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Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 30/09/2022, 18:18
da The Patient
Bonaz ha scritto: 29/09/2022, 13:03
i film che ti lasciano mille domande in testa mi irritano.
Ecco Siccità di Virzì, anche se la cosa fighissima di "sto film" sono i nuovi recliner nel The Space appena riaperto.
sto film veramente non mi ha nemmeno lasciato una domanda
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 03/10/2022, 12:19
da PENNY
Athena
Bello bello, esteticamente travolgente, ben girato e coi toni giusti di recitazione. La Francia continua a darci le piste su questo tipo di film. Certo quegli ultimi 40 secondi proprio non gli ho capiti e mi hanno un po' smorzato l'entusiasmo, ma direi che andiamo fuori dal giudizio prettamente sul film.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 04/10/2022, 17:08
da Bluto Blutarsky
Alcuni film italiani attualmente in sala, in ordine di gradimento.
Il signore delle formiche
Questo mi sento di consigliarlo caldamente, perché racconta una pagina misconosciuta ma significativa della storia italiana. Quello ad Aldo Braibanti di fatto fu l'unico processo per omosessualità intentato nel nostro Paese (non esplicitamente - il fascismo non aveva mai previsto il reato di omosessualità, perché sarebbe stato come ammettere che nell'Italia virile e fascista esistevano gli omosessuali - e quindi formalmente Braibanti venne accusato di plagio). Gianni Amelio racconta questa vicenda con grande partecipazione - alcune sequenze sono davvero ispirate - senza per questo fare del suo protagonista un santino.
Siccità
Un Paolo Virzì anomalo, poco propenso alla risata. Questa volta, per mettere il dito nelle piaghe della società italiana, sceglie la metafora (il combinato disposto "siccità biblica" + "epidemia sconosciuta" che colpiscono Roma e che fanno deflagrare le già fragili vite dei suoi personaggi). La carne al fuoco è tanta, forse troppa, e non tutte le storie riescono ad andare in profondità; forse si poteva sacrificare qualcosa qua e là (ad esempio, c'era davvero bisogno della figura del climatologo che è praticamente il plagio di Di Caprio in Don't look up?). Detto questo, la lucidità di Virzì è fuori discussione, e diversi colpi - verso il narcisismo social, la vacuità dei media, l'egoismo dei rapporti umani - vanno a segno. Non riuscito al 100%, ma comunque da vedere.
Dante
L'operazione di Pupi Avati - che si trova a suo agio nel Medioevo: qualcuno ha visto il bellissimo Magnificat? - è semplice: liberare Dante dall'aura di icona intangibile per farne un uomo. Un uomo che soffre, sbaglia, fa l'amore, caga, va in guerra, si illude. Quindi, poco spazio alla sua poesia e molto alle vicende della sua vita (a volte raccontate in modo un po' troppo sbrigativo). Tra i pregi, una credibilissima ricostruzione d'epoca. Tra i difetti, qualche eccesso di cattivo gusto, comprese certe visioni oniriche che rasentano il ridicolo. Tra parentesi: quando Avati inserisce alcuni elementi perturbanti (la bambola nuziale) ci si ricorda di quanto è bravo a girare gli horror.
Ti mangio il cuore
Visto a Venezia, dove secondo me è stato spernacchiato oltre i suoi demeriti (solo perché, ed è vero, era stato invitato per avere Elodie tra gli ospiti, più che per il suo valore artistico). In realtà è un buon film di genere - genere mafia - che se non altro ha il pregio di non cercare il realismo (cosa che fanno millemila film e fiction italiani) ma l'espressionismo. Certo, il senso della misura e della sobrietà non sono il suo tratto forte, mettiamola così.
L'immensità
Questo invece per me è stata una mezza delusione. Amo molto il cinema di Emanuele Crialese, di solito così misurato e ispirato. Stavolta è come se fosse troppo coinvolto emotivamente dal tema (autobiografico, essendo lui nato Emanuela, cosa che a quanto pare nell'ambiente del cinema sapevano un po' tutti ma tra il pubblico nessuno). È comunque molto utile per rileggere e capire meglio, retroattivamente, alcune cose del suo cinema, a partire dal personaggio della Golino in Respiro.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 12/10/2022, 16:24
da Bluto Blutarsky
Molto, molto bello Blonde (biopic su Marilyn Monroe distribuito da Netflix, per dare a Cesare quel che è di Cesare). Un film che a Venezia ha spaccato in due la critica e che continua a fare molto discutere, il che per me è quasi sempre un merito.
