Pagelle Finals Nba 2021 - Gara 4

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sds971
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Pagelle Finals Nba 2021 - Gara 4

Messaggio da sds971 » 16/07/2021, 22:55

Gara 4
 
Suns at Bucks 103-109 (2-2)
Parziali: 23-20 / 29-32 / 30-24 / 21-33
 
Voti e giudizi
 
Phoenix Suns
 
Chris Paul: 3,5 – Sconcertante partita di CP3, che con la palla persa da solo in modo allucinante a 35” dalla fine sul -2, pianta l’ultimo chiodo sulla bara della sconfitta dei Suns, favorendo i dubbi che si potrebbero pesantemente infilare nella testa di tutti i suoi compagni, tranne forse qualcuno, cioè che i Bucks sono più forti. I 7 assist e una buona difesa su Holiday nel primo tempo non salvano una partita terrificante, con 5/13 al tiro, di cui 0/2 da 3, ma soprattutto 5 perse tutte non forzate dagli avversari. Vedere CP3 giocare con paura in attacco, con le mani di burro e senza trascinare i Suns, se non in un baratro emotivo rischiosissimo, lascia veramente senza parole. O si ritrova, o il titolo è in tasca ai Bucks, matematico.
 
Devin Booker: 8 – Non bastano i suoi 42 punti, con 17/28 e 8/9 ai liberi, soprattutto se il secondo marcatore è Crowder con 15. Parte forte in entrata con 3 canestri consecutivi, poi nel secondo quarto mette 5 canestri uno più bello dell’altro e chiude il primo tempo a 20 punti. In difesa tiene al meglio Holiday, facendolo sbagliare molto ma spendendo troppi falli, tanto che se ne ritrova 4 a 6 minuti dalla fine della terza frazione. Coach Williams lo deve rimettere in campo dopo poco e infila altri due canestri, per il 7/7 del terzo quarto e 18 punti. Poi fa subito il quinto fallo a inizio ultimo quarto, sta fuori e quando rientra segna il pari a -2’45” dalla fine, poi ne sbaglia due e mette l’ultimo canestro a partita finita.
 
Mikal Bridges: 5 – Sembra aver perso la sicurezza in attacco delle prime due gare, e lo dimostrano anche i soli 4 tiri presi. Utile alla causa con i 5 rimbalzi e una stoppata, ma 7 punti sono proprio pochi. Difende come meglio può su Middleton, e sbaglia un cambio difensivo a metà ultimo quarto abbastanza inconsueto per lui.
 
Jae Crowder: 8 – Il solito figlio di Corey, un mastino in difesa su chiunque, che sia il greco o Middleton, combattente, senza paura e anche prolifico in attacco con 15 punti – 3/9 da 3. Mette una tripla in solitaria su errore di Antetokounmpo, poi un close out da manuale su Lopez posizionato in angolo e poi strappa con i denti in traffico un rimbalzo in difesa. A fine terzo quarto stoppa clamorosamente Middleton in entrata e lo raddoppia efficacemente l’azione successiva. L’unico errore è la persa su rimessa nell’ultimo quarto che lancia Giannis a schiacciare. Anche 8 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate e altrettante stoppate.
 
Deandre Ayton: 6,5 – Domina sotto il suo tabellone tirando giù 16 rimbalzi – ma solo 1 in attacco. Subisce la difesa forte di Antetokounmpo e segna solo quando nei cambi lo prende qualcun altro, ma 3/9 e 6 punti (tutti nel primo tempo) sono troppo pochi, soprattutto se anche CP3 non è in vena. Nonostante questo, quando esce coach Williams si deve inventare dei quintetti estemporanei, con Craig o Cam Johnson a occupare, per modo di dire, i suoi spazi. Troppo importante per i Suns che riesca ad andare in doppia cifra. Difende ma senza la solita aggressività, per paura di fare falli e questo con il greco dall’altra parte lo paghi. Smazza 5 assist e 3 stoppate.
 
Cameron Payne: 6 – 9 punti e 4/7 in 17 minuti è probabilmente il massimo che gli si può chiedere a questo livello. Troppo fisici i Bucks, anche se riesce a sgusciare via a Connaughton nel terzo quarto per uno dei suoi soliti canestri in entrata. Paga dazio un post basso contro Holiday.
 
Cam Johnson: 7 – Si deve adattare come in gara 3 a sostituire Ayton e lo fa meglio che può, ma è palesemente fuori ruolo – questa è la coperta corta che potrebbe far vincere ai Bucks il titolo – e infatti Giannis gli segna in testa più di una volta. Ma è aggressivo e non ha paura di niente, infila 2 triple su 4 per 10 punti totali, dà una bella stoppata a Holiday alla fine del terzo quarto e mette un bel canestro a metà dell’ultimo quarto.
 
