Presentiamo, allora, quelli che saranno gli idoli di Las Vegas!
Pops Mensah-Bonsu:

Chi è costui? Il facente funzione owner della squadra se l'è chiesto. Ed ecco quello che abbiamo scoperto, dopo aver fatto pedinare lui e i suoi amici/familiari:
una bella ala, di 2 e 8, uscente da George Washington, ha chiuso la Preseason con 3 punti e 2 rimbalzi di media, con una netta crescita nel rendimento delle partite giocate e un rincuorante 50% dal campo. Da tenere d'occhio, ma forse non rimarrà a lungo.
Zarko Cabarkapa:
Esiste un momento in cui non si può sbagliare. Per Zarko, il momento è questo. E' nell'ambiente giusto per rendere, la dirigenza ha grande fiducia in lui, le sue qualità di lungo atipico saranno importantissime, visto anche il sistema di gioco adottato da GS e l'infortunio di O'Bryant. Una delle scommesse si questa squadra, potrebbe risultare determinante.
Matt Carrol:
La Bandiera della squadra, pronto ad un altro anno di contributo che non si nota immediatamente. Utile, giocatore di sostanza, probabilmente le sue cifre caleranno quest'anno, ma in ogni caso sarà un elemento molto positivo. Il suo tiro mortifero assicura almeno 12-13 ftp a partita. Un esempio da seguire.
JJ Redick:

Semplicemente il miglior tiratore puro della scorssa NCAA. Period. Avrà anche limiti fisici, sembra un pò esposto agli infortuni, ma comunque il rookie di riferimento di questa franchigia è pronto già dal suo primo anno a produrre cifre di tutto rispetto. Sperando che possa giocare con continuità. Attenzione, giocatore da seguire.
Jason Maxiell:
La vera steal di questo mercato FA. La vera sorpresa della Preseason. Quest'uomo altri non è che Jason Maxiell. Messo in ombra da Big Ben, nei nuovi Pistons avrà più spazio, e finalmente produrrà cifre rispettabili. Grande atletismo, buon rimbalzista, ha messo in mostra sinistre tendenze a realizzare. Una Promessa.
David Wesley:
L'esperienza. La voce autorevole nello spogliatoio. Un giocatore che per una squadra che punta in alto può essere una addizione decisiva, grande gregario, disciplinato, buon tiro da tre e più che buon trattamento di palla. Una delle pedine chiave.
Jumaine Jones:
L'arrivo dei Cadaveliers vuole riscattarsi con questa stagione, e a Phoenix sembra aver trovato il posto giusto. Ad averne effetti positivi saranno senza ombra di dubbio anche i Metals, che da lui si aspettano una discreta dose di fantapunti. Uno di quelli che possono sembrare ininfluenti, ma che alla fine il loro segno lo lasciano.
James Jones:
Il secondo JJ. Il secondo di Phoenix. Tiratore da tre mortifero, garantisce un grande rendimento. Importante.
Trevor Ariza:
New York si pentirà di averlo ceduto. Così come coloro che non hanno creduto in lui durante questa sua estate da free agent. Questa stagione sarà quella della consacrazione, dell'esplosione di uno dei giocatori più interessanti del Draft 2004. Grande fiducia, a queste cifre è un affare.
Dan Gadzuric:
Ottimo centro, di grande sostanza, di quelli non appariscenti, ma che alla fine i numeri li costruiscono, e l'avversario se ne accorge troppo tardi. Tanto spazio per lui quest'anno. Nel reparto centri si punta su di lui, e si va sul sicuro. Una sicurezza.
THE BIG THREE:
Bonzi Wells:

La sorpresa degli scorsi PO. Uno dei rimbalzisti migliori centimetro per centrimetro. Più che buono come realizzatore. Vi basta? Bonzi Wells è tutto questo. Terzo violino della squadra, la prima di tre vere perle. Un possibile crack in ottica di dinasty. Sarà sicuramente decisivo in ottica vittoria finale.
Andrei Kirilenko:
Il giocatore più completo dell'NBA. Il rispolveratore del 5x5. In una parola, AK47.
Importantissimo, giocatore che sta di diritto nei migliori tre per quanto riguarda la dinasty. L'unica cosa che può limitarlo è la sfortuna. E un fisico non molto resistente. Ma quest'anno se la sfortuna non lo ostacolerà, sarà pronto a mostrare le sue doti di All-Star.
Kobe Bryant:
Cosa si può dire su di lui? Giocatore forse tra i più discussi, ma di sicuro uno tra quelli più talentuosi di sempre. Quello degli 81. Quello dei 62 in tre quarti. Quello dei 35 in stagione. Tra i primi 5 dell'NBA di oggidì. Nulla da aggiungere, se non una fiducia estrema nei suoi confronti, che confermi la fiducia ripostagli da Las Vegas.