I detrattori gli hanno rinfacciato di essere caotico e, in certe scene, quasi trash (tra le altre cose ci sono un feto che parla e un'inquadratura dalla vagina di Marilyn. Non della, dalla. Sorry, guys). Sono critiche sensate, queste - e altre - cose sono effettivamente borderline, e di sicuro la sobrietà non è la sua dote principale. Ma secondo me anche queste esagerazioni sono del tutto coerenti con il progetto estetico del film, che vuole gettarci nel caos di una mente sempre meno in equilibrio man mano che viene sfruttata, masticata e sputata dal resto del mondo.
Quasi non c'è sequenza in cui Marilyn non sia in qualche modo alterata da qualcosa, e il regista questo caos lo restituisce creando un caleidoscopio di stili, formati, colorazioni, deformazioni. Per due ore e tre quarti siamo nella mente di una donna che non sa chi è. Scusate se è poco.
La voglia di demistificare alcune icone americane (tra cui Joe Di Maggio e JFK) è un ulteriore merito.
Ah, dimenticavo: se Ana De Armas mi chiedesse di sterminare tutti i miei cari e di fuggire con lei, farei molta fatica a dirle di no.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 12/10/2022, 16:34
da The Patient
Bluto Blutarsky ha scritto: 12/10/2022, 16:24
Molto, molto bello
Blonde (biopic su Marilyn Monroe distribuito da Netflix, per dare a Cesare quel che è di Cesare). Un film che a Venezia ha spaccato in due la critica e che continua a fare molto discutere, il che per me è quasi sempre un merito.
I detrattori gli hanno rinfacciato di essere caotico e, in certe scene, quasi trash (tra le altre cose ci sono un feto che parla e un'inquadratura dalla vagina di Marilyn. Non della, dalla.
Sorry, guys). Sono critiche sensate, queste - e altre - cose sono effettivamente borderline, e di sicuro la sobrietà non è la sua dote principale. Ma secondo me anche queste esagerazioni sono del tutto coerenti con il progetto estetico del film, che vuole gettarci nel caos di una mente sempre meno in equilibrio man mano che viene sfruttata, masticata e sputata dal resto del mondo.
Quasi non c'è sequenza in cui Marilyn non sia in qualche modo alterata da qualcosa, e il regista questo caos lo restituisce creando un caleidoscopio di stili, formati, colorazioni, deformazioni. Per due ore e tre quarti siamo nella mente di una donna che non sa chi è. Scusate se è poco.
La voglia di demistificare alcune icone americane (tra cui Joe Di Maggio e JFK) è un ulteriore merito.
Ah, dimenticavo: se Ana De Armas mi chiedesse di sterminare tutti i miei cari e di fuggire con lei, farei molta fatica a dirle di no.
Biopic è un insulto, però.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 12/10/2022, 17:12
da Dietto
Lo chiamerei più Bioporc in realtà
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 9:46
da PENNY
Bluto Blutarsky ha scritto: 12/10/2022, 16:24
Molto, molto bello
Blonde (biopic su Marilyn Monroe distribuito da Netflix, per dare a Cesare quel che è di Cesare). Un film che a Venezia ha spaccato in due la critica e che continua a fare molto discutere, il che per me è quasi sempre un merito.
I detrattori gli hanno rinfacciato di essere caotico e, in certe scene, quasi trash (tra le altre cose ci sono un feto che parla e un'inquadratura dalla vagina di Marilyn. Non della, dalla.
Sorry, guys). Sono critiche sensate, queste - e altre - cose sono effettivamente borderline, e di sicuro la sobrietà non è la sua dote principale. Ma secondo me anche queste esagerazioni sono del tutto coerenti con il progetto estetico del film, che vuole gettarci nel caos di una mente sempre meno in equilibrio man mano che viene sfruttata, masticata e sputata dal resto del mondo.
Quasi non c'è sequenza in cui Marilyn non sia in qualche modo alterata da qualcosa, e il regista questo caos lo restituisce creando un caleidoscopio di stili, formati, colorazioni, deformazioni. Per due ore e tre quarti siamo nella mente di una donna che non sa chi è. Scusate se è poco.
