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da DODO29186 » 19/10/2024, 0:09
Netanyahu sta aspettando due cose:
1. Le elezioni americane
2. Il rinvio del suo processo previsto per il 2 dicembre
Difficile per me pensare che si possa trovare una qualsiasi forma di accordo per il cessate il fuoco prima di dicembre.
E difficile pure dopo visto che Netanyahu ha iniziato una guerra senza obiettivi strategici chiari e soprattutto senza un piano strategico per la gestione della fase post bellica. Ha parlato di “vittoria totale”, concetto di per se vago, associabile solo alla completa distruzione del potenziale militare del nemico
Nel caso di Hamas, questo si può declinare nella cattura/uccisione di tutti i soggetti coinvolti negli attentati del 7 ottobre e nel recupero degli ostaggi (difficilmente ancora in vita, a quel punto). Chiaramente, non è un obiettivo militare; inoltre, essendo assolutamente discrezionale, viene facile legarlo alla sopravvivenza politica di Netanyahu stesso più che alla sicurezza di Israele.
Nel caso di Hezbollah la vittoria totale significa lo smantellamento dell’organizzazione sino al punto di non renderla più in grado di nuocere alla sicurezza di Israele. Ma finché il regime iraniano resterà al potere, questo obiettivo non sarà raggiungibile. L’insurrezione della popolazione appare più un wishful thinking che una reale possibilità e lo smantellamento completo del potenziale nucleare iraniano richiederebbe una guerra aperta che entrambe le parti non sarebbero in grado di portare avanti. Anche qui, di obiettivi definiti e strategia di successo, non ne vedo grandi tracce.
Si ritorna quindi al punto di partenza: l’unica “vittoria totale” che Bibi può ottenere è quella della propria sopravvivenza politica e l’unica strategia vincente essere il perno ed inamovibile attorno a cui ruota tutta la faccenda. Esternamente, può dichiarare la vittoria e firmare un cessate il fuoco quando vuole; internamente si è molto rafforzato sotto il profilo del consenso, ma rimane nel mirino della magistratura e con il rischio che prima o poi emergano le sue dirette responsabilità per il 7 ottobre. Viene da pensare che la guerra si fermerà solo quando sarà sicuro che i due problemi interni si siano risolti o se deflagreranno in modo tale da constringerlo alla rimozione dall’incarico.
in un gioco a molti attori, però, bisogna stare attenti, perché la situazione può facilmente sfuggire dal proprio controllo e Netanyahu sta decisamente giocando col fuoco e più va avanti, più rischia di scottarsi, soprattutto nello scenario post bellico.
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