Torrey Craig: 6 –15 minuti nel primo tempo con un paio di bei rimbalzi strappati in difesa e poi attaccando Portis e guadagnandosi due liberi. 4 punti e 3 rimbalzi.
 
 
 
 
Coach Williams: 6 – Pur avendo comandato per la maggior parte della partita, non si è mai avuta la sensazione che avesse in mano la gara. Ha la conferma che Bridges non è ancora un giocatore continuo a questi livelli e Cam Johnson invece dimostra la sua duttilità tattica. Vince alla percentuale al tiro, 51% contro il 40% degli avversari, che però fanno 19 tiri in più grazie agli 11 recuperi – 17 le perse dei Suns.
Accetta l’immarcabilità del greco, anche se Crowder e Ayton gli fanno fare fatica; non ha invece soluzioni per Middleton e questo è un problema. Ma forse il motivo della sconfitta ha una sigla e un numero, CP3, che lo tradisce nella prima gara chiave di queste Finals, non solo producendo poco in attacco, ma perdendo palloni puerili in momenti cruciali della gara. Ora il ritorno in Arizona ci dirà la verità sui Suns di oggi, sempre i migliori sui close out difensivi e capaci di far girare la palla come gli Spurs campioni di qualche anno fa, con un diamante come Booker. Probabilmente Coach Williams non può fare più di quello che ha mostrato, deve forse solo continuare così e sperare che Chris Paul giochi come sa fare.
 
 
 
Milwaukee Bucks
 
Jrue Holiday: 7 – Brutta serata al tiro - 4/20 – ma sempre un elemento fondamentale per questi Bucks, grazie alla sua poliedricità che si mostra nei 7 rimbalzi, di cui 3 offensivi, 7 assist e 3 rubate. Fondamentale nel rendere un inferno la gara 4 di Paul, facendolo sembrare un rookie e poco capace.
 
Khris Middleton: 8,5 (MVP) – Prima di mettere i due liberi della staffa a 20” dalla fine, sbaglia due dei suoi tiri a 40” dalla fine e poco prima. Ma sono suoi i 4 punti del pareggio e del vantaggio a -1’26” ed è la sua l’impronta del campione che non ha mai smesso di attaccare per tutta la gara, mettendone 40 stando in campo quasi tutta la partita. Colpisce la costanza con cui prende sempre i suoi tiri, forzando forse un solo tiro da 3, segnandolo fuori ritmo, a fine primo tempo, che chiude con 16 punti. Poi si scatena nel secondo tempo mettendone 24 senza essere il go-to-guy, perché la maggior parte dei tiri li prende mettendosi in proprio con il suo bellissimo jumper. Anche 6 rimblazi, 4 assist e 2 rubate per una sontuosa gara 4.
 
Giannis Antetokounmpo: 8,5 – Forse una delle partite più belle e solide del greco, che lascia a Middleton il comando dell’attacco, prendendosi quasi solo i tiri che gli vengono lasciati, senza forzare troppo ma giocando più di squadra e dedicandosi con il giusto accanimento alla difesa, lasciando al Bahamense solo 9 tiri – e 3 canestri – e un’ottima levata di sedia che fa perdere palla all’avversario. Al suo primo mini riposo non si è preso nemmeno un tiro, poi fa 0/2 da 3 – e veramente qualcuno gli dovrebbe dire che non serve che si incaponisca a tirare da così lontano, non serve, non è efficace e ingolfa il suo attacco. Poi nel secondo tempo scappa più volte in contropiede dopo una rubata – saranno 3 a fine gara – o dopo una gran difesa. Mette anche lui la firma sulla vittoria con una stoppata pazzesca su Ayton a -1’15”. 26 punti con 11/19, 14 rimbalzi, 8 assist e 2 stoppate.
 
PJ Tucker: 5,5 – Si incolla come può a Booker non lasciandolo mai nemmeno sui pick&roll, ma è una taglia troppo diversa dalla sua, tanto che spende 3 falli al tiro. 5 rimbalzi e 0/1 al tiro, ma comunque una presenza.
 
Brook Lopez: 6– Inizia con un errore da 3 e uno da fuori, poi un bel appoggio al volo dopo aver corso in contropiede. Mette il suo copro addosso a Ayton quando può ed è efficace. Sbaglia tutto da tre – 0/5 – ma mette 14 punti in 19 minuti.
 
