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Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...
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frog
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 27/10/2020, 14:40

mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 11:52
frog ha scritto: 27/10/2020, 11:49
Ecco un pratico esempio della mancanza di rispetto reciproco, credere in ciò che si vede e denigrare quello che non si sente, forse per paure interiori, inconfessabili.

Oh, vedi! Tu questo puoi dirlo senza che io mi metta a piangere o punti il dito contro di te perchè mi sento offeso! Ci siamo finalmente arrivati cazzo :thumbup:
 

Ovviamente volevo quotare la tua risposta al mio post, non quella, ma questa:
mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 11:37

La risposta facile sarebbe "perchè mia madre è reale ed esiste" :laughing:

Dove avrei pianto lo sai solo tu, la tua mancanza di rispetto, mi pare sia un marchio di fabbrica in ogni post e pure un vanto spesso.

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da Fearless » 27/10/2020, 14:41

frog ha scritto: 27/10/2020, 11:47
Bluto Blutarsky ha scritto: 27/10/2020, 11:14  
...

Quindi vivere la propria fede ora e non vergognarsene è già un passo piuttosto complicato, meriterebbe quanto meno rispetto, da parte tua lo sento, da altri molto meno e con scuse piuttosto squallide.

Qui si scatenerà un putiferio. Ma magari anche un po' di riflessione: vivere le propria fede ora e non vergognarsene merita lo stesso rispetto di "vivere la propria fede ora per il/la Milan/Inter/Juventus e non vergognarsene". 

Sono entrambe cose che ci siamo inventati per dare senso alla vita, il calcio e la fede, una volta che l'evoluzione ci ha reso talmente al di sopra della catena alimentare e talmente longevi da avere troppo tempo libero per pensare alla nostra stessa esistenza. Al nostro cervello piace molto che all'interno di questi schemi semplificati le regole della vita diventino più chiare (e siano limitate in numero) e gli obbiettivi meno ambigui. E nello sport "guardato" come nella religione organizzata poi la soddisfazione per gli obiettivi raggiunti è addirittura vicaria: lodo Cristo perché si è presumibilmente immolato per i miei peccati, lodo CR7/LBJ/Federer perché ha garantito il prestigio per la mia comunità (leggi "squadra").

In ultima analisi quello che voglio dire è che vi dovete prendere meno sul serio voi credenti. Siete i primi che non si aprono ad un dialogo costruttivo: e non sto neanche parlando di critiche alla chiesa come istituzione. Lì sono prontissimo a venire incontro a chiunque mi dica "la mia fede è mia e la chiesa non mi rappresenta". Sto proprio parlando di cose più profonde, tipo la questione seguente: supponiamo di credere che abbiamo un'anima. A che punto abbiamo iniziato ad averla nella storia della vita sulla Terra? Gli australopitechi ce l'avevano? Mi sembra un po' conveniente dire: per quattro miliardi di anni di pianeta (e 14 di universo), nessun'anima in vista, poi compare il sapiens sapiens e "boom" pieno di anime solo nell'ultimo milione di anni. Allora forse ce l'hanno anche gli animali invece? Ma allora con che disegno sono sprovvisti dei mezzi intellettuali per salvarla ed accedere al regno dei cieli, visto che si nasce peccatori e ci si salva solo con la preghiera o le buone azioni (a seconda della confessione ed interpretazione del messaggio di Cristo, mi pare di capire)? Oppure forse le anime sono partite dall'anno trentatré con la crocifissione? La sola idea che la manifestazione terrena del creatore abbia aspettato migliaia di anni di civiltà egizia/greca/azteca, piene si di grandi filosofi e pensatori ma anche di schiavitù, guerre e sacrifici umani, prima di palesarsi per indicare la via, e che lo abbia fatto in un unico luogo in medio-oriente, è di un provincialismo intellettuale tale che è difficile esimersi dal metterla in ridicolo. E invece guai a farsi scappare un porco, che è tutto sacro. Qualche credente mi dà la sua spiegazione alla faccenda?

A margine: non è che forse questa vergogna insita nel dichiarare apertamente la propria fede che citi è semplicemente una forma di intelligenza/autocritica? Un sintomo che siamo finalmente arrivati al punto evolutivo / tecnologico in cui è troppo palese che di questa cosa non c'è più bisogno? Che non è più rilevante per il futuro della nostra specie?

