Gerry Donato ha scritto:
Ah, a questo proposito, se qualcuno ha il tempo e/o la voglia di fare una piccola preview/guida sulle aspettative per la prossima stagione, anche solo qualche pronostico, qualche sfida chiave, chi saranno i protagonisti italiani e stranieri, qualche nome che ci si aspetta possa esplodere o comunque da seguire maggiormente, sarebbe cosa apprezzata specie per appassionati distratti come me!
eccoci qua allora. il ciclismo 2013.
è la stagione del centesimo tour de france. un tour che vedrà di nuovo al via alberto
contador, che ne è poi il padrone naturale. stando alle voci, sky manderà wiggo al giro per dare finalmente la chance a
froome di correre il tour da leader. wiggo secondo me andrà al giro non proprio al 100%, perché lo stuzzica l'idea di misurarsi con contador, anche se dice che al tour ci andrà per fare il gregario. altri sfidanti dovrebbero essere
purito, che per la prima volta può realmente pensare a un podio nella grand boucle, e cadel evans, probabilmente al suo ultimo tour. occhio che in bmc c'è anche
tejay van garderen, che se conferma i miglioramenti del 2012 potrebbe addirittura puntare alla gialla lui stesso.
il campo partenti del giro sembra il migliore da tanti anni a questa parte, molto internazionale. il favorito, sempre che venga davvero per vincerlo, è ovviamente
wiggins, che ha dalla sua una crono lunghissima e tappe di montagna non proibitive come in altri anni (d'altronde acquarone gli ha strizzato l'occhio già da luglio scorso). ci sarà
nibali, che vorrebbe finalmente coronare il sogno di vincere il gt di casa sua, seppur con squadra straniera. attenzione ovviamente al campione uscente
hesjedal, uno che ha dimostrato di saper vincere un gt, ai vecchi leoni italiani basso/scarponi/di luca/pellizotti (non tutti sono sicuri di correrlo) e al mio vecchio pallino bobby
gesink, che dopo anni di fallimenti al tour si misura finalmente con una corsa più adatta a lui. si dice possa venire anche samu sanchez, ma io aspetterei maggior conferme.
di contador si sa ancora molto poco. lui non ha escluso di partecipare, ma riis secondo me vuole essere sicuro di vincere il tour, e la doppietta allo stato attuale delle cose rimane un obiettivo un po' troppo ambizioso.
sulla vuelta per ora si sa ancora pochissimo, quindi aspetterei.
le classiche daranno spettacolo come sempre. sul pavé sarà
boonen contro tutti. cancellara è chiamato a rimbalzare dopo una stagione deludente e sfortunata. alla milano sanremo dovrebbe essere l'anno di
sagan, ma occhio a
john degenkolb che a me sembra un cavallo di razza. sulle ardenne se
gilbert viene con la forma del mondiale si gareggia per il secondo posto. curioso di vedere moreno moser misurarsi con i maggiori talenti del lotto.
il mondiale dovrebbe essere uno dei più belli di sempre, e sarebbe davvero bello organizzare un minimeeting in cima a fiesole per quella domenica di settembre. la grande speranza italiana sarà nibali, se ci arriverà con la condizione giusta.
corridori da tenere d'occhio durante la stagione, divisi per nazione.
francia:
pinot è attteso all'esplosione. se è il talento che dicono sia, deve puntare almeno a una top5 nel suo tour. molto interessanti i due velocisti
demare e bouhanni, il primo può far bene anche sulle pietre. speriamo sia l'anno del declino di voeckler
colombia: grandissima fucina di talenti che rischia di ritornare una delle prime cinque potenze del ciclismo internazionale, dopo decenni di buio. i nomi più ovvi sono quelli di
uran e henao, che sarà l'ultimo uomo di wiggo al giro, ma se qualcosa andasse storto potrebbe anche puntare al podio. ma la promessa più grande è quella di
nairo quintana, che l'anno scorso in una giornata leggendaria alla route du sud si fece due colli pirenaici da solo sotto la tormenta e stravinse con distacchi epici (12 minuti al decimo arrivato al traguardo). scalatore incredibile, se gli lasciano libertà in un grande giro può stupire per davvero. notevole anche
betancur, per classiche con arrivi duri.
italia: detto di moser, che ormai è quasi una certezza, mi aspetto molto da
modolo e viviani, il primo per arrivi un po' più duri, il secondo soprattutto per volate di gruppo.
nizzolo è un corridore di quelli che in italia si vedono raramente, duro, da corse del nord (e stare in sky gli giova molto). tra i meno noti
palini, velocista già vincitore quest'anno (tappa della tropicale amissa bongo in gabon), e il neo professionista aru (ottimo scalatore, che potrà fare tanta esperienza internazionale e giovare di consigli preziosi dai veterani dell'astana).
australia: altro movimento in forte crescita. turbo durbo, al secolo
luke durbridge, è un classe '91 che un paio di settimane fa ha scherzato tutti nei campionati nazionali a cronometro
e in linea. non si sa ancora che corridore possa diventare, sicuramente è un mostro contro il tempo, forse in prospettiva anche meglio di phinney. molto interessante anche
cameron meyer, che l'anno scorso ha fatto quasi solo pista per prepararsi alle olimpiadi. talento cristallino per le corse di un giorno, forse anche di più.
inghilterra: anche se non è più un ragazzino, si parla un gran bene di
john tiernan locke. l'anno scorso ha vinto tante corse minori. vediamo cosa combina salendo di livello.
olanda: qui c'è un altro enorme talento per le corse contro il tempo,
wilco kelderman. è un po' discontinuo, ma dicono possa andar forte anche in salita. speriamo che ex rabobank non voglia per forza trasformarlo in un corridore da grandi giri, come è loro consuetudine.
slagter va forte in salita, più su quelle brevi per ora.
usa: movimento che ha un pool di talenti esagerato (e qui ritorniamo al discorso armstrong secondo me). di van garderen abbiamo detto, di
phinney sappiamo perché è mezzo italiano (le crono del giro son già sue), ma il talento più lucente è quello di
joseph lloyd dombrowski, classe 91. l'anno scorso al giro bio ha scherzato i pari età, tra cui aru. per me in salita è già adesso un top10 al mondo. occhio infine a
andrew talanski, adatto ai grandi giri.
altri nomi:
michael kwiatkowski, polacco del '90, finisseur che al giro di polonia ha dato filo da torcere a moser.
alexey lutsenko, questo è veramente the next big thing, '92, coraggioso, classe, tutto.
ion izagirre insausti, già visto l'anno scorso al giro, è l'unico talento del movimento spagnolo, gran passista.