice "la strada".

Dietto ha scritto: 06/10/2017, 9:41
le stesse banche si rifiutavano di svalutare gli asset in portafoglio... Chi ha fatto il casino erano le agenzie di rating che gli davano la tripla A ormai senza neanche controllare perché "Altrimenti vanno da quell'altra agenzia qui di fronte"

Mia umile opinione: avevano tutto l'interesse a dare le AAA a certi tipi di prodotti, e poi shortato.

Quante sono ? 3 o 4 ? A certi livelli non esiste la competizione (mi viene in mentre, nel mio settore, l'industria del vetro float) ma una proficua amicizia.

Dietto ha scritto: 06/10/2017, 9:41 Insomma, la morale è che a volte le istituzioni non possono accorgersi di condotte criminali, ma sempre meglio che ci siano piuttosto che no

I criminali sono sempre un passo avanti rispetto alla istituzioni, altrimenti i primi non sarebbero tali. D'accordo con te.