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da Bluto Blutarsky » 27/10/2020, 15:23

Fearless ha scritto: 27/10/2020, 14:41 In ultima analisi quello che voglio dire è che vi dovete prendere meno sul serio voi credenti.

Credo che questo invito debba valere trasversalmente.

Prendersi meno sul serio è sintomo di intelligenza, vuol dire ammettere la possibilità di essere nel torto. Per questo l'autoironia è un antidoto contro i fondamentalismi.

È un difetto trasversale. Ce l'hanno molti credenti, ce l'hanno alcuni hooligan dell'ateismo come quelli dell'Uaar, ce l'hanno tanti grillini, e via e via. Forse le religioni per loro natura, basandosi su verità rivelate ma indimostrabili, sono particolarmente poco propense all'autoironia (i tristi esempi li conosciamo tutti).
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da mr.kerouac » 27/10/2020, 15:43

frog ha scritto: 27/10/2020, 14:40
mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 11:52
Oh, vedi! Tu questo puoi dirlo senza che io mi metta a piangere o punti il dito contro di te perchè mi sento offeso! Ci siamo finalmente arrivati cazzo :thumbup:


Ovviamente volevo quotare la tua risposta al mio post, non quella, ma questa:
mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 11:37

La risposta facile sarebbe "perchè mia madre è reale ed esiste" :laughing:

Dove avrei pianto lo sai solo tu, la tua mancanza di rispetto, mi pare sia un marchio di fabbrica in ogni post e pure un vanto spesso.
Ma ancora con sta storia di mancanza di rispetto? :shocking:
Ti ho mai detto che sei un coglione o robe simili? Ma basta dai che tanto Gesù Cristo sa difendersi abbastanza da solo senza il tuo aiuto
 
Ci sono squadre che a certe temperature si squagliano, altre che lievitano. Classe, storia: Milan.
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 27/10/2020, 16:08

mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 15:43
frog ha scritto: 27/10/2020, 14:40

Ovviamente volevo quotare la tua risposta al mio post, non quella, ma questa:


Dove avrei pianto lo sai solo tu, la tua mancanza di rispetto, mi pare sia un marchio di fabbrica in ogni post e pure un vanto spesso.
Ma ancora con sta storia di mancanza di rispetto? :shocking:
Ti ho mai detto che sei un coglione o robe simili? Ma basta dai che tanto Gesù Cristo sa difendersi abbastanza da solo senza il tuo aiuto
 

Ma la tua mancanza di rispetto è disseminata in tutto il forum, verso le donne, verso gli juventini, verso chi tifa Lakers e potrei continuare all'infinito, non è una cosa soggettiva, è lì da vedere e Gesù Cristo non c'entra nulla, è solo uno dei tuoi tanti bersagli, di certo non ha problemi lui a continuare tranquillamente la sua vita eterna, caso mai tu offendi chi ci crede con le tue frasi blasfeme ed irridenti verso qualsiasi fede non sia rossonera.
Quindi caso mai sarei io che dovrei difendermi, ma di quello che pensi o che dici tu non me ne frega una beneamata cippa, ti portavo solo ad esempio, eri qui comodo da prendere e ne ho approfittato, chiedo venia te ne sia risentito, pensavo godessi nel far la parte del cattivo.

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 27/10/2020, 16:23

Fearless ha scritto: 27/10/2020, 14:41
frog ha scritto: 27/10/2020, 11:47
...

Quindi vivere la propria fede ora e non vergognarsene è già un passo piuttosto complicato, meriterebbe quanto meno rispetto, da parte tua lo sento, da altri molto meno e con scuse piuttosto squallide.

Qui si scatenerà un putiferio. Ma magari anche un po' di riflessione: vivere le propria fede ora e non vergognarsene merita lo stesso rispetto di "vivere la propria fede ora per il/la Milan/Inter/Juventus e non vergognarsene". 

Sono entrambe cose che ci siamo inventati per dare senso alla vita, il calcio e la fede, una volta che l'evoluzione ci ha reso talmente al di sopra della catena alimentare e talmente longevi da avere troppo tempo libero per pensare alla nostra stessa esistenza. Al nostro cervello piace molto che all'interno di questi schemi semplificati le regole della vita diventino più chiare (e siano limitate in numero) e gli obbiettivi meno ambigui. E nello sport "guardato" come nella religione organizzata poi la soddisfazione per gli obiettivi raggiunti è addirittura vicaria: lodo Cristo perché si è presumibilmente immolato per i miei peccati, lodo CR7/LBJ/Federer perché ha garantito il prestigio per la mia comunità (leggi "squadra").

