Politica Internazionale
- mario61
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Re: Politica Internazionale
per me la Russia non è un nemico. Però giudico molto negativamente tutte le attività che ha condotto negli ultimi anni per indirizzare la politica Statunitense (elezione di Trump nel 2016) ed Europea (Brexit e finanziamento ai partiti della destra Europea) che hanno avuto come principale scopo l'indebolimento del progetto europeo e del libero commercio internazionale, che sono due progetti a cui credo.
Insomma ritengo che la Russia ( e questo indipendentemente dall'invasione dell'Ucraina e dalla possibile futura invasione di Moldovia e Estonia) abbia considerevolmente peggiorato la qualità del clima politico e la qualità della mia vita e quindi non posso essere sicuramente "neutrale" rispetto alla Russia, anche perchè la Russia, a differenza della Cina, non punta principalmente a fare affari, ma punta ad esportare il suo modello culturale e politico, modello culturale e politico a cui mi sento completamente estraneo e che riporterebbe l'Italia indietro di circa un secolo.
Insomma ritengo che la Russia ( e questo indipendentemente dall'invasione dell'Ucraina e dalla possibile futura invasione di Moldovia e Estonia) abbia considerevolmente peggiorato la qualità del clima politico e la qualità della mia vita e quindi non posso essere sicuramente "neutrale" rispetto alla Russia, anche perchè la Russia, a differenza della Cina, non punta principalmente a fare affari, ma punta ad esportare il suo modello culturale e politico, modello culturale e politico a cui mi sento completamente estraneo e che riporterebbe l'Italia indietro di circa un secolo.
Ultima modifica di mario61 il 25/03/2024, 15:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: Politica Internazionale
Mi pare che tutti abbiano condannato l' attacco, quindi di cosa stai parlando ?
Quando muore un amico o un suo parente è normale che si vada al funerale, che si mandino fiori, che si facciano offerte, che si mandino telegrammi e tante altre cose, tu lo fai sempre per chiunque ?
E' chiaro e ovvio che quando certe cose succedono ai paesi amici si ha più partecipazione, quando succedono in un paese che ci sta facendo guerra ci si limita a un giudizio sui fatti
- Bluto Blutarsky
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Re: Politica Internazionale
negher ha scritto: ↑25/03/2024, 9:42 Capisco il tuo pensiero e lo condivido.
La spiegazione per me è nella natura stessa delle persone, dal momento in cui crei nella tua testa una distinzione bene/male poi viene immediato avere empatia con chi consideri dalla tua parte e invece distacco e una qualche sorta di piacere per la giusta punizione quando viene colpito il tuo "nemico".
Il problema come giustamente dici è che chi è al potere ha generato divisioni per un'evidente convenienza nel controllo delle masse.
Banalmente come posso essere solidale con le morti civili di un popolo quando mi viene detto che l'80% della popolazione appoggia quello che ritengo essere un dittatore sanguinario?
Purtroppo oggi i russi sono il nemico, sia che siano dei soldati che bombardano palazzi e ospedali in Ucraina sia che siano dei semplici ragazzi che stavano solo ascoltando un concerto.
Triste, la guerra ha la capacità di tirare fuori il peggio dell'umanità
Sono d'accordo con te, però dobbiamo avere il coraggio di portare fino in fondo questo ragionamento.
I civili russi non sono colpevoli delle azioni criminali di Putin (io ho anche sempre difeso gli artisti russi che non venivano fatti lavorare in Occidente perché putiniani, figurati). Ognuno risponde di se stesso, non di quello che combinano i suoi compagni di lingua\razza\religione\genere\ecc. Però deve valere sempre, anche quando qualcuno (esempio) viene da me che sono bianco e mi rinfaccia lo schiavismo e il colonialismo, o (altro esempio) viene da me che sono maschio e mi rinfaccia i femminicidi (due esempi che trovano molta sponda in quasi tutto il mondo progressista di oggi).
La responsabilità è sempre individuale.
Lo dico perché in passato, forse proprio dopo il Bataclan, anche qui qualcuno faticava a separare l'innocenza delle vittime degli attentati dalla colpevolezza dell'Occidente nei confronti degli stati del Medio Oriente. Ricordo una discussione con qualcuno - non ricordo chi, sicuramente era nell'ala progressista del forum, in cui peraltro mi inserisco anch'io - che mi diceva qualcosa tipo "Troppo comodo tirarsi fuori ora dalle magagne dell'Occidente".
