lelomb ha scritto: 07/01/2021, 22:50
Spree ha scritto: 07/01/2021, 22:21
Ma il punto è proprio che quando analizzi la società il boldato è sbagliato. Da lì discende tutto il resto. Questa sopravvalutazione dell'individuo è uno dei problemi che causano gli errori analitici e l'incapacità di affrontare le cause strutturali dei fenomeni come il trumpismo.
Chiaramente serve un minimo di sopravvalutazione dell'individuo e capisco sia esercizio complesso dato che siamo sostanzialmente scimmie col pollice opponibile, ma in un verso o nell'altro ste problematiche son sempre ricacciate fuori quando i cicli storici imboccano scenari un pelo più complessi della comprensione generale del momento.
Quando si vanno a cercare i perché e le radici di queste dinamiche si trovano poi varianti delle note risposte.
Posso anche capire certe storture quando gli individui sono il risultato di un percorso difficile, non ci sono i mezzi e li sei effettivamente il prodotto del contesto in cui sei inserito.
Non è spiegabile con le dinamiche distorte della loro società, perché già ci sono belle differenze da una parte alla'altra dell'atlantico, che una cacchio di 35enne californiana veterana dell'esercito possa realmente credere che i dem siano un branco di pedofili satanisti società o non società.
O per lo meno non con quelle centrali nelle dichiarazioni da cui siamo partiti per sto scambio.
Ma siamo sempre lì.
Tu ti stai concentrando sugli individui, a monte (perché sono così?) e a valle (quello che è 'importante è il fatto in sé gli individui siano così).
Io ti sto dicendo che non è importante, né a monte né a valle. Sto dicendo che il problema è sociale, e ragionare sugli individui non serve a niente. Per spiegare il fenomeno non mi interessa perché John Smith sia un neonazi; né mi interessa se sia colpa sua o no - probabilmente è un po' entrambe le cose, vuoi 90/10, vuoi 70/30, vuoi 50/50, vuoi 20/80 - dipende da individuo a individuo, ci sono mille ragioni sia personali che non e sia attribuibili all'individuo che non(socioeconomiche, culturali, di disturbo mentale, di scarsa etica, di razzismo, di educazione, di ambiente, di genetica). Sono proprio questioni poco rilevanti al livello di analisi che serve.
L'importante è *perché 70 milioni di persone votano Trump* - che non vuol dire "perché ciascuna di quelle 70 milioni di persone vota per Trump", è proprio un concetto diverso (cambia pure "votano Trump" con qualuqnue altro fenomeno di massa). I singoli elettori/cittadini/individui non contano - né le loro motivazioni, né le loro azioni individuali - sulla scala sia temporale che sociale che mi interessa.
No, non è un concetto di terza elementare. E appunto, mi pare che tu faccia molta fatica - senza offesa - a coglierlo, perché è controintuitivo e sbatte in faccia alla nostra percezione di noi stessi come individui - con libero arbitrio, e determinanti in quanto "noi".