In ultima analisi quello che voglio dire è che vi dovete prendere meno sul serio voi credenti. Siete i primi che non si aprono ad un dialogo costruttivo: e non sto neanche parlando di critiche alla chiesa come istituzione. Lì sono prontissimo a venire incontro a chiunque mi dica "la mia fede è mia e la chiesa non mi rappresenta". Sto proprio parlando di cose più profonde, tipo la questione seguente: supponiamo di credere che abbiamo un'anima. A che punto abbiamo iniziato ad averla nella storia della vita sulla Terra? Gli australopitechi ce l'avevano? Mi sembra un po' conveniente dire: per quattro miliardi di anni di pianeta (e 14 di universo), nessun'anima in vista, poi compare il sapiens sapiens e "boom" pieno di anime solo nell'ultimo milione di anni. Allora forse ce l'hanno anche gli animali invece? Ma allora con che disegno sono sprovvisti dei mezzi intellettuali per salvarla ed accedere al regno dei cieli, visto che si nasce peccatori e ci si salva solo con la preghiera o le buone azioni (a seconda della confessione ed interpretazione del messaggio di Cristo, mi pare di capire)? Oppure forse le anime sono partite dall'anno trentatré con la crocifissione? La sola idea che la manifestazione terrena del creatore abbia aspettato migliaia di anni di civiltà egizia/greca/azteca, piene si di grandi filosofi e pensatori ma anche di schiavitù, guerre e sacrifici umani, prima di palesarsi per indicare la via, e che lo abbia fatto in un unico luogo in medio-oriente, è di un provincialismo intellettuale tale che è difficile esimersi dal metterla in ridicolo. E invece guai a farsi scappare un porco, che è tutto sacro. Qualche credente mi dà la sua spiegazione alla faccenda?

A margine: non è che forse questa vergogna insita nel dichiarare apertamente la propria fede che citi è semplicemente una forma di intelligenza/autocritica? Un sintomo che siamo finalmente arrivati al punto evolutivo / tecnologico in cui è troppo palese che di questa cosa non c'è più bisogno? Che non è più rilevante per il futuro della nostra specie?



Beh, dire che il calcio e la fede arrivano di pari passo per noia mi sembra piuttosto tirata per i capelli come affermazione, direi che milioni di persone morte nel corso della propria esistenza senza rinnegare la propria fede, stanno lì a dimostrare che magari c'è qualcosina di più, altrimenti penso che in Cina per dirne una, ma un po' in tutto l'ex impero sovietico, avrebbero trovato qualcos'altro da fare, magari di meno rischioso.
Poi è se uno che confessa di essere credente e praticante in pubblico, trova ormai ovunque chi gli rinfaccia duemila anni di orrori perpetrati in giro per il mondo, credo che affermare ci voglia coraggio nel renderlo pubblico, sia un affermazione piuttosto ovvia.
Sul discorso anima per animali o meno, già mi cadi nel fatto che si nasce peccatori e ci si redime con la preghiera, diciamo che sei rimasto un po' indietro, quantomeno per quanto riguarda l'interpretazione ufficiale della chiesa cattolica, per il resto glisso, non sono un teologo e per quanto dell'argomento so che se ne occuparono sicuramente Platone ed Aristotele, non vorrei dire castronerie.

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da mr.kerouac » 27/10/2020, 16:48

frog ha scritto: 27/10/2020, 16:08
mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 15:43
Ma ancora con sta storia di mancanza di rispetto? :shocking:
Ti ho mai detto che sei un coglione o robe simili? Ma basta dai che tanto Gesù Cristo sa difendersi abbastanza da solo senza il tuo aiuto


ma di quello che pensi o che dici tu non me ne frega una beneamata cippa,
Bene, siamo d'accordo :thumbup:
 
Ci sono squadre che a certe temperature si squagliano, altre che lievitano. Classe, storia: Milan.
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 27/10/2020, 16:50

mr.kerouac ha scritto: 27/10/2020, 16:48
frog ha scritto: 27/10/2020, 16:08

ma di quello che pensi o che dici tu non me ne frega una beneamata cippa,
Bene, siamo d'accordo :thumbup:
 

Meno male, cominciavo a preoccuparmi. :biggrin:

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da The Patient » 27/10/2020, 17:46

Bluto Blutarsky ha scritto: 27/10/2020, 15:23 Prendersi meno sul serio è sintomo di intelligenza, vuol dire ammettere la possibilità di essere nel torto. Per questo l'autoironia è un antidoto contro i fondamentalismi.

