Jack ha scritto: 19/04/2021, 2:27Non so ancora i dettagli di questa superlega ma le pari opportunità esistono solo in teoria nel calcio, basta guardare chi ha vinto nei vari campionati e nelle coppe e dare un'occhiata ai budget o ai debiti dei vari club. I campionati continueranno ad esistere come adesso e quindi ci sarebbe da regolamentare appunto la possibilità di entrare se si ha vinto un campionato o più realisticamente se si è arrivati terzi, quarti come adesso.saintsaji ha scritto: 19/04/2021, 1:06 Da tempo cercavo una scusa per dire "basta" col calcio.
Forse me ne servono una su un piatto d'argento.
Auguro il peggio a chi continua a scavare la fossa al decoro - poco - rimasto nella società contemporanea.
In un anno in cui le arti sono state totalmente dimenticate a favore della "salute collettiva", trovo meraviglioso tirare lo sciacquone pure su quel poco di concetto di "pari opportunità" che resiste nel più popolare tra gli sport.
Rimane solo il passare a mangiare insetti a tempo pieno e poi potremo finalmente dire che l'essere umano non ha più una sola cazzo di ragione per ritenersi più degno di una cagata abbandonata ai margini di un marciapiede.
Se invece fosse una lega chiusa sarebbe un peccato, non cambierebbe tanto alla fine ma sarebbe una rivoluzione per il calcio ma quello di cui non si tiene conto è che questo sistema, quello attuale, non funziona. Non si può pensare di andare avanti con quei debiti e sperare che sceicchi ed oligarchi arrivino uno dietro l'altro a mettere soldi e l'idea di sicuro è stato dare un'occhiata oltre oceano. Se questo dovesse voler dire tanti soldi in più (dalle prime stime che ho sentito prima 5/7 x per i club) potrebbe essere anche una salvezza dal punto di vista economico. Ripeto sono d'accordo sul lato sportivo ma sono anni che le cose vanno male, sono peggiorate negli ultimi mesi e se c'è stata un'accelerata nella crezione è dipesa senz'altro dalla crisi, dai soldi persi e dalle prospettive future.
Ma parlare di pari opportunità fa ridere dai.. non serve manci parlarne.