Road to Euro 2020

[Fearless]

Spero gliene facciano 7, come i colori dell'arcobaleno, e che dopo ogni gol s'inventino qualche gesto simbolico.

Eh vabeh... Ci sono andato vicino insomma.

[negher]

E con estremo piacere personale la Turchia e il suo presidente salutano l'Europeo.
Ora sotto con Russia e Ungheria.

E due. Avanti la prossima.

Missione conclusa.

[T-Time]

La vincente di Inghilterra-Germania poi ha un’autostrada a 6 corsie verso la finale

[Bluto Blutarsky]

Spero gliene facciano 7, come i colori dell'arcobaleno, e che dopo ogni gol s'inventino qualche gesto simbolico.

Eh vabeh... Ci sono andato vicino insomma.

Poi mi spiegate che colpa hanno i giocatori dell'Ungheria se vivono in uno stato retto da un tiranno liberticida. Al limite dovremmo solidarizzare con loro, non sperare che vengano ulteriormente umiliati.

(Lo so che la tua era una battuta e non un editoriale sul Corriere, rispondo a te per rispondere in generale, ma i calciatori dell'Ungheria meriterebbero solo applausi per come hanno affrontato il girone)

[LeatherBoy]

Eh vabeh... Ci sono andato vicino insomma.

Poi mi spiegate che colpa hanno i giocatori dell'Ungheria se vivono in uno stato retto da un tiranno liberticida. Al limite dovremmo solidarizzare con loro, non sperare che vengano ulteriormente umiliati.

(Lo so che la tua era una battuta e non un editoriale sul Corriere, rispondo a te per rispondere in generale, ma i calciatori dell'Ungheria meriterebbero solo applausi per come hanno affrontato il girone)

I calciatori dell'Ungheria hanno anche la possibilità di sfruttare questa vetrina e la loro visibilità per far appunto presente dove vivono e da chi sono governati. La storia dello sport è piena di esempi del genere. Ci sta pure che non lo facciano, sia chiaro, perché ci rendiamo tutt  perfettamente conto delle ripercussioni che potrebbero avere, ma addirittura solidarizzare con loro? 

[negher]

Eh vabeh... Ci sono andato vicino insomma.

Poi mi spiegate che colpa hanno i giocatori dell'Ungheria se vivono in uno stato retto da un tiranno liberticida. Al limite dovremmo solidarizzare con loro, non sperare che vengano ulteriormente umiliati.

(Lo so che la tua era una battuta e non un editoriale sul Corriere, rispondo a te per rispondere in generale, ma i calciatori dell'Ungheria meriterebbero solo applausi per come hanno affrontato il girone)

Rispondo io visto che ho sollevato la questione.
Nulla contro il popolo ungherese perché quando hai a che fare con dittature non sai mai se la popolazione se l'è cercata oppure la sta subendo. (Hitler fu eletto, quindi se la cercarono all'inizio, poi degenerò e non fu più recuperabile per vie democratiche, per cui capisco che la trasposizione dittatore->popolazione è spesso fuorviante).
Però, come ho detto, odio le strumentalizzazioni che fanno queste dittature di ogni successo sportivo, ieri sul 2-1 magiaro immaginavo Orban fare l'elicottero con la ciola davanti alla Culona Inchiavabile e festeggiare incarcerando due gay.
Anche no, grazie.
Dispiace per quelle persone buone che non si meritano i loro capi ma meno vedo in giro certe squadre e nazionali e meglio sto.

Parere e sensazioni personali assolutamente non condivisibili, sia chiaro.

E a scanso di equivoci vale anche per la Nord Corea, non è un discorso destra/sinistra.

[Fearless]

Eh vabeh... Ci sono andato vicino insomma.

Poi mi spiegate che colpa hanno i giocatori dell'Ungheria se vivono in uno stato retto da un tiranno liberticida. Al limite dovremmo solidarizzare con loro, non sperare che vengano ulteriormente umiliati.

(Lo so che la tua era una battuta e non un editoriale sul Corriere, rispondo a te per rispondere in generale, ma i calciatori dell'Ungheria meriterebbero solo applausi per come hanno affrontato il girone)

Direi che se interpoli le risposte sotto trovi anche la mia. Fare finta che lo sport sia un oggetto sottovuoto non mi è mai piaciuto.

[Bluto Blutarsky]

I calciatori dell'Ungheria hanno anche la possibilità di sfruttare questa vetrina e la loro visibilità per far appunto presente dove vivono e da chi sono governati. La storia dello sport è piena di esempi del genere. Ci sta pure che non lo facciano, sia chiaro, perché ci rendiamo tutt  perfettamente conto delle ripercussioni che potrebbero avere, ma addirittura solidarizzare con loro? 

E perché non dovremmo? Vivono in uno Stato in cui vengono negati alcuni elementari diritti umani, e il fatto che il loro lavoro sia stato strumentalizzato dalla politica non rende più semplice la loro posizione, anzi.

