
C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema

Belfast
Belfast racconta la storia di Buddy, 9enne di famiglia protestante che vive in quartiere principalmente cattolico nella Belfast del 1969. Quando la tensione comincera' a salire, Buddy e la sua famiglia sono separati dalla voglia di andar via del padre, e quella di rimanere tra i propri affetti e tra le strade che si conoscono della madre.
Meh. Avevo letto da piu' fonti di paralleli con Roma di Cuaron, ma e' un paragone talmente pigro da non meritare troppe attenzioni. Ci si limita al fatto che qui il regista torna alle strade in cui e' cresciuto. Ah si, ed e' in bianco e nero. Per il resto Belfast sta a Roma come io sto a Rocco Siffredi: nominalmente magari stiamo facendo la stessa cosa, ma siamo su due categorie completamente diverse.
Chiariamoci, non e' un brutto film. Il livello della produzione e' alto, la colonna sonora azzeccata, e il film ha buon ritmo e mette qualche colpo a segno. Ma la narrazione (sorvolo sulla veridicita' dei fatti perche' immagino sia vista con gli occhi del bambino) va a sussulti, non approfondisce nulla e anzi risulta alla fine parecchio insipida. Ma soprattutto e' tutto cosi' esageratamente patinato, a cominciare dai due modelli presi a fare la coppia di protestanti a Belfast nel '69, e per andare poi a tutta la messa in scena. Mi aspetto tante nomination e poi premi per questo film che da molto meno di quanto promette.
p.s. Auguri Penny

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Re: C'era una volta il Cinema
Roma dura 135 minuti, Belfast 99.ripper23 ha scritto: 08/03/2022, 13:25 Per il resto Belfast sta a Roma come io sto a Rocco Siffredi: nominalmente magari stiamo facendo la stessa cosa, ma siamo su due categorie completamente diverse.
di che ti lamenti?
auguri Penny!
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Re: C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Ieri, dopo un volontario esilio di due anni dalle visioni cinematografiche ( ho il naso rotto e deviato, respiro a fatica normalmente, figuriamoci con le mascherine).
Quella donna che, 30 anni fa, mi portò davanti un assessore del comune di Bologna, parlandomi di un prossimo cambio del catasto urbano,approfitando della mia sorpresa di trovarmi davanti all'assessore con una fascia tricolore che mi donava una riproduzione del '600 di Bologna ,che in effetti mostrava un profondo cambiamento avvenuto al catasto nei secoli mi
condusse verso una nuova magione, molto più ampia della mia usuale cameretta dove avevo passato i miei ultimi decenni dedicati alla visione di fumetti, film che andavano dall'espressionismo tedesco alla saga di Guerre Stellari e da ,troppo rade, attività pelviche,mi ha convinto, conoscendo la umana debolezza della carne, alla visione del film Ennio.
La visione mi ha provocato:
Un generale appannamento dei miei supporti visivi, chiamati fin dai secoli medievali ,occhiali, che mi ha impedito a tratti una visione chiara della pellicola.
Un sempiterno muto ringraziamento alle forze che mi hanno fatto respirare per qualche tempo la stessa aria di questo Genio
Fase di ulteriore appannamento, dovuto alla commozione, che, da sempre, mi prende all'ascolto di "Mission" o dalla scena della Cardinale in "C'era una volta il West".
Un sentimento di tristezza alla visione dei trailer dei film che saranno proiettati in quella sala prossimamente, film che neanche l'intervento del Maestro, potrebbe costringermi ad una loro futura fruizone.
Quella donna che, 30 anni fa, mi portò davanti un assessore del comune di Bologna, parlandomi di un prossimo cambio del catasto urbano,approfitando della mia sorpresa di trovarmi davanti all'assessore con una fascia tricolore che mi donava una riproduzione del '600 di Bologna ,che in effetti mostrava un profondo cambiamento avvenuto al catasto nei secoli mi
condusse verso una nuova magione, molto più ampia della mia usuale cameretta dove avevo passato i miei ultimi decenni dedicati alla visione di fumetti, film che andavano dall'espressionismo tedesco alla saga di Guerre Stellari e da ,troppo rade, attività pelviche,mi ha convinto, conoscendo la umana debolezza della carne, alla visione del film Ennio.
La visione mi ha provocato:
Un generale appannamento dei miei supporti visivi, chiamati fin dai secoli medievali ,occhiali, che mi ha impedito a tratti una visione chiara della pellicola.
Un sempiterno muto ringraziamento alle forze che mi hanno fatto respirare per qualche tempo la stessa aria di questo Genio
Fase di ulteriore appannamento, dovuto alla commozione, che, da sempre, mi prende all'ascolto di "Mission" o dalla scena della Cardinale in "C'era una volta il West".
Un sentimento di tristezza alla visione dei trailer dei film che saranno proiettati in quella sala prossimamente, film che neanche l'intervento del Maestro, potrebbe costringermi ad una loro futura fruizone.
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Re: C'era una volta il Cinema
ti sei dato anche tu ai vari netflix e affini forme di intrattenimento da reddito di cittadinanza?garylarson ha scritto: 09/03/2022, 11:40 Ieri, dopo un volontario esilio di due anni dalle visioni cinematografiche ( ho il naso rotto e deviato, respiro a fatica normalmente, figuriamoci con le mascherine).
Quella donna che, 30 anni fa, mi portò davanti un assessore del comune di Bologna, parlandomi di un prossimo cambio del catasto urbano,approfitando della mia sorpresa di trovarmi davanti all'assessore con una fascia tricolore che mi donava una riproduzione del '600 di Bologna ,che in effetti mostrava un profondo cambiamento avvenuto al catasto nei secoli mi
condusse verso una nuova magione, molto più ampia della mia usuale cameretta dove avevo passato i miei ultimi decenni dedicati alla visione di fumetti, film che andavano dall'espressionismo tedesco alla saga di Guerre Stellari e da ,troppo rade, attività pelviche,mi ha convinto, conoscendo la umana debolezza della carne, alla visione del film Ennio.
La visione mi ha provocato:
Un generale appannamento dei miei supporti visivi, chiamati fin dai secoli medievali ,occhiali, che mi ha impedito a tratti una visione chiara della pellicola.
Un sempiterno muto ringraziamento alle forze che mi hanno fatto respirare per qualche tempo la stessa aria di questo Genio
Fase di ulteriore appannamento, dovuto alla commozione, che, da sempre, mi prende all'ascolto di "Mission" o dalla scena della Cardinale in "C'era una volta il West".
Un sentimento di tristezza alla visione dei trailer dei film che saranno proiettati in quella sala prossimamente, film che neanche l'intervento del Maestro, potrebbe costringermi ad una loro futura fruizone.

