ripper23 ha scritto:FriendlyGhost ha scritto:...
Interessante analisi.
Innanzitutto a me pare ovvio che, quando parla degli under22, Woj parla di una regola auto-imposta per il Team USA, non parla certo di cambiare le regole della FIBA WC. In tal senso, e' una proposta piu' o meno condivisibile (e niente di nuovo in realta') ma comunque una proposta su cui val la pena riflettere.
E' vero, nel pezzo si parla solo di interessi della NBA e non c'e' grande rispetto per i fan FIBA, ma questo non e' un mistero. Mi pare che evidente che Woj parli di NBA, interessandosi solo ad essa, senza alcun riguardo per tutto il resto. Di nuovo, e una posizione che si puo' o meno condividere, ma e' comunque una posizione chiara dall'inizio su cui tutto il resto del discorso si basa, quindi controbattere dicendo che c'e' una nicchia di tifosi US che segue la World cup serve a poco.
Andare con gli under22 sarebbe rischioso ai fini della vittoria, e come tu giustamente dici, abbiamo avuto prove della loro non invincibilità in un recente passato Ma il punto e' che questa WC per gli americani conta molto meno delle Olimpiadi e infinitamente meno della stagione NBA. Quindi anche se si perde, sticazzi, l'importante sarebbe non perdere il Paul George di turno per l'intera stagione o non avere KD spompato ai prossimi playoff perche' ha giocato un centinaio di partite all'anno senza fermarsi mai.
E'' comunque un discorso che torna fino a un certo punto, perche' se il problema sono gli infortuni, in pratica si sta dicendo che e' meglio si rompa un 21enne che un 27 enne solo perche' c'e' una minore possibilita' che il 21enne sia una superstar?
A me sembrava interessante una proposta su grantland (
http://grantland.com/the-triangle/keep- ... g-forever/" onclick="window.open(this.href);return false;) che sarebbe un po' una via di mezzo tra la situazione attuale e un rigido limite d'eta'.
p.s. Comunque sul fatto che per coach K ci sia un grosso conflitto d'interessi ha ragione da vendere.
Si, sul discorso under 22 in effetti presumevo che Woj facesse riferimento solo agli USA e probabilmente sono andato un po' oltre la lettera del suo articolo, ma siccome è una proposta che invece si legge spesso altrove, insieme ad altre di riorganizzazione del mondiale (per alcuni addirittura la Nba dovrebbe organizzarlo), non mi sentivo di scartare l'ipotesi che facesse riferimento alla competizione nel complesso.
Sul fatto che Woj ragioni solo in ottica Nba capisco ed è tutto giusto quello che dici, solo in parte sono rimasto deluso anche considerati i tweet di Woj durante la gara con la Turchia, quando gli Usa stentavano, che davano l'idea di uno un po' più aperto all'idea che ci sia altro basket al di fuori della Nba, altrettanto meritevole d'interesse. Certo, stando così le cose chissene dei fan FIBA duri e puri. Restano però i fan Nba extra-USA, e non mi pare roba da poco, considerato quanto l'Nba batta sul concetto della globalizzazione e quanto comunque si tratti di mercati remunerativi. Credo che i vari dream team abbiano avuto un enorme effetto da quel punto di vista, il primo ovviamente più di tutti, ma anche gli altri. Sia alla globalizzazione del basket come praticanti e come livello di competizione nel resto del mondo, sia come seguito della Nba. E sinceramente che la prima sembri al momento un po' bloccata e che il divario sembri essersi nuovamente ampliato non credo nuoccia più di tanto alla Nba. Anzi, in un certo senso ha dei benefici sul secondo aspetto della globalizzazione, contribuendo alla mitizzazione dei giocatori Nba rispetto al resto del mondo ed all'idea di una loro netta superiorità.