Mutatis mutandis, ma nella storia del calcio abbiamo molti di esempi di squadre mandate a una competizione per glorificare la loro nazione, e che tornati a casa con le pive nel sacco hanno avuto la vita rovinata (oggi per fortuna, nell'Europa del 2021, a un tale livello non sembra che possiamo arrivare, ma i precedenti ci sono).

Il problema vero (così rispondo anche a @negher) è proprio la strumentalizzazione che la politica ha sempre fatto dello sport, e su questo penso che siamo d'accordo. Ma il mio sospetto (e qui so già che saremo molto meno d'accordo) è che quando ci auguriamo l'umiliazione sportiva della nazionale governata da un despota, dentro di noi facciamo un'operazione uguale e contraria a quella che fa quel despota quando se lo tira fuori davanti alla UE perché la sua squadra ha vinto una partita: pieghiamo lo sport a logiche politiche. In buona fede, magari solo come reazione contro quel despota, ma lo facciamo. E invece lo sport dovrebbe essere libero, e obbedire solo a leggi proprie.

[T-Time]

Io non so nulla delle posizioni politiche dei calciatori ungheresi, magari sono tutti sovversivi in incognito
Conosco invece quelle dei turchi (Chalanoglu, Demiral, ecc...) ed è impossibile simpatizzare per loro.
Così come è impossibile simpatizzare per i giocatori brasiliani (quasi tutti in pensione in realtà) che sostengono Bolsonaro.

Poi mi si dirà che sono obbligati dalle circostanze ad allinearsi, per salvaguardare la loro famiglia e i loro cari. Mi si dirà che non è giusto chiedere loro eroismi, perchè non è il loro ruolo nè il loro lavoro. Il che è certamente indiscutibile e sacrosanto.
Ma infatti non auguro loro la sedia elettrica, solo che perdano una partita, come posso augurarlo all'Inter o ai Lakers

Mentre invece se devo simpatizzare "politicamente" per qualcuno e indicarlo come modello, il nome è uno e sempre quello: Enes Kanter
Si parla sempre troppo poco di questo ragazzo, imo dovrebbe essere celebrato come il Mohammed Alì dei giorni nostri. Non mi sembra di esagerare, anzi.

[The Patient]

E invece lo sport dovrebbe essere libero, e obbedire solo a leggi proprie.

Infatti, potremmo noi spettatori sbattercene il cazzo di che politica (diciamo così) ci sia in ogni Paese in questo Europeo.

[jay jay okocha]

Sull'Ungheria: non stiamo parlando di una dittatura, i calciatori non rischiano certo di venire incarcerati o di vedere colpiti i propri familiari se “dissentono” dalla posizione del governo. L’Ungheria di Orban è sicuramente un paese (molto) meno democratico rispetto a una decina di anni fa, ma i paragoni con la Corea del Nord sono decisamente impropri. Quel che c’è di concreto è la tendenza sempre meno liberale delle istituzioni, con un problema altrettanto evidente di erosione dello stato di diritto e delle garanzie di indipendenza del settore giudiziario. Il problema è che l’Ungheria di Orban è al contempo trattata alla pari di tutte le altre democrazie europee (ognuna con i suoi problemi, sia chiaro, ma non gravi quanto quelli di Budapest) e che l’Uefa non si sogna di sporcare il giochino con un qualsiasi elemento di disturbo (vedi caso dello stadio di Monaco). Penso che le contestazioni in campo e fuori siano uno strumento corretto e uno dei pochi disponibili per i singoli attori. Oltretutto l’esecutivo magiaro è solito rispondere con generosità a questi gesti, tramite l’uso di retorica improbabile e stantia su tutti i media disponibili. Il problema è chiaramente a livelli superiori (principio di unanimità nell’Ue), ma per ora la situazione resta tale per cui un calciatore ungherese può esprimere dissenso sulla linea del governo e non temere per il proprio futuro.

[Leviathan]

Perisic positivo al covid.

[Bonaz]

Perisic positivo al covid.

Salta la Spagna 

[Mr. Sloan]

Le interviste a de Boer regalano sempre delle perle. Dopo la partita con i cechi:

"Frank, cos'è andato storto?"
"all'inizio faticavamo a trovare la posizione in campo, dopo i primi 5-7 minuti ci siamo sistemati ed eravamo in controllo, anche se abbiamo creato poche occasioni"
"zero tiri in porta in tutta la partita"
"sì, ok, ma...." [imbarazzo] "siamo andati tre volte sul fondo, per me sono occasioni importanti"

domanda successiva si lamenta che sono passati da 18 a 30 gradi 

[Tacitus Kilgore]

Spero che in futuro cambino i tabelloni delle eliminazioni dirette. Non ha senso che si affrontino due prime in un match e due seconde/terze in un altro