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25 giugno 1997 finale dei giochi del mediterraneo
per me il calcio è iniziato lì, grazie ad un ventenne che ha fatto quello che voleva in quella partita
oggi non posso non essere triste

Me so commosso pure io.

Per me, da Rivera, il più grande giocatore italiano per connubio mente-piede (inteso solo campo)

Grande finale di stagione.

Con vittoria al 91 (anche se davvero credevo fosse possibile il gol di Totti), record di punti e il giusto tributo al più grande giocatore della storia di Roma.

la sola nota stonata sono i fischi a Spalletti e l'ennesima (e forse si spera ultima) campagna stampa vs di lui, anche oggi.
Leggere certi articoli, in cui lo si accusa di aver mancato di tenerezza e rispetto, nella stagione con più punti della Roma...ecco...non me lo so spiegare davvero.

ammetto di essermi commosso anch'io a sentirlo. Da quelle parole traspare tutta la sua genuinità.

Dal suo discorso io ho avuto l'impressione anche di una persona molto fragile. Uno che è vissuto tutta la vita in una gabbia dorata dove era coccolato sempre e comunque, e che ora si accorge che inizia la vita vera (perché dai, io difendo il diritto di chiunque – vip compresi – alle debolezze, ma razionalmente sarebbe una delle ultime persone al mondo a poter dire "Ho paura"). È come se fosse sempre rimasto il pupone.

So che rischio di attirarmi le ire dei tifosi romanisti, ma devo essere sincero: non ho mai capito se la scelta di Totti di rimanere alla Roma a vita sia stata una scelta coraggiosa o piuttosto dettata dalla paura di mettersi in gioco in un ambiente in cui non era il Re per definizione. Una simbiosi simile tra un calciatore e una città credo non ci sia mai stata, almeno in Italia (forse Gigi Riva). E evidentemente io, da rozzo bergamasco, non l'ho nemmeno capita fino in fondo.

Tuttò ciò non toglie niente a quello che è stato in campo. Ho sbrodolato vedendolo giocare, per me senza dubbio il più forte giocatore italiano degli ultimi trent'anni insieme a Maldini (e a Baggio che però era una cosa diversa, era più un inno alla gioia del calcio).

Difficilmente mi commuovo per il Calcio (a parte il Toro in alcuni casi) ma è impossibile non avere gli occhi lucidi per l'addio di Totti alla Roma sotto la curva sud.

https://it.sports.yahoo.com/notizie/esp ... --sow.html

Highlights della mia carriera calcistica (tranquilli, non ci vorrà molto)

- campetto di Loreto, porte da calcio a otto: fuori area spalle alla porta aspetto la palla, arriva, me la accomodo e la porto mezzo metro avanti. Hmhh, aspetta che ci provo. Col busto che NON guarda la porta, torsione e piatto collo a giro sul secondo palo. Dai daiiiiii… scendiiii… giraaaa… bingo. “Il Gol alla Del Piero” [achievement unlocked]. La metto nel sette lontano. Tolgo la ragnatela dall’incrocio. Non è una metafora. C’era PROPRIO la ragnatela all’incrocio. Siamo nell’astigiano, nei campi del paese vicino. Scusami ragnetto. Ma sono troppo felice. “Minchia che gol!” (quando il compagno che era dietro di te dice così perché ha visto il giro che ha preso la palla vuol dire che ci sei)

- campetto di Sant’Anna, porte di calcio a cinque: contropiede (ma come contropiede nel calcio a cinque? Eh, ragà… era un campo sovradimensionato e giocavamo sotto il sole ad agosto da tutto il pomeriggio… diciamo che erano saltate le marcature…) sono su fascia sinistra e il portiere inizia a uscire. Hmhhh, aspetta che ci provo 2. Scavetto da biliardo (esterno collo sinistro) per alzargliela sulla testa. Parte altissima (oh cazzo…) ma scende altrettanto rapidamente. Muore sotto la traversa. Continuo a correre e rido come un bambino. Godo immensamente. “Il Gol alla Totti” [achievement unlocked].