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Re: C'era una volta il Cinema
Io con la televisione ho un rapporto tipo: Stanotte sono stato sveglio a guardare la televisione tutto il tempo. Perché cosa c'era? Non lo so ,era spentofrancilive ha scritto: 10/03/2022, 19:06ti sei dato anche tu ai vari netflix e affini forme di intrattenimento da reddito di cittadinanza?garylarson ha scritto: 09/03/2022, 11:40 Ieri, dopo un volontario esilio di due anni dalle visioni cinematografiche ( ho il naso rotto e deviato, respiro a fatica normalmente, figuriamoci con le mascherine).
Quella donna che, 30 anni fa, mi portò davanti un assessore del comune di Bologna, parlandomi di un prossimo cambio del catasto urbano,approfitando della mia sorpresa di trovarmi davanti all'assessore con una fascia tricolore che mi donava una riproduzione del '600 di Bologna ,che in effetti mostrava un profondo cambiamento avvenuto al catasto nei secoli mi
condusse verso una nuova magione, molto più ampia della mia usuale cameretta dove avevo passato i miei ultimi decenni dedicati alla visione di fumetti, film che andavano dall'espressionismo tedesco alla saga di Guerre Stellari e da ,troppo rade, attività pelviche,mi ha convinto, conoscendo la umana debolezza della carne, alla visione del film Ennio.
La visione mi ha provocato:
Un generale appannamento dei miei supporti visivi, chiamati fin dai secoli medievali ,occhiali, che mi ha impedito a tratti una visione chiara della pellicola.
Un sempiterno muto ringraziamento alle forze che mi hanno fatto respirare per qualche tempo la stessa aria di questo Genio
Fase di ulteriore appannamento, dovuto alla commozione, che, da sempre, mi prende all'ascolto di "Mission" o dalla scena della Cardinale in "C'era una volta il West".
Un sentimento di tristezza alla visione dei trailer dei film che saranno proiettati in quella sala prossimamente, film che neanche l'intervento del Maestro, potrebbe costringermi ad una loro futura fruizone.
Ho netflix, ma ne usufruisce solo quella donna che 30 anni fa....ma oramai lo sapete.
Fortunatamente a Bologna abbiamo cinema estivi che mi permetteranno di recuperare qualche film che mi sono perso.
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Re: C'era una volta il Cinema
È morto William Hurt 

rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Se proprio proprio proprio non avete niente di meglio da fare, noi si sarebbe fatta mezz'oretta a parlare dello zio Quentin:
https://www.youtube.com/watch?v=0Zrm-G5KQFI
(In realtà l'abbiamo fatto quattro mesi fa. Per dire quanto siamo bravi nel digital marketing)
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(In realtà l'abbiamo fatto quattro mesi fa. Per dire quanto siamo bravi nel digital marketing)
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"
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Re: C'era una volta il Cinema

King Richard
Dico la verita', non avevo "biopic sul padre di Venus e Serena Williams" molto in alto tra le cose che mi interessava di piu' vedere al cinema nel 2022. Aggiungici che il film segue un canovaccio abbastanza convenzionale nella commistione biopic/sports movie. Eppure questo film funziona, funziona molto piu' di quanto potresti attenderti e si prende davvero pochi momenti di pausa nelle due ore e mezza di durata.
I motivi principali imho sono due: innanzitutto King Richard e' un film con una produzione di livello molto alto. Dalla regia semplice ma efficace, alla recitazione ottima in quasi tutti gli interpreti, passando per l'eccellente montaggio delle scene di Tennis. E due, una narrazione che pur seguendo come detto un percorso piu' o meno convenzionale, e' piu' sfumata della media del genere, tocca tanti tasti magari in maniera un po' superficiale, e va oltre la gia' incredibile realta' dei fatti (due sorelle di colore da Compton che raggiungono entrambe l'apice in uno sport tradizionalmente per bianchi ricchi) e racconta bene la storia di un uomo magari non necessariamente da ammirare, ma sicuramente con una personalita' diciamo cinematografica.
Will Smith sta facendo incetta di premi per la sua interpretazione, e sicuramente le lodi sono meritate. Non ho pensato troppo a chi sarebbe la concorrenza, ma guardando i premi (BAFTA, Golden Globe, Critic's award, etc...) sembra avere la statuetta gia' in tasca. Vorrei comunque sottolineare, oltre alla bravissima ragazzina che fa Venus Williams, anche la grande interpretazione di Aunjanue Ellis che fa la mamma delle due. Le scene con lei sono forse le migliori del film.
Insomma un buon film di intrattenimento che attualmente pare essere un grosso flop al botteghino

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Re: C'era una volta il Cinema

The Lost Daughter
Tratto da un romanzo di Elena Ferrante, The Lost Daughter parla di Leda, professoressa in vacanza in Grecia. Dalle sue interazioni con le persone che la circondano capiamo in fretta come per lei la maternita' e il rapporto con le figlie siano argomenti dolorosi. Il perche' lo scopriamo lungo due ore di ricorrenti flashbacks che raccontano di lei, e della sua storia di donna e madre, fino all'anti-climatico finale.
Premettendo che dubito di essere il target ideale per questo film, in quanto uomo senza figli, The Lost Daughter prende un tema in potenza anche molto interessante (quanto sia difficile e straniante essere genitori, la difficolta' nel rimanere una persona durante il processo e nel convivere anche con i momenti in cui magari vorresti essere da tutt'altra parte senza sentirsi un pessimo genitore) ma non riesce a cavarci molto di piu' di quelle che sono le premesse stesse. Non c'e' alcun personaggio da farsi piacere in questo film, a partire dalla protagonista, di cui la regista sembra volerci far vedere fasi della vita avendo come unico scopo quello di perdonarle gli errori che ha commesso. Pur simpatizzando con una donna che si trova oppressa a dover giostrare maternita' e ambizioni personali senza grande aiuto, e' impossibile non provare un pochino di disprezzo per tutte le parti in causa.
Un debutto alla regia cosi' e cosi' per Maggie Gyllenhaal, a cui va conferito il merito di aver provato a portare sullo schermo qualcosa di non facilissimo o immediato, ma il cui tentativo riesce poco. Un eccessivo uso dei primissimi piani fa venire un po' il mal di mare, e l'impressione generale e' la regia e la scrittura non stiano al passo di una ancora una volta incredibile Olivia Colman.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto ieri L'uomo nell'ombra di Polanski. Tema: boooh
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
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Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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