lebronpepps ha scritto: 04/11/2021, 16:39
in senso generale, trovo a prescindere sbagliato il rimproverare ad un'artista di aver abbandonato un certo stile, il linguaggio si evolve, le persone cambiano con il tempo, e trovo molto più macchiettistico fare sempre lo stesso film anche quando non hai più nulla da dire rispetto al provare a fare dell'altro, e questo vale per qualsiasi ambito (cinematografico ma anche musicale se vogliamo)
poi da spettatore uno è libero di criticare e non andare a vedere i film / ascoltare gli album, ma di base c'è il fatto che Nanni Moretti o chi per lui sia libero di fare come gli pare, a meno di non iniziare a fare dei film per fare del semplice fanservice, anche in considerazione del fatto che diversi dei suoi film erano anche figli dei tempi in cui sono usciti
poi oh, magari si riconverte ai reboot ed ai remake hollywoodiani, per cui tra un pò uscirà Caro Diario 2.0, di lui sul monopattino elettrico, ringiovanito dagli effetti speciali, che ripete le stesse battute e rifa lo stesso stile, a me metterebbe perlopiù tristezza, però sarebbe interessante
in realtà il ragazzo (che ha innescato una discussione lunghissima) poneva l'attenzione della sua analisi sul fatto che i film attuali di Moretti siano oramai cito
'drammettini italiani di poco conto' (sì, gliel'ha detto in faccia senza filtri

) e che rubino il posto ad altri più talentuosi registi
(giuro, non ero il tizio eh
).
in sostanza: ti fanno fare dei film solo grazie al tuo passato e non al tuo presente.
questo ripeto, nel cinema odierno è verissimo, ci sono alcuni registi che veramente oramai escono col classico film solo per incassare (non li voglio nominare, perchè è tutta gente che ho amato e rispettato per anni...) e non hanno veramente più NULLA da dire.
però appunto, Moretti mi sembra uno dei pochi che stia invecchiando bene.
da un punto di vista artistico, prende scelte diverse ma comunque di valore.
poi tanto prima o poi un film morettiano lo rispara, ne sono convinto.
e lì sarà davvero il suo banco di prova, perchè tornare a quello stile è molto rischioso (che è il vero motivo per cui spesso i registi dopo svariati anni tendono a non tornare sui loro masterpiece del passato).
guardate Re Martino quanto è andato vicino al flop con 'The Irishman', si è sfiorata la tragedia per me.
per fortuna tra deniro, pacino e il savoir faire del regista il film si salva in calcio d'angolo....