Arvydas73 ha scritto: 10/01/2025, 11:26nel boldato il nocciolo del problema, almeno per me.casper-21 ha scritto: 10/01/2025, 8:01 Al massimo io posso vedere un problema nelle linee guida date agli arbitri, più che negli arbitri in sè.
Ma questo è un problema per me, per i miei personali gusti, ma non vedo perchè debba necessariamente esserlo per la lega.
Il calo dei ratings negli USA di cui si parla è controbilanciato da un costante aumento nel mercato estero e in tutto il resto del mondo, che fa sì che la NBA al momento sia più in salute che mai (si trovano articoli tranquillamente), sotto ogni punto di vista (marketing, visualizzazioni social, merchandising ecc...). Quindi non credo abbiano grossi motivi per invertire le tendenze.
Il problema ratings non esiste, la lega ha appena firmato un contratto da 77 cucuzze con le TV, che poi sono, come giustamente fai notare, un unghia del fatturato del brand NBA: fermo restando che poi il basket le nuove generazioni non lo guardano più in Tv oramai, sono altre le piattaforme interessate
Aggiungo pure che guardare una partita di NBA in USA, a meno che non sia trasmessa a livello nazionale, e' spesso un'impresa stile pubblicita' dell'Amaro Lucano.
Fuori dagli USA c'e' il League Pass International con un servizio nemmeno lontanamente paragonabile a quello del mercato locale in cui l'NBA e' ancora ostaggio delle TV regionali con gli stessi contratti Syndication firmati negli anni 80 che oscurano la competizione.
In media un tifoso NBA che vive in USA deve avere 3 o 4 sottoscrizioni a altrettante piattaforme con servizi spesso scadenti rispetto al costo per avere accesso a tutte le 82 partite della sua squadra.
Concordo con Casper che non si tratti di un problema di gioco, triple, arbitri attention span e tutto quello che vogliamo analizzare, ma e' un serio problema di broadcast locale che si presume risolveranno col nuovo contratto che hanno firmato.