È un difetto trasversale. Ce l'hanno molti credenti, ce l'hanno alcuni hooligan dell'ateismo come quelli dell'Uaar, ce l'hanno tanti grillini, e via e via. Forse le religioni per loro natura, basandosi su verità rivelate ma indimostrabili, sono particolarmente poco propense all'autoironia (i tristi esempi li conosciamo tutti).
Per me possiamo chiudere qui.
A me puoi dare del coglione perché sono italiano, ma tifoso del Sevilla e quindi la mia reazione sarà tipo questa

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da Fearless » 27/10/2020, 17:59

frog ha scritto: 27/10/2020, 16:23
Fearless ha scritto: 27/10/2020, 14:41  
Beh, dire che il calcio e la fede arrivano di pari passo per noia mi sembra piuttosto tirata per i capelli come affermazione, direi che milioni di persone morte nel corso della propria esistenza senza rinnegare la propria fede, stanno lì a dimostrare che magari c'è qualcosina di più, altrimenti penso che in Cina per dirne una, ma un po' in tutto l'ex impero sovietico, avrebbero trovato qualcos'altro da fare, magari di meno rischioso.
Non ho detto che arrivano di pari passo. La fede ovviamente è arrivata molto prima ed ha subito molte più trasformazioni. Ha molta più autorità politica e fazioni molto più grosse, ed è questo che ha portato a conseguenze più belligeranti. Detto questo, gente che muore per il calcio ce n'è eccome. Molta retorica e la ritualità sono molto simili (stadi come il camp nou e Wembley vengono chiamati templi per esempio, l'appuntamento fisso settimanale scandisce il passare del tempo del tifoso come quello del fedele).
Poi è se uno che confessa di essere credente e praticante in pubblico, trova ormai ovunque chi gli rinfaccia duemila anni di orrori perpetrati in giro per il mondo, credo che affermare ci voglia coraggio nel renderlo pubblico, sia un affermazione piuttosto ovvia.
Fanno male o bene queste persone a ricordarti che queste cose sono successe? Non bisogna dimenticare gli errori di ieri, altrimenti li ricommetteremo domani. 
Sul discorso anima per animali o meno, già mi cadi nel fatto che si nasce peccatori e ci si redime con la preghiera, diciamo che sei rimasto un po' indietro, quantomeno per quanto riguarda l'interpretazione ufficiale della chiesa cattolica, per il resto glisso, non sono un teologo e per quanto dell'argomento so che se ne occuparono sicuramente Platone ed Aristotele, non vorrei dire castronerie. 


Questo è un classico: c'è della forte ironia nel fatto che pochi post sopra ho proprio parlato dell'arte di glissare dei credenti quando si entra nel merito e tu mi usi addirittura lo stesso verbo poco dopo.

Mi dici sottilmente di non tediarti con le cose tecniche e di andarmi a leggere cose che francamente ho già letto, e come se non bastasse mi mortifichi un po' perché volevo un confronto serio e fecondo ed invece mi stai sicuramente supercazzolando. Vai a citare Aristotele che avrà detto un sacco di cose interessanti sull'etica e l'anima (prima di Cristo, prima che l'evoluzione fosse accettata come un dato di fatto), ma che d'altro canto sosteneva che i topi ed i vermi nascono spontaneamente dal fango. Capirai che ho imparato tempo fa a prendere con le pinze le sue opinioni. Questo è l'altro problema della religiosità, avere il fetish dell'autorità precostituita.

La solita argomentazione "ex cathedra" non sussiste alla luce di quello che oggi invece sappiamo in più, grazie invece a persone coraggiose che dalla metafisica si sono cautamente allontanate ed hanno avuto il coraggio di mettere in dubbio quello che era scritto sui libri (plurale, anche parlando di religione non c'è solo la bibbia).

 
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da lelomb » 27/10/2020, 18:47

Fearless ha scritto: 27/10/2020, 14:41
frog ha scritto: 27/10/2020, 11:47
...

Quindi vivere la propria fede ora e non vergognarsene è già un passo piuttosto complicato, meriterebbe quanto meno rispetto, da parte tua lo sento, da altri molto meno e con scuse piuttosto squallide.