Fine. E tanto mi basta. Qualche sbordata da fuori, un gol in mezza rovesciata che sarebbe fichissimo se non fosse che mi è venuto mentre stavo già cadendo (tipo Fantozzi con gli zoccoli) e poi anche un gol direttamente su calcio d’angolo, sempre a Sant’Anna. Quello mi riempe d’orgoglio perché ero veramente piccino ed era fortemente voluto. La metto qualche centimetro avanti sulla lunetta (Torrisone vecchio marpione, anni 12-13) e interno sinistro a farla girare. Ovvia complicità del portiere. Gol. Idolo per tutta l’estate.

Alla categoria “emulazione” mi manca la replica di un qualsivoglia numero di Zidane (ma avevo già iniziato la parabola discendente e comunque l’unica gesto tecnico che avrei potuto provare ad emulare di Zidane sarebbe stata la testata…) e il gol di Mancini in maglia Samp al San Paolo contro il Napoli (prenderla al volo da lontano in mezza rovesciata e inzaccherarla a fil di palo, ci ho provato per un decennio e l’ho sempre mandata nei vigneti limitrofi…) ma sono soddisfatto così. Usavo destro e sinistro per fare cose differenti. Motivo di grande orgoglio. E giocavo spesso la palla di prima, visto che mi piaceva più far correre la palla che correre io me medesimo. Ero scarso, poche palle. Ma ho avuto i miei momenti.

Alla fin della fiera, Totti è il giocatore che avrei voluto essere.

Grazie di tutto, Francè.

Per chi come me, che sono un classe 1976 come lui, ieri sera si e' davvero chiusa un'epoca, un tendone rosso porpora ha tagliato di netto uno splendido palcoscenico in modo netto, tremedamente duro, quasi doloroso.
Non mi e' mai stato particolarmente simpatico Er Pupone (nomen omen dicevano i suoi antenati), classico esempio di una romanita' stucchevole, a volte al limite del grottesco, addirittura quasi ignorante.
Da avversario l' ho maledetto molte volte, forse troppe, ma oggi che si celebra (giustamente) il suo giorno piu' lungo non saliro' sul suo carro (come sta facendo mezza Italia, dimenticandosi che fino a l'altro giorno lo hanno preso per il culo...dallo sputo a Paulsen in nazionale, ai tantissimi atteggiamenti da ragzzo di borgata che ha tenuto sul terreno di gioco in tutta Europa) pero' non posso non incensare un giocatore cosi, non sarei intelletualmente onesto.
Un giocatore cosi' non ci sara' mai piu'....nelle sue accezioni positive e negative, chi puo' dirlo se davvero non e' mai andato via da Roma, vivendo nella sua torre d'avorio per paura oppure se davvero e' rimasto li' con la consapevolezza di essere stato un ragazzo fortunato, giocare e poi diventare la bandiera della tua squadra del cuore, una roba che sognano milioni di bambini.
Certamente come per Maradona e' stata Napoli, per Totti Roma, la sua Roma gli e' stata Mamma, Nonna, Amica, Puttana, Moglie e molto, molto altro.
In altri posti tanti suoi comportamenti non sarebbero stati dimenticati, volutamente occultati, solo li' sarebbe stato coccolato ed amato, e la celebrazione ieri sera all'Olimpico serve piu' di mille parole.
Grazie Francesco.

PS solo una cosa ti volevo dire....concordo con chi dice che dovevi fare come me, ritirarti un paio di anni fa.

Con l'addio di Totti si è chiusa un epoca di bandiere. E con il calcio di ora, sarà quasi impossibile vederne di nuove.

Inviato dal mio G7-L01

Oh va bene Totti e il suo addio, ma che fine ha fatto theanswer?

Bello, bellissimo, una giornata come quella vale come qualche trofeo, chi non lo capisce pazienza

boantos ha scritto: 29/05/2017, 15:03 Oh va bene Totti e il suo addio, ma che fine ha fatto theanswer?

Me lo vedo. Da ultimo dei Mohicani. Piangere Lucio più del pupone

Intanto Spalletti lascia ufficialmente
comincia l'effetto domino sulle panchine

pinopao ha scritto: 30/05/2017, 9:18 Intanto Spalletti lascia ufficialmente
comincia l'effetto domino sulle panchine

Se arriva Di Francesco,per me la Roma fa un buonissimo affare