La voglia di demistificare alcune icone americane (tra cui Joe Di Maggio e JFK) è un ulteriore merito.
Ah, dimenticavo: se Ana De Armas mi chiedesse di sterminare tutti i miei cari e di fuggire con lei, farei molta fatica a dirle di no.
Io sono più combattuto, il film mi è piaciuto per larghi tratti ma ho trovato diversi momenti davvero di basso livello. Oltre i passaggi che citi, la cascata mentre la masturbano in un cinema o il lancio del razzo durante lo schizzo di JFK per dirne due, non so davvero come prenderli, per me come dici è roba trash e basta, da b-movie o da commedia sporcacciona da 4 soldi che tende ad abbassare il mio giudizio finale sul film.
Funzionano molto meglio e trovo più sensate col tono del film tutte le scene in cui il regista flirta in maniera diretta con l'horror, molto bella quella con i fantasmi in camera da letto di notte vero la fine del film per esempio.
Al di là poi di tutte le menate sul messaggio femminista di cui mi frega niente, è però innegabile come il personaggio venga trattato dall'autore al pari degli uomini che incontra nella sua vita. Gli unici sussulti di personalità li vediamo quando chiede un compenso più alto per un film o nel suo rapporto con la madre, pochino. Per il resto ci viene mostrata a tette fuori in maniera abbastanza gratuita anche quando il suo corpo non dovrebbe essere al centro dall'attenzione, come fosse sempre e comunque poco più che una bambola. Non conosco la sua biografia, ma mi sarebbe piaciuto che indagasse qualche aspetto della sua personalità che andasse oltre il conoscere Checov.
Ana De Armas mimetica e molto brava, oltre che di una bellezza strabordante.
In ogni caso ben vengano film di questo tipo, soprattutto biopic che escano dai canoni più classici e prevedibili. Dopo l'ottimo "Elvis" è un altro bel colpo per un genere che torna a dare segni di vita.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 16:35
da The Patient
"The Blade Runner 2099 series will be filmed in Northern Ireland in spring 2023."

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 16:39
da The Patient
PENNY ha scritto: 13/10/2022, 9:46
soprattutto biopic
Per quanto lei sia odiosa, questa sinossi della Perego sul film ci sta eccome.
https://www.instagram.com/p/CjSwcjGt4nW/
"Diversamente dal romanzo di Joyce Carol Oates (capolavoro) che cerca di raccontare Marilyn nelle sue sfaccettature e tra le sue maschere, Dominik - e questo è il grande limite del film che lo fa risultare ridondante e a tratti insopportabile- ne sceglie una sola: la versione della vittima.
Blonde non va visto come un film biografico su Marilyn Monroe (non lo è e non le rende per nulla giustizia), ma come indagine sul dolore, sulla sofferenza, sul sentirsi sotto scacco in una condizione da cui è impossibile scappare.
Marilyn viene amata ed adulata. è la star più famosa del mondo, un'icona, un'immagine. Ma si sente un pezzo di carne.
Così viene trattata dal cinema. Così la trattano gli uomini, anche coloro che dicono di amarla.
Marilyn, Norma, la bambina, la ragazza, la star di Hollywood, tanti volti per una sola ricerca: quella del padre.
Dominik sceglie di portarti nel suo dolore, nella sua placenta quando decide (o la vita la porta) ad abortire."
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 17:30
da Bluto Blutarsky
The Patient ha scritto: 13/10/2022, 16:39
Per quanto lei sia odiosa, questa sinossi della Perego sul film ci sta eccome.
https://www.instagram.com/p/CjSwcjGt4nW/
"Diversamente dal romanzo di Joyce Carol Oates (capolavoro) che cerca di raccontare Marilyn nelle sue sfaccettature e tra le sue maschere, Dominik - e questo è il grande limite del film che lo fa risultare ridondante e a tratti insopportabile- ne sceglie una sola: la versione della vittima.
Blonde non va visto come un film biografico su Marilyn Monroe (non lo è e non le rende per nulla giustizia), ma come indagine sul dolore, sulla sofferenza, sul sentirsi sotto scacco in una condizione da cui è impossibile scappare.
Marilyn viene amata ed adulata. è la star più famosa del mondo, un'icona, un'immagine. Ma si sente un pezzo di carne.