La mia sarà anche una posizione ingenua o "troppo comoda", ma - la dico in maniera volutamente provocatoria - se ragionassero tutti come me buona parte dei conflitti del mondo finirebbero all'istante. E invece si va avanti a forza di faide secolari, convinti che fare la guerra a chi semplicemente è nato con il nome o il colore o il passaporto sbagliato abbia un qualche senso.
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Re: Politica Internazionale
Questo protagonismo dell'Isis è molto occidentale, diciamolo chiaramente
06-01-2021
I scan my timeline and keep seeing the word “embarrassing”. I’m not embarrassed, I’m not surprised, or shocked even. Embarrassed would mean that I feel a sense of shame by what is going on. I have no such feeling. These people do not come close to being a representation of me.
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Re: Politica Internazionale
Bluto Blutarsky ha scritto: ↑25/03/2024, 12:50negher ha scritto: ↑25/03/2024, 9:42 Capisco il tuo pensiero e lo condivido.
La spiegazione per me è nella natura stessa delle persone, dal momento in cui crei nella tua testa una distinzione bene/male poi viene immediato avere empatia con chi consideri dalla tua parte e invece distacco e una qualche sorta di piacere per la giusta punizione quando viene colpito il tuo "nemico".
Il problema come giustamente dici è che chi è al potere ha generato divisioni per un'evidente convenienza nel controllo delle masse.
Banalmente come posso essere solidale con le morti civili di un popolo quando mi viene detto che l'80% della popolazione appoggia quello che ritengo essere un dittatore sanguinario?
Purtroppo oggi i russi sono il nemico, sia che siano dei soldati che bombardano palazzi e ospedali in Ucraina sia che siano dei semplici ragazzi che stavano solo ascoltando un concerto.
Triste, la guerra ha la capacità di tirare fuori il peggio dell'umanità
Sono d'accordo con te, però dobbiamo avere il coraggio di portare fino in fondo questo ragionamento.
I civili russi non sono colpevoli delle azioni criminali di Putin (io ho anche sempre difeso gli artisti russi che non venivano fatti lavorare in Occidente perché putiniani, figurati). Ognuno risponde di se stesso, non di quello che combinano i suoi compagni di lingua\razza\religione\genere\ecc. Però deve valere sempre, anche quando qualcuno (esempio) viene da me che sono bianco e mi rinfaccia lo schiavismo e il colonialismo, o (altro esempio) viene da me che sono maschio e mi rinfaccia i femminicidi (due esempi che trovano molta sponda in quasi tutto il mondo progressista di oggi).
La responsabilità è sempre individuale.
Lo dico perché in passato, forse proprio dopo il Bataclan, anche qui qualcuno faticava a separare l'innocenza delle vittime degli attentati dalla colpevolezza dell'Occidente nei confronti degli stati del Medio Oriente. Ricordo una discussione con qualcuno - non ricordo chi, sicuramente era nell'ala progressista del forum, in cui peraltro mi inserisco anch'io - che mi diceva qualcosa tipo "Troppo comodo tirarsi fuori ora dalle magagne dell'Occidente".
La mia sarà anche una posizione ingenua o "troppo comoda", ma - la dico in maniera volutamente provocatoria - se ragionassero tutti come me buona parte dei conflitti del mondo finirebbero all'istante. E invece si va avanti a forza di faide secolari, convinti che fare la guerra a chi semplicemente è nato con il nome o il colore o il passaporto sbagliato abbia un qualche senso.
Purtroppo la demagogia e il populismo, si nutrono di queste generalizzazioni, del non entrare mai nel singolo caso, se non per farne una bandiera che porti acqua alle proprie convinzioni, anche se fondate sul nulla, e noi siamo chiaramente nell'era in cui, grazie alla globalizzazione dei mass media, demagogia e populismo governano il mondo, palesemente o in maniera occulta.
