BomberDede ha scritto:Per quanto sono d´accordo in linea di principio con Gio devo dire che non si può lamentarsi di un sistema solo quando vince qualcuno che non ti piace e tacere quando vince Obama.
O cambi il sistema a prescindere o non puoi fare il paladino della democrazia solo contro i repubblicani. E il fatto che Obama avesse vinto anche il voto popolare per me cambia poco, se il sistema è sbagliato lo è sempre, anche se le congiunzioni astrali lo fanno funzionare bene.
Poi si potrebbe aprire un intero capitolo sul sistema in se: è nato antidemocratico dalla fondazione(la famosa storia del voto di martedi etc) ma è stato creato così soprattutto per dare voce ai piccoli stati e non lasciare il tutto in mano a California e pochi altri nonostante siano la maggioranza della popolazione.
Quello che vorrei capire, prima di rispondere a Dietto, e`: chi che si lamenta solo quando vince qualcuno che non ti piace?
Personalmente mi sembra di non averlo fatto, anche se trump non mi piace manco per niente. Ho gia detto prima e lo ripeto adesso, il sistema dei garndi elettori non e` democratico, per definizione del termine: non lo era quando e` stato introdotto e non lo e` stato per 45 elezioni e non lo sara certamente per la prossima, anche se visto l'andazzo nuove realta alternative magari lo renderanno tale. Indipendentemente da chi vince o meno. Tranne 4 occasioni il voto popolare ha rispecchiato quello dei grandi elettori, e quindi il problema e` passato "inosservato", se un errore ottiene il risultato giusto, l'errore sempre errore rimane.
Dietto ha scritto:Il problema è che la Treccani non dice assolutamente quello che intendi tu. Il potere pubblico non è il potere di governare, ma:
"In politica il potere pubblico è definito da Raymond Aron: «La consegna ad uno o ad alcuni della capacità (riconosciuta legittima) di stabilire regole per tutti, di imporre a tutti il rispetto di queste regole o in conclusione di prendere decisioni obbligatorie, in fatto o in diritto, per tutti»."
e mi risulta che la partecipazione al potere pubblico sia in piena uguaglianza secondo il processo americano.
Altrimenti, secondo la tua visione, anche in Italia non esiste democrazia, visto che il 40% della popolazione basta ad eleggere un capo di stato e ad avere il 55% dei seggi.
Oh, Dietto ha dato qualche esame eh?

No Dietto, il problema non e` con la trecani e neppure Aron, il problema e` che non stai capendo assolutamente niente, come spesso succede.
Non e` una questione se in italia esista o meno la democrazia, non e` un problema di quello che pensi Aron del potere publico (non della democrazia), ma il problema e` se il sistema dei garndi elettori, bada bene solo quello e non il resto del processo "politico" americano, sistema che si usa soltanto nel voto presidenziale americano, passi o meno la definizione di "sistema democratico". Se uso la definizione della trecani
democrazia Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
la trovi qui:
http://www.treccani.it/enciclopedia/democrazia/, come suggerito prima, ma anche se uso la tua stessa sommarizazione di Aron, non lo e`, per il semplice motivo che il voto alle elezioni presidenziali ha un "peso" diverso in base allo stato in cui viene espresso. Il "mio" voto in California o Texas o Utah non ha lo stesso valore/peso che il mio stesso voto espresso in Ohio, Wisconsin o Pennsylvania (questa tonata elettorale, o Florida nel 2000), il voto, l'esercizio del potere publico, non e` "uguale" per tutti. Si certo tutti (gli aventi diritto) hanno il "piena uguaglianza" al diritto di voto, ma il voto stesso non ha piena uguaglianza di valore.
Per rigirati la frittata, il base alla tua definizione, e quella di Aron, la corea del nord e` uno dei paesi piu democratici del mondo, tutti, ma proprio tutti, hanno diritto di voto e tutti, ma prorpio tutti votano. Il problema non e` votare o meno, non e` partecipare o meno, ma il fatto che il mio voto o la mi a pertecipazione sia uguale al voto partecipazione di tutti gli altri (aventi diritto). Se per te non e` cosi, pazienza.
lelomb ha scritto:Ma la critica di gio, che non condivido, non era contestuale a queste elezioni era proprio sul sistema. Nel 1787 la california però centrava come i broccoli a merenda..

Oh, pare tanto diffice?
(on a side note, non e` tanto un problema di dove era o meno la californioa nel 1787 - era sempre li, solo che si chiamave messico

- ma del fatto che nel 1787 potevano votare solo, maschi bianchi proprietari di terreno - che pagavano le tasse - tutti gli altri no. Se un sistema politico che si basa sul permettere, esclusivamente, ad una minoranza di decidere per tutti - tipo appartheid, puo prendere decisioni democratiche, in base alla definizione, allora il sistema dei grandi elettori e` democratico.)