MarkoJaric ha scritto:ride_the_lightning ha scritto:a prescindere dai gusti, dalle vedute personali, per me, per come vedo io la musica, tirar fuori il numero di vendite come prima argomentazione per sostenere un gruppo è di una superficialità disarmante. e inutile. perchè non dice nulla sul valore del gruppo o del disco in questione. zero al quoto. non mi sto riferendo a Teo, eh. io leggo in quest'ottica la risposta di Alberto, mica un voler mettere a confronto Backstreet Boys e Europe, poi vabbè, se volesse provocare potrebbe pure farlo.
non capisco se nel discorso di Villafranca ci fosse qualche frecciatina sottesa, in caso di fraintendimento, glisso, anche perchè non penso male. ma non capisco che c'entri, all'interno dei festival incorrere in personaggi del genere è comune, ma io vado per apprezzare i gruppi, mica analizzare gli spettatori.
e il discorso delle epoche non lo comprendo. nel 2012 non si può parlare della scena '80 perchè non la si è vissuta realmente ? cosa c'entra mettersi jeans skinny e farsi il ciuffo con la musica ? boh ?
ti rispondo per gradi.
Secondo me invece c’entra eccome. Dietro il successo o meno di un gruppo o progetto i numeri sono molto importanti. Il problema è che con gli anni si è andato perdendo questo discorso. Ossia, i numeri attribuiti a gruppi anni ottanta non sono minimamente paragonabili a quelli di LadyGaga odierni. Ci sono troppi altri canali di marketing a disposizione ora rispetto a prima. E prima se NON funzionavi, perché dietro c’era qualcosa di “reale”, duravi pochino (gli anni ottanta per certi versi sono il medioevo musicale.. pensa a quanti han fatto un pezzone e poi son morti.. e mi dirai che anche adesso è così.. ma un conto è fare “vamos a la Playa” un conto è fare “il pulcino pio”.. non so se mi spiego), adesso basta davvero Cubase, Garage Band o un 4 piste per poi metterti su youtube e provare a spaccare il culo al mondo. Per carità, onore a questo.. onore immenso SE usato bene però.. qua nascono situazioni ogni mese.
Adesso nasce un genio musicale al giorno. Tutti mostri sacri (c’è un’intervista fantastica di Aphex Twin in merito, ma non la ritrovo). Sulla mera questione Europe non la vedo come te. Tutta questa superficialità non la trovo. Ne negli arrangiamenti ne in altro. E considera che io vivo col mito di Mike Patton sempre acceso, quindi ho percezione per arrangiamenti musicali e vocali assolutamente delicata.
Il discorso di Villafranca era un rafforzativo al fatto che c’è gente (anche qui dentro) che sentenzia sulla merda/mito alla velocità della luce. Non c’era alcuna frecciatina. E la gente va ai festival per tanti motivi.. non solo per ascoltare un gruppo Live ahimè.
Quindi, come al cinema o a teatro, il vicino scassa i coglioni. Spesso. E continuativamente. E magari, lo stesso vicino, ha 20 anni (e non è una sua colpa) e spara minchiate (questa è una sua colpa).. ma ciò non vuol dire che nel 2012 non si possa esprimere un PARERE (non un giudizio) su quello che è stato.. ma.. c’è modo e modo. Non il futile merda/mito a cui facevo riferimento prima.
Sull’ultima cosa non so che dirti, credo che la musica abbia influenzato ogni tipo di moda. Da Elvis, passando per i Beatles, per il Punk o per il Metal.. e quindi vestirsi in certi termini ahimè ti cataloga in una scena, che tu lo voglia o meno.. ma spesso non basta per potersi ergere a dispensatore di nozione musicale.
sul boldato. che sia più facile emergere ? certamente. che ci siano molte più meteore ? anche questo può esser vero. ma è sempre un discorso di scena e contesto. se tu mi stai parlando dell'industria discografica del pop, ci può stare. se si incomincia ad andare su lidi più di nicchia, la qualità viene sempre a galla. prendo l'esempio della Roadrunner che sta fallendo in modo clamoroso, ultimi anni puntati tutti su gruppi identificabili come "trender" e che pian piano ne stanno sancendo la fine, in nome della voglia di seguire il mercato. anche se poi entrano in gioco altri fattori che penso tutti noi ben conosciamo, quindi siamo alla punto dall'iceberg, ma, imho, la proposta musicale la metto nei vertici della riuscita o meno di un'etichetta e di conseguenza la rimetto nei fallimenti. altre come la Southern Lord di Greg Anderson [non l'ultimo dei fessi] indagando nella scena, scovando gruppi, si sta confermando una realtà emergente e ora è una fucina di dischi interessanti. e il loro roster canna pochissime uscite.
sugli anni '80, nulla da obiettare. dal tape trading alle locandine fatte a mano da distribuire per strada etc.
ti rispondo al volo sugli Europe, attento io dico che "The Final Countdown" sia il "peggiore" proprio perchè in altri dischi han messo in mostra molto di più, meno superficialità, meno hit, ma pezzi più interessanti, anche dal punto di vista compositivo. poi ripeto, mai digerita [eufemismo] come scena, quindi, come ho già detto, non faccio testo. però, come per ogni cosa, prima di trarre le conclusioni ho ascoltato qualche dischetto loro, anche per "eredità di famiglia" e le conclusioni che ho tratto son queste. al contrario, giudicare gli Europe per "TFC" e le altre [poche] hit radiofoniche che han fatto pecca di superficialità, questo sì.
ok. ora ho compreso, non avevo ben capito il discorso di Villafranca/giudizio di una scena, ora sì. concordo totalmente con te, soprattutto sul boldato, ma purtroppo non si può far nulla. resto nel mio giardino e rido di certi commenti che capita di origliare. penso che poi ci voglia anche del, passami il termine, buon senso musicale. non conosco il gruppo ? sto zitto e ascolto, se proprio voglio valutare mi limito a giudicare la perfomance live. e stop, anche perchè di più non posso. prendo Lanegan come esempio, mi piacciono gli Screaming Trees, da solista non l'ho mai seguito, ho sentito anche poco di suo domenica sera, però ho apprezzato quel poco, tanto che probabilmente [Funeral docet] esplorerò meglio la sua carriera da solista. riconosco i "limiti" musicali e, nel caso sia scena/sonorità che mi aggradano, approfondisco. chiaro se l'artista in questione lo sento live, ma non è proprio il mio "genere", sarà l'ultimo contatto che ho con lui, senza però insultare un qualcosa che non conosco, che sarebbe stupido e senza senso. ma capisco che su sto punto ci sia un po' di difficoltà nel raggiungerlo.
vabbè, ma trender e poser posson anche scomparire dalla Terra, chi mette il vestiario [che è diverso dall'attitudine, ma anche questo sfugge] davanti alla musica o alla vera e propria scena musicale che ascolta/segue è senza speranza.