Qui si scatenerà un putiferio. Ma magari anche un po' di riflessione: vivere le propria fede ora e non vergognarsene merita lo stesso rispetto di "vivere la propria fede ora per il/la Milan/Inter/Juventus e non vergognarsene". 

Sono entrambe cose che ci siamo inventati per dare senso alla vita, il calcio e la fede, una volta che l'evoluzione ci ha reso talmente al di sopra della catena alimentare e talmente longevi da avere troppo tempo libero per pensare alla nostra stessa esistenza. Al nostro cervello piace molto che all'interno di questi schemi semplificati le regole della vita diventino più chiare (e siano limitate in numero) e gli obbiettivi meno ambigui. E nello sport "guardato" come nella religione organizzata poi la soddisfazione per gli obiettivi raggiunti è addirittura vicaria: lodo Cristo perché si è presumibilmente immolato per i miei peccati, lodo CR7/LBJ/Federer perché ha garantito il prestigio per la mia comunità (leggi "squadra").

In ultima analisi quello che voglio dire è che vi dovete prendere meno sul serio voi credenti. Siete i primi che non si aprono ad un dialogo costruttivo: e non sto neanche parlando di critiche alla chiesa come istituzione. Lì sono prontissimo a venire incontro a chiunque mi dica "la mia fede è mia e la chiesa non mi rappresenta". Sto proprio parlando di cose più profonde, tipo la questione seguente: supponiamo di credere che abbiamo un'anima. A che punto abbiamo iniziato ad averla nella storia della vita sulla Terra? Gli australopitechi ce l'avevano? Mi sembra un po' conveniente dire: per quattro miliardi di anni di pianeta (e 14 di universo), nessun'anima in vista, poi compare il sapiens sapiens e "boom" pieno di anime solo nell'ultimo milione di anni. Allora forse ce l'hanno anche gli animali invece? Ma allora con che disegno sono sprovvisti dei mezzi intellettuali per salvarla ed accedere al regno dei cieli, visto che si nasce peccatori e ci si salva solo con la preghiera o le buone azioni (a seconda della confessione ed interpretazione del messaggio di Cristo, mi pare di capire)? Oppure forse le anime sono partite dall'anno trentatré con la crocifissione? La sola idea che la manifestazione terrena del creatore abbia aspettato migliaia di anni di civiltà egizia/greca/azteca, piene si di grandi filosofi e pensatori ma anche di schiavitù, guerre e sacrifici umani, prima di palesarsi per indicare la via, e che lo abbia fatto in un unico luogo in medio-oriente, è di un provincialismo intellettuale tale che è difficile esimersi dal metterla in ridicolo. E invece guai a farsi scappare un porco, che è tutto sacro. Qualche credente mi dà la sua spiegazione alla faccenda?

A margine: non è che forse questa vergogna insita nel dichiarare apertamente la propria fede che citi è semplicemente una forma di intelligenza/autocritica? Un sintomo che siamo finalmente arrivati al punto evolutivo / tecnologico in cui è troppo palese che di questa cosa non c'è più bisogno? Che non è più rilevante per il futuro della nostra specie?



Discorso un po' poco trasverale però, la fede non è solo quella cristiana come quella cristiana non è l'unica religione di conseguenza deboluccio su diversi passaggi.. per dire gli induisti e non solo pensano l'anima sia propria di tutti i viventi.