Pat Connaughton: 7 – 11 punti con 3/7 da 3 e 3 bei rimbalzi offensivi (anche 6 in difesa) riassumono bene la sua presenza in attacco durante tutta la partita, soprattutto quando mette una tripla a inizio ultimo quarto e poi un’altra per il +2 Bucks. Di contro paga costantemente dazio in difesa, prima quando su un cambio finisce su Ayton a inizio gara, poi nel terzo quarto si fa infilare facilmente da Payne
 
Bobby Portis: 5,5 – Poco incisivo con 1/6 al tiro ma tira giù 5 bei rimbalzi. Molto meno efficace di gara 3.
 
Jeff Teague: 6 – 11 minuti in cui non fa danni, difendendo anche bene e mettendo due tiri liberi.
 
 
 
 
Coach Budenholzer: 7,5 – Per la prima volta nelle Finals i Bucks sembrano molto equilibrati sia in attacco che difesa: nonostante il 40% al tiro e il 24% da 3, vince di forza e determinazione, grazie certamente a un Middleton in formato speciale, ma anche a un Antetokounmpo più uomo squadra che primo violino – e forse questo è il suo vero ruolo. Sguinzaglia Tucker su Booker, in realtà senza averne nulla indietro, e Holiday si sfianca su CP3, ma sembra più quest’ultimo ad aver sbagliato partita piuttosto che solo meriti del play dei Bucks. Budenholzer non inventa niente di così nuovo, ma forse fa trovare in campo ai giocatori un loro equilibrio. E meno sceneggiate in panchina e braccia alzate hanno forse fatto effetto, lasciato i giocatori più liberi di giocare l’uno per l’altro, soprattutto con una bella difesa – anche se le cifre dicono che i Suns hanno tirato bene, ma i dati come sempre vanno interpretati. Attenzione però, perché ha inseguito per più di tre quarti gara, e forse un Paul così osceno e un Middleton da 40 non li ritrova più. E quello che ha fatto/lasciato fare ai suoi potrebbe non essere sufficiente per gara 5.
 
 
 
Arbitri
 
James Capers (n. 19 – nero che corre un po' a papera): 4,5 – Gara 4 è stata la più fisica delle Finals, con più falli fischiati e anche con maggiori errori. Ciò nonostante, gli uomini in grigio non hanno modificato l’esito della gara, anche se si può e si deve fare meglio. La maggior parte dei fischi del primo quarto sono suoi e di Kirkland e sono corretti, poi un grave errore a inizio secondo quarto, quando Holiday in entrata tira su il gomito e prende sul mento nettamente Booker, ma dà fallo e libero aggiuntivo. Poi Giannis fa il suo solito movimento a giro in mezzo all’area e va a sbattere contro Ayton a cui viene fischiato fallo, ma era sostanzialmente immobile. E non vede nemmeno il colpo che Middleton riceve sulla testa da Bridges dopo un’entrata. Appare poi almeno dubbia la chiamata del canestro convalidato dopo un tiro di Lopez sbagliato e la palla rimbalza sul ferro e Ayton la tocca per prendere il rimbalzo in due tempi – Lopez era ormai lontano dal canestro – ma Capers chiama interferenza sostenendo che la palla fosse ancora sul cilindro
Bravissimo invece a vedere il fallo di PJ che tocca il braccio di Booker mentre tira da 3, non era facile. Ottima chiamata il quinto fallo di Booker, che spinge volontariamente Tucker a rimbalzo. Nell’ultimo quarto sbaglia a dare la palla ai Bucks, è Portis l’ultimo a toccarla e soprattutto non vede il netto sesto fallo di Booker su Holiday in entrata.
 
David Guthrie (n. 16 – bianco con pantaloni altezza Fantozzi): 7,5 – Pur non essendosi mai dimostrato all’altezza di arbitrare delle Finals, questa volta fischia poco e bene, in totale spirito della gara. A fine secondo quarto vede bene il fallo di Tucker su Booker, ma stranamente, dato che è a meno di un metro di distanza, non vede che è Portis a colpire la palla con il piede e non Booker.
 
Courtney Kirkland (n. 61 – nero faccia da bambinone): 7,5 – Ottimo esordio alle Finals, fischia di personalità già a partire dal primo quarto. Sempre attento e rapido nella valutazione dei falli, commette l’unico errore nel finale, anche se probabilmente la partita era già decisa: a 20” dal termine Middleton riceve dalla rimessa di fondo e Cam Johnson e CP3 lo raddoppiano ma Kirkland fischia fallo prima ancora che venga solo sfiorato, togliendogli la possibilità di fargli perdere palla.

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