Nulla è mai come sembra, campagna di disinformazione sistematica hanno dato vita a cambiamenti che ci hanno interessato direttamente, come scriveva giustamente @mario61, riuscire a credere in qualcosa è sempre più difficile, la gente è sempre più scettica, cinica e per questo paradossalmente manovrabile, perché basta buttare le giuste esche nei posti giusti e le masse si muovono pronte a demonizzare o a santificare chiunque.
Tutto questo è sempre più facile usarlo come una scusa per evitare di guardarsi dentro, anche perché spesso non ci piace quello che vediamo.
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Re: Politica Internazionale
Bluto Blutarsky ha scritto: ↑25/03/2024, 12:50 .....
La mia sarà anche una posizione ingenua o "troppo comoda", ma - la dico in maniera volutamente provocatoria - se ragionassero tutti come me buona parte dei conflitti del mondo finirebbero all'istante. E invece si va avanti a forza di faide secolari, convinti che fare la guerra a chi semplicemente è nato con il nome o il colore o il passaporto sbagliato abbia un qualche senso.
La posizione puo anche essere considerata ingenua, o "troppo comoda" (spoiler: non lo e`) ma cio non toglie che sia quella piu "onesta" e coerente. Finche "l'occidente" non verra a termine con i propi peccati e accetera le prorpie responsabilita non si andra molto avanti.
L'unico problema e`il ".. se ragionassero tutti come me buona parte dei tutti i ( ) conflitti del mondo finirebbero all'istante .." se si vuole completare il ciclo bisognerebbe, purtroppo, ammetere che la cosa vale per tutti i modi di ragionare.
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Re: Politica Internazionale
Bluto Blutarsky ha scritto: ↑25/03/2024, 12:50negher ha scritto: ↑25/03/2024, 9:42 Capisco il tuo pensiero e lo condivido.
La spiegazione per me è nella natura stessa delle persone, dal momento in cui crei nella tua testa una distinzione bene/male poi viene immediato avere empatia con chi consideri dalla tua parte e invece distacco e una qualche sorta di piacere per la giusta punizione quando viene colpito il tuo "nemico".
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in realtà la tua è una posizione molto meno minoritaria di quello che pensi, la visione della società che si ha in occidente è molto più individualista di quanto lo fosse un pò di decenni fa
che è anche il motivo per cui gli stati occidentali (per fortuna) sono molto più restii a mandare al fronte dei soldati rispetto a quanto lo fossero durante il secolo scorso, perchè le guerre a chi ha il passaporto/colore sbagliato le combatti o contro chi non si può difendere (affondando i barconi) o le devono combattere gli altri (al massimo le combatti davanti ad uno schermo), ma la mobilitazione per un'entità collettiva (la cosiddetta patria) è un qualcosa che ad oggi non esercita più chissà che fascino (e lo dicono anche i sondaggi svolti in Europa e negli USA in relazione ad un possibile intervento militare ma anche la stessa Russia considerando la composizione demografica di quelli che stanno combattendo la guerra)
ma anche in questo forum (che non è un campione affidabile della popolazione italiana) dubito ci sia qualcuno che imbraccerebbe il fucile domani mattina per andare al fronte
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Re: Politica Internazionale
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Re: Politica Internazionale
...se lo dice Putin sarà sicuramente vero!!!
"Se avevi bisogno di una yarda, Mike te ne dava due. Se avevi bisogno di vincere una partita, Mike era l'uomo giusto per te..."
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Re: Politica Internazionale
Levia. Ti vedo più carico questa settimana.
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Re: Politica Internazionale
Popolo russo ha ceduto la proprio libertà a Putin perché lui gli avrebbe dato la loro sicurezza
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Re: Politica Internazionale
Quello di Putin vero discorso da lupo (Esopo). Non gliene frega niente di proteggere la sua gente. Gli serve solo avere una giustificazione per il prossimo agnello da sgozzare.
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Re: Politica Internazionale
Rilascio incondizionato degli ostaggi di Hamas
Nessuna liberazione degli ostaggi di Israele
Cessate il fuoco di BEN due settimane e poi possono tornare a far la loro carneficina.
E Israele ha il coraggio pure di lamentarsi.
*** Moderazione in rosso ***
"Jack be nimble, Jack be quick, Jack stopped that with his goalie stick" (Joe Bowen)