Ecco Siccità di Virzì, anche se la cosa fighissima di "sto film" sono i nuovi recliner nel The Space appena riaperto.
sto film veramente non mi ha nemmeno lasciato una domanda

Ecco Siccità di Virzì, anche se la cosa fighissima di "sto film" sono i nuovi recliner nel The Space appena riaperto.
Bluto Blutarsky ha scritto: 12/10/2022, 16:24 Molto, molto bello Blonde (biopic su Marilyn Monroe distribuito da Netflix, per dare a Cesare quel che è di Cesare). Un film che a Venezia ha spaccato in due la critica e che continua a fare molto discutere, il che per me è quasi sempre un merito.
I detrattori gli hanno rinfacciato di essere caotico e, in certe scene, quasi trash (tra le altre cose ci sono un feto che parla e un'inquadratura dalla vagina di Marilyn. Non della, dalla. Sorry, guys). Sono critiche sensate, queste - e altre - cose sono effettivamente borderline, e di sicuro la sobrietà non è la sua dote principale. Ma secondo me anche queste esagerazioni sono del tutto coerenti con il progetto estetico del film, che vuole gettarci nel caos di una mente sempre meno in equilibrio man mano che viene sfruttata, masticata e sputata dal resto del mondo.
Quasi non c'è sequenza in cui Marilyn non sia in qualche modo alterata da qualcosa, e il regista questo caos lo restituisce creando un caleidoscopio di stili, formati, colorazioni, deformazioni. Per due ore e tre quarti siamo nella mente di una donna che non sa chi è. Scusate se è poco.
La voglia di demistificare alcune icone americane (tra cui Joe Di Maggio e JFK) è un ulteriore merito.
Ah, dimenticavo: se Ana De Armas mi chiedesse di sterminare tutti i miei cari e di fuggire con lei, farei molta fatica a dirle di no.
Io sono più combattuto, il film mi è piaciuto per larghi tratti ma ho trovato diversi momenti davvero di basso livello. Oltre i passaggi che citi, la cascata mentre la masturbano in un cinema o il lancio del razzo durante lo schizzo di JFK per dirne due, non so davvero come prenderli, per me come dici è roba trash e basta, da b-movie o da commedia sporcacciona da 4 soldi che tende ad abbassare il mio giudizio finale sul film.Bluto Blutarsky ha scritto: 12/10/2022, 16:24 Molto, molto bello Blonde (biopic su Marilyn Monroe distribuito da Netflix, per dare a Cesare quel che è di Cesare). Un film che a Venezia ha spaccato in due la critica e che continua a fare molto discutere, il che per me è quasi sempre un merito.
I detrattori gli hanno rinfacciato di essere caotico e, in certe scene, quasi trash (tra le altre cose ci sono un feto che parla e un'inquadratura dalla vagina di Marilyn. Non della, dalla. Sorry, guys). Sono critiche sensate, queste - e altre - cose sono effettivamente borderline, e di sicuro la sobrietà non è la sua dote principale. Ma secondo me anche queste esagerazioni sono del tutto coerenti con il progetto estetico del film, che vuole gettarci nel caos di una mente sempre meno in equilibrio man mano che viene sfruttata, masticata e sputata dal resto del mondo.
Quasi non c'è sequenza in cui Marilyn non sia in qualche modo alterata da qualcosa, e il regista questo caos lo restituisce creando un caleidoscopio di stili, formati, colorazioni, deformazioni. Per due ore e tre quarti siamo nella mente di una donna che non sa chi è. Scusate se è poco.
La voglia di demistificare alcune icone americane (tra cui Joe Di Maggio e JFK) è un ulteriore merito.
Ah, dimenticavo: se Ana De Armas mi chiedesse di sterminare tutti i miei cari e di fuggire con lei, farei molta fatica a dirle di no.
Per quanto lei sia odiosa, questa sinossi della Perego sul film ci sta eccome.
The Patient ha scritto: 13/10/2022, 16:39 Per quanto lei sia odiosa, questa sinossi della Perego sul film ci sta eccome.
https://www.instagram.com/p/CjSwcjGt4nW/
"Diversamente dal romanzo di Joyce Carol Oates (capolavoro) che cerca di raccontare Marilyn nelle sue sfaccettature e tra le sue maschere, Dominik - e questo è il grande limite del film che lo fa risultare ridondante e a tratti insopportabile- ne sceglie una sola: la versione della vittima.
Blonde non va visto come un film biografico su Marilyn Monroe (non lo è e non le rende per nulla giustizia), ma come indagine sul dolore, sulla sofferenza, sul sentirsi sotto scacco in una condizione da cui è impossibile scappare.
Marilyn viene amata ed adulata. è la star più famosa del mondo, un'icona, un'immagine. Ma si sente un pezzo di carne.
Così viene trattata dal cinema. Così la trattano gli uomini, anche coloro che dicono di amarla.
Marilyn, Norma, la bambina, la ragazza, la star di Hollywood, tanti volti per una sola ricerca: quella del padre.
Dominik sceglie di portarti nel suo dolore, nella sua placenta quando decide (o la vita la porta) ad abortire."
Quindi non direi che sia un biopic.Bluto Blutarsky ha scritto: 13/10/2022, 17:30 A Dominik non interessava ricostruire con rigore gli eventi della vita di Marilyn
è un biopic, sui generis magari, ma è un biopic.The Patient ha scritto: 13/10/2022, 17:40Quindi non direi che sia un biopic.Bluto Blutarsky ha scritto: 13/10/2022, 17:30 A Dominik non interessava ricostruire con rigore gli eventi della vita di Marilyn
Mi chiedo perché portare avanti una delle poche storie che un finale aperto non ha rovinato.The Patient ha scritto:"The Blade Runner 2099 series will be filmed in Northern Ireland in spring 2023."
![]()
Soprattutto nella scena in cui delle amiche fumano e ridono del colore "naturale" dei suoi capelli.