Poi certo, l'idea di portare solo under 22 per loro è assolutamente legittima, me ne rendo conto, ed in fondo le mie critiche sono in parte dovute ad un certo egoismo di fondo del fan cui farebbe sempre piacere vedere squadre quanto più forti possibili in campo. Resto convinto che se la devono buttare sul sticazzi tanto vale non mandare Nba e basta, al di là dell'età, nel senso che comunque sia un Cuban o chi per lui può fare il ragionamento "a me che vincano o perdano non interessa, mi interessa di più che non mi si rompa uno su cui ho magari investito 60-70 milioni per 5 anni", però poi a loro americani in generale non piace perdere e fare figuracce quando portano il loro meglio o quasi (se avessero perso questi mondiali, un po' di critiche le avrebbero prese, magari non come nel 2002 quando giocavano in casa, ma un po' si). E men che meno fa bene all'Nba nel complesso, in termini di credibilità e popolarità nei confronti di quei fan sparsi in tutto il mondo, vedere giocatori Nba di livello comunque alto venire presi a pesci in faccia da un greco qualsiasi che non salta uno stilobate del Partenone.
Anche per l'osservazione giustissima che fai sugli infortuni degli under 22 meno importanti, che rientrava fra le ipocrisie che volevo mettere nel post di prima, ma mi sono completamente dimenticato: ora, capisco che mediamente gli under 22 sono giocatori ancora con rookie deal, che quindi alle franchigie costano meno, rispetto a uno che magari ha max deal da 10 anni di esperienza. Ma il discorso vale fino ad un certo punto: alcuni 22enni possono aver già firmato estensioni decisamente costose (vedi Irving), che sono il "finto" massimo salariale da secondo contratto, ma sempre bei soldi sono. Anche perché poi a seconda degli under 22, l'infortunio può essere più devastante di quello di un giocatore con contratto più grosso: se si rompe un Davis o un Drummond con possibili conseguenze per il loro futuro, è un dramma per le rispettive franchigie; se si rompono un DeRozan o un Gay (per citare altri giocatori parte di questa spedizione, con salari più consistenti) non fa certo piacere, ma non ha lo stesso impatto.
Una soluzione di mezzo probabilmente è il miglior compromesso possibile, fermo restando che, come ho spiegato nel thread per i mondiali, per me resta per loro più una considerazione di organizzazione, staff e mentalità giusta.
Sul ps, c'è del vero, ma per me c'è anche tanto livore per la figura di coach K e quello che rappresenta (Duke), che è anche uno dei motivi per cui il pezzo m'è piaciuto poco. Non sono un tifoso di Duke, ma purtroppo nei suoi confronti non si riesce in genere a parlare con obiettività e ha, non senza motivo, tanti haters. Coach K non è sicuramente un santerello come i suoi tanti agiografi lo descrivono e come il suo atteggiamento spesso pacato farebbe pensare. Ma è altrettanto vero che molta dell'antipatia che riscuote a volte rasenta il ridicolo e porta a considerazioni altrettanto discutibili (come quando si legge, non in questo caso, che sia un furbetto nonostante non sia mai incappato in violazioni del regolamento NCAA, come se quest'ultimo fatto fosse una sua colpa in un ambiente in cui i comportamenti illeciti sono la regola). Woj peraltro aveva già dato prova di non amare coach K con alcuni tweet durante i mondiali, uno dei quali personalmente avevo pure trovato divertente (elencava una serie di problemi tattici e chiudeva con una roba tipo, in più a coach K non hanno permesso di portarsi gli arbitri della ACC), ma insomma, quando tira fuori ad esempio il fatto che Silver sia un laureato a Duke, bah, mi sembra una roba tirata fuori tanto per polemizzare senza grande utilità, roba insomma da peggior giornalismo italiano. Sul conflitto d'interesse, è vero, esiste, ma insomma, allora coach Donovan dovrebbe essere ancora più avvantaggiato, visto che gli under 19 li allena e sta a contatto con loro molto più di Krzyzewski, quindi ha molte più possibilità di "lavorarseli". Idem per qualsiasi altro coach collegiale che alleni rappresentative giovanili, ancor più l'under 17 della 19, quindi non è una cosa da cui si esce così facilmente. Allo stesso tempo un coach Nba potrebbe avere conflitto d'interesse ad allenare Team Usa, per "lavorarsi" eventuali free agents. Pensa se a Rio 2016 anziché Krzyzewski ci fosse il coach di una squadra in corsa per Durant. Insomma, è difficile, a meno di prevedere l'incompatibilità con altri incarichi, che non ci siano dei conflitti d'interesse.