frog ha scritto: ↑30/11/2024, 13:00
E' ma come giustamente scrive Pove, se la sostanza dopante, nella versione da loro messa agli atti del processo, l'ha portata lui all'interno del team, allora coerenza vuole che venga ritenuto responsabile tanto quanto chi l'ha usata.
Il passaggio che non mi è chiaro è appunto questo.
La storia che ho letto io è: il fisioterapista si ferisce ad un dito, si mette la crema e contamina a sua volta Sinner attraverso una ferita, o solo massaggiandolo.
Perché altrimenti...Cosa ci faceva quella pomata, tra le medicine suggerite dal preparatore...
Usi altri prodotti non a rischio doping, visto che a quanto pare nelle confezioni è specificato che si tratta di una pomata a base di steroidi.
Nella storia che ho letto io non vedo come si possa incolpare il preparatore.
Se invece il preparatore si affida a prodotti rischiosi per curare ferite, vuol dire che è fuori di testa...
Sostanzialmente il preparatore viene cacciato per "responsabilità oggettiva", perché mi sembra incredibile gli si possano attribuire responsabilità dirette.
Se ha responsabilità dirette è troppo poco cacciarlo, gli devi fare causa, se invece ha "responsabilità oggettive", mi sembra troppo cacciarlo, perché mi sembra assurdo che il preparatore possa e debba seguire in ogni momento della sua vita il fisioterapista.