I tifosi esistono perché le prestazioni sportive sono di un livello eccelso.flash ha scritto: 16/02/2021, 15:16 la vediamo agli antipodi.
per me sono in primis i tifosi che permettono a qualunque sistema di esistere. non solo per quanto riguarda il basket NBA ma lo sport in generale. e sono i tifosi in primis che permettono (in modo diretto e indiretto) che esistano certi contratti. non i giocatori.
in ogni caso, anche ammesso che fossero i giocatori a permettere al sistema di esistere e maturare certi contratti, che si autogesticano allora. sfanculino la NBA o qualunque altra organizzazione che secondo loro "non li difende" o "non li rispetta" abbastanza, formino un'altra entità e facciano quello che vogliono.
cosi è troppo facile. quando le dinamiche ti fanno comodo taci, appena una dinamica non ti piace ti lagni o parli a vanvera....
anche basta.
PS: che vuol dire "il discorso di green non è errato" pero subito dopo "stona" ? se stona vuol dire che tanto corretto non è, appunto come diceva brian mette insieme mele e pere.
quanto alla mental illness dei giocatori non rispondo neanche perché so già che anche su questo la pensiamo agli antipodi.
E' la ragione per cui la NBA ha più seguito e più soldi del campionato di basket inglese.
Dire che siano i tifosi a far sì che un sistema così funzionante esista è un modo molto romantico ma, secondo me, del tutto errato di vedere le cose. La NBA è un'azienda, come tale chi lavora per essa è il vero motore e la qualità del lavoro degli stessi che permette di avere una clientela così tanto ampia.
Guarda che se i giocatori si autogestissero, a perderci sarebbe solo la NBA.
Premettendo che poi è un discorso no sense questo, ma era per mettere i punti sulle i.

Il discorso fanno da Green per me è giusto, ma posso capire se risulti stonato rispetto ai casi recenti di Davis ed Harden.
Però le due cose non si escludono affatto, assolutamente.