SafeBet ha scritto:
La Germania vive da 40 anni sulle spalle degli immigrati turchi. Lei prima fra tutte dovrebbe ringraziare.
Poi la questione è: se il punto di riferimento non lo fa la Turchia c'è il rischio che lo faccia l'Iran, o l'Arabia Saudita. Magari sarebbe saggio cogliere l'occasione adesso.
Non sia mai che l'Iran facesse da interlocutore, è comunque un'opzione remota, fondamentalisti come sono. Non ci può essere vero dialogo bilaterale con quella dittatura. La Turchia è sicuramente la miglior scelta per il dialogo con i paesi musulmani, quanto all'ingresso in Europa, non mi sono personalmente formato un'opinione, pur avendo seguito un paio di seminari sull'argomento all'università. E' un argomento veramente complesso e delicato.
Quanto alla Germania, c'è poco da stupirsi. In tutti i paesi, in linea di massima e con nessuna eccezione, gli immigranti sono intimamente visti come un male necessario. Dico intimamente perché poi ufficialmente le esternazioni sono di due tipi: inneggiano al multiculturalismo o alla preservazione dell'integrità nazionale, a seconda di vari fattori: appartenenza politica, momento o meno di crisi economica, vicinanza del più recente furto/stupro/omicidio commesso da un immigrato etc etc.
I Tedeschi si lamentano dei Turchi, ma questi contribuiscono a fare della Germania una delle economie più solide al mondo. La loro paura? Che con l'ingresso della Turchia in UE arrivi un'altra ondata di disgraziati che con basse pretese salariali destabilizzi il mercato del lavoro tedesco ed aumenti la percentuale di criminalità. Sono paure legittime, ma forse esagerate. In uno dei seminari che ho seguito sull'argomento si diceva che più che altro è la Turchia stessa a dover avere paura, poiché lì si riverserebbero frotte di immigranti dal vicino medioriente a caccia di cittadinanza europea. Il ragionamento è a mio avviso incompleto: una volta ottenuta la cittadinanza europea nell'ospitale Turchia musulmana, questi immigrati farebbero un ulteriore balzo verso il Nord Europa? Questo ci riporta a quei dubbi che hanno fatto sì che le richieste della Turchia fossero state rigettate dal Parlamento Europeo senza neanche troppa cortesia...