datruth34 ha scritto: 22/03/2019, 16:06Beh ma le letture di Thomas come quelle di qualsiasi alpha dog di ogni squadra fanno la differenza anche sull'umore dei compagni. Io poi personalmente non volevo disquisire su meglio Thomas o Kyrie ma sul fatto che fossero squadre profondamente diverse.lebronpepps ha scritto:si ma non c'entra il parere che ho io di Irving rispetto a Thomas (e per me Kyrie è giocatore migliore di Thomas en passant, ma de gustibus)
stavamo parlando del gioco di Stevens che nei finali era più o meno quello, poi cambiavano le letture di IT rispetto a quelle di Irving, ma questo mica ha a che fare con il coach e con il suo modello di gioco
se mi si dice non sembra una squadra di Stevens nei finali si dice un'inesattezza rispetto a quello che è lo storico delle squadre di Stevens (che peraltro a parte la stagione di grazia di Thomas non è che abbiano mai brillato offensivamente, e su questo ci sono anche i dati dell'Offensive Rating a parlare)
Ecco, per me è Kyrie che si deve adeguare a un impianto che funzionava e aveva dato grossi risultati, più che il resto del team a lui. Irving per me in una squadra dev'essere il quid in più, quello dello strappo finale. Ma se diventa la squadra di Irving è un problema.
Detto questo, i livelli di quel Thomas offensivamente ai celtics, Irving non li ha ancora raggiunti.
Poi è molto semplice, con questi One Man show quante partite ci ha fatto vincere e perdere Irving quest'anno? Sbagliando anche comodi lay up al ferro perché arriva cotto e stracotto alla fine?
Io lo critico ma spero che nei play off possa ridar fiato alla sua fama
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e aridaje con Irving che non ci fa vincere e Thomas che era meglio

non è questo il tema di cui stavo parlando, la squadra di cui parli si è vista solo in parte nei playoff dell'anno scorso, il basket offensivo di Stevens di cui parli negli anni precedenti era molto simile a questo qua
poi che tu dici che prima Thomas era la reincarnazione del suo quasi omonimo mentre Irving pare il Marbury delle sue peggiori edizioni, o che prima ci fosse più coesione a livello di gruppo, pur ammettendo che sia vero, nulla toglie e nulla aggiunge al basket offensivo di Stevens che è ciò di cui si sta parlando e che quest'anno non è troppo dissimile da quello che abbiamo già visto in altre annate