esba ha scritto: ↑23/04/2024, 14:34"Gerry Donato" ha scritto: ↑23/04/2024, 14:19
C'è un problema di fondo, e penso ne stiate pure parlando soffusamente in questi ultimi post: non è più la mia casa, o meglio lo può essere solo come condivisione generica della passione o analisi sportiva, tanto più con vecchi amici rossoneri che saluto in blocco, ma non più per condivisione di tifo, inteso come una fede a prescindere, come una missione dalla nascita, come un dogma.
Era un processo che già stavo maturando ed a cui l'astinenza da sport durante la pandemia ha dato il colpo di grazia: non ho bisogno di tifare per godermi lo sport ed il calcio.
Non esiste più quel mondo in cui in base a cosa decide di fare un elemento come Theo Hernandez (ma potrei dire Barella, Chiesa, Osimhen, etc) muta il mio stato personale.
Non esiste più quel mondo in cui in base a cosa dichiara o sceglie di fare un elemento come Stefano Pioli (ma potrei dire Inzaghi, Allegri, Spalletti, etc) muta la mia condizione personale.
Ed evidentemente non esiste più quel mondo in cui perdo tempo a seguire tutto ciò che si inserisce tra l'evento sportivo e me stesso, ovvero l'intero sistema politico, commerciale, mediatico, giornalistico che coi propri interessi uccide l'essenza stessa dello sport.
Sembra amaro, sembra una debolezza, sembra rinnegare se stessi, sembra una fuga dalle sconfitte (in campo e fuori).
Oppure c'è il rischio davvero di volere assurgere a profeta , con la puzza sotto il naso, tanto più oggi vista l'attualità che non mi può sfiorare (per chiarezza, mi sono bruciato nell'altro senso anche lo scudetto di due anni fa).
Ma invece ho scoperto che il nuovo mondo, sanato da quell'aspetto emotivo o dogmatico, non solo mantiene ma anzi può alimentare l'interesse e la passione, persino per le letture di Theo ( ) e gli schemi di Pioli ( ), senza che da essi dipenda il mio umore.
E di colpo diventa migliore anche l'interazione con chi da quel vecchio mondo ancora non riesce o non vuole uscire, e che magari in passato, specie se tifoso rivale, ha pure avuto il potere di mettermi di traverso.
E' come passare da un grafico a montagne russe, con alti e bassi pronunciati, ad uno lineare con andamento sempre impercettibilmente crescente: non lo impongo a nessuno, ma a me nella vita ha sempre fatto stare bene il secondo, ed ora lo applico anche col "fu" mio Milan.
Cio' posto, al netto di quello che e' stato, che allenatore prenderesti?
io prenderei Caleb Williams