BomberDede ha scritto: 21/09/2021, 9:31
Gio ha scritto: 20/09/2021, 22:10
Il problema e` che per una questione di costi, geografia e politica in italia non e` possibile convertirsi completamente al nucleare, e avere un sistema ibrido non e` prorpio l'ideale, si e` dipendenti da due fattori invece che uno.
scusa Gio ma questa proprio non la capisco. Il principio stesso di una politica energetica non dovrebbe prevedere più fonti e ridondanza per poter coprire eventuali carenze dalla singola fonte?
In Germania (che punta fortissimo sull'eolico) sono andati nella cacca quando il vento a primavera è stato molto meno del solito.
Mi sembra ovvio che avere 2-3 fonti ti dà molta più sicurezza che 1
Si hai ragione ridondaza/diversificare sarebbe auspicabie per ovvi motivi. Mi riferivo al fatto che pero, idealmente, la soluzione migliore e` anche essere in qualche modo "in controllo" della fonte energetica (ovviamente non possibile con l'eolico). In italia basarsi sul gas e uranio vuol dire mettersi nelle mani di putin (gas) e borat (kazakhstan per l'uranio .... australia e canada a seguire), visto che non produciamo abbastanza di entrambi, non prorpio una soluzione ideale. In germania hanno avuto anche un po di problemi qualche anno fa quando putin ha chiuso il gas per l'ucrania, per questo stanno costruendo il gasdotto nord stream 1 e 2. La soluzione ideale, per me, sarebbe quella di essere in controllo, in qualche modo, o della fonte o del metodo di produzione.
BomberDede ha scritto: 21/09/2021, 9:32
e non capisco a cosa ti riferisci quando parli di trovare altre fonti a lungo termine. Togli nucleare e rinnovabili. Escludiamo gas e carbone per ovvi motivi.
Che rimane?
Eh, purtroppo questa e` la parte "complicata", nel senso che ancora non si e` a quel punto. Per come la vedo si dovrebbe investire nella fusione nucleare, piu che fissione, nel solare senza pannelli e nel biologico nel senso di bioreattori per la produzione di elettricita e carburanti (a quel punto neutrali perche verrebbero prodotti dala CO2 nell'aria.