Così viene trattata dal cinema. Così la trattano gli uomini, anche coloro che dicono di amarla.
Marilyn, Norma, la bambina, la ragazza, la star di Hollywood, tanti volti per una sola ricerca: quella del padre.
Dominik sceglie di portarti nel suo dolore, nella sua placenta quando decide (o la vita la porta) ad abortire."
Dal vangelo secondo Morando Morandini: "Giudicate un film per quello che è. Non per quello che avreste voluto che fosse".
Lo dico perché mi sembra che questa critica cada proprio in questo errore. L'autrice del post avrebbe voluto una biografia più sfaccettata come il romanzo della Oates, ma non era l'intento del film (che infatti si discosta abbastanza nettamente dal romanzo).
A Dominik non interessava ricostruire con rigore gli eventi della vita di Marilyn (ci avete fatto caso, vero, che non c'è una sola scena realistica? Vi sembra verosimile la prima sequenza con la madre sciroccata che guida verso le fiamme?). Tutto il film è costruito per farci immedesimare in una donna sconfitta da un mondo che sa solo sfruttarla, fino a farla crollare psicologicamente.
Un'obiezione interessante l'ha fatta il grande Paul Schrader (che comunque ha molto apprezzato il film), che ha detto sostanzialmente: "Il suo unico difetto è aver usato la storia di Marilyn. Se la protagonista fosse stata un personaggio totalmente inventato, magari ispirata alle grandi dive di Hollywood ma comunque fittizio, il film avrebbe evitato le polemiche sulla fedeltà o meno ai fatti e ne avrebbe guadagnato". Ecco, questa è una critica già più condivisibile (anche se io quella voglia iconoclasta di far vedere il lato oscuro delle più grandi icone americane chiamandole per nome e cognome la apprezzo di default).
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 17:40
da The Patient
Bluto Blutarsky ha scritto: 13/10/2022, 17:30
A Dominik non interessava ricostruire con rigore gli eventi della vita di Marilyn
Quindi non direi che sia un biopic.

Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 17:55
da PENNY
The Patient ha scritto: 13/10/2022, 17:40
Bluto Blutarsky ha scritto: 13/10/2022, 17:30
A Dominik non interessava ricostruire con rigore gli eventi della vita di Marilyn
Quindi non direi che sia un biopic.
è un biopic, sui generis magari, ma è un biopic.
Se guardo un film biografico io do' già per scontato che ci saranno scene\passaggi\intere sequenze inventate dallo sceneggiatore o dal regista, se volessi la verità assoluta mi guarderei un documentario (che poi anche lì c'è una autorialità che porta per forza ad un allontanamento dall'oggettività, ma non stiamo a sottilizzare).
Ogni autore che decide di mettere in scena un personaggio realmente esistito, per fortuna, lo declina poi attraverso il suo sguardo in modo più o meno deciso.
E quando il cinema prova a essere fedele al 200% alla storia può anche rendersi ridicolo, vedi la tanto minuziosa quanto inutile ricostruzione del concerto di Freddy Mercury in quella porcheria di film di "Bohemian Rhapsody".
Per esemio rimanendo in tema musicale, un bioopic che inventa tante cose ma rispecchia molto di più l'anima del suo protagonista è l'ottimo "
Rocketman" su Elton John invece.
Anche in "Blonde" Andrew Dominik ricostruisce in maniera certosina alcuni degli scatti più famosi della Monroe imitando la realtà, ma lo fa solo per portarci subito dopo nei loro dietro le quinte, spesso dal suo punto di vista terribili e angoscianti.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 13/10/2022, 22:03
da Fdb
The Patient ha scritto:"The Blade Runner 2099 series will be filmed in Northern Ireland in spring 2023."

Mi chiedo perché portare avanti una delle poche storie che un finale aperto non ha rovinato.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 14/10/2022, 18:26
da The Patient
PENNY ha scritto: 13/10/2022, 9:46
come fosse sempre e comunque poco più che una bambola.
Soprattutto nella scena in cui
delle amiche fumano e ridono del colore "naturale" dei suoi capelli.
Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 15/10/2022, 22:21
da Peyton_Manning18
Ho avuto la bruttissima idea di guardare Matrix Resurrections... mamma mia...