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 27/10/2020, 19:28

Fearless ha scritto: 27/10/2020, 17:59
frog ha scritto: 27/10/2020, 16:23
Beh, dire che il calcio e la fede arrivano di pari passo per noia mi sembra piuttosto tirata per i capelli come affermazione, direi che milioni di persone morte nel corso della propria esistenza senza rinnegare la propria fede, stanno lì a dimostrare che magari c'è qualcosina di più, altrimenti penso che in Cina per dirne una, ma un po' in tutto l'ex impero sovietico, avrebbero trovato qualcos'altro da fare, magari di meno rischioso.
Non ho detto che arrivano di pari passo. La fede ovviamente è arrivata molto prima ed ha subito molte più trasformazioni. Ha molta più autorità politica e fazioni molto più grosse, ed è questo che ha portato a conseguenze più belligeranti. Detto questo, gente che muore per il calcio ce n'è eccome. Molta retorica e la ritualità sono molto simili (stadi come il camp nou e Wembley vengono chiamati templi per esempio, l'appuntamento fisso settimanale scandisce il passare del tempo del tifoso come quello del fedele).
Poi è se uno che confessa di essere credente e praticante in pubblico, trova ormai ovunque chi gli rinfaccia duemila anni di orrori perpetrati in giro per il mondo, credo che affermare ci voglia coraggio nel renderlo pubblico, sia un affermazione piuttosto ovvia.
Fanno male o bene queste persone a ricordarti che queste cose sono successe? Non bisogna dimenticare gli errori di ieri, altrimenti li ricommetteremo domani. 
Sul discorso anima per animali o meno, già mi cadi nel fatto che si nasce peccatori e ci si redime con la preghiera, diciamo che sei rimasto un po' indietro, quantomeno per quanto riguarda l'interpretazione ufficiale della chiesa cattolica, per il resto glisso, non sono un teologo e per quanto dell'argomento so che se ne occuparono sicuramente Platone ed Aristotele, non vorrei dire castronerie. 


Questo è un classico: c'è della forte ironia nel fatto che pochi post sopra ho proprio parlato dell'arte di glissare dei credenti quando si entra nel merito e tu mi usi addirittura lo stesso verbo poco dopo.

Mi dici sottilmente di non tediarti con le cose tecniche e di andarmi a leggere cose che francamente ho già letto, e come se non bastasse mi mortifichi un po' perché volevo un confronto serio e fecondo ed invece mi stai sicuramente supercazzolando. Vai a citare Aristotele che avrà detto un sacco di cose interessanti sull'etica e l'anima (prima di Cristo, prima che l'evoluzione fosse accettata come un dato di fatto), ma che d'altro canto sosteneva che i topi ed i vermi nascono spontaneamente dal fango. Capirai che ho imparato tempo fa a prendere con le pinze le sue opinioni. Questo è l'altro problema della religiosità, avere il fetish dell'autorità precostituita.

La solita argomentazione "ex cathedra" non sussiste alla luce di quello che oggi invece sappiamo in più, grazie invece a persone coraggiose che dalla metafisica si sono cautamente allontanate ed hanno avuto il coraggio di mettere in dubbio quello che era scritto sui libri (plurale, anche parlando di religione non c'è solo la bibbia).

 

Ma uno più che dirti "non vorrei dire castronerie" perché non si sente abbastanza preparato sull'argomento, cosa dovrebbe dirti ? Inventare qualche teoria astrusa ?
Tu continua pure la tua ricerca, ti rendo merito, io se permetti, mi limito a cercare in me le risposte di cui ho bisogno.

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da Fearless » 28/10/2020, 0:36

lelomb ha scritto: 27/10/2020, 18:47
Fearless ha scritto: 27/10/2020, 14:41  
Discorso un po' poco trasverale però, la fede non è solo quella cristiana come quella cristiana non è l'unica religione di conseguenza deboluccio su diversi passaggi.. per dire gli induisti e non solo pensano l'anima sia propria di tutti i viventi.
Se non fosse che ero deliberatamente concentrato sulle religioni abramitiche, e appunto sul Cristianesimo che dominava la conversazione nelle ultime pagine. Sono ben conscio che ci sono religioni in oriente che offrono spunti filosofici molto più interessanti di quello che abbiamo qui in occidente, e che risolvono alcuni problemi evidenti nella cosmologia cristiana. La metempsicosi è interessante e la si può anche analizzare scientificamente, ma ovviamente non è una vera teoria della vita dopo la morte. Nessuno ha memoria dei miliardi di anni precedenti la propria nascita, che fosse uno struzzo, un ornitorinco o Adolf Hitler, e per induzione non ne avrà nella prossima vita. Ma allora reincarnazione è solo una parola di comodo, un'ipotesi non testabile.

P.S. Ovviamente la parte più pratica di queste religioni invece pare non avere nulla da invidiare in marciume alle nostre con gazillioni di rupie spesi per continuare a tirare su templi colossali mentre la gente muore di fame negli slums. 
 
frog ha scritto: 27/10/2020, 19:28 Ma uno più che dirti "non vorrei dire castronerie" perché non si sente abbastanza preparato sull'argomento, cosa dovrebbe dirti ? Inventare qualche teoria astrusa ?
Tu continua pure la tua ricerca, ti rendo merito, io se permetti, mi limito a cercare in me le risposte di cui ho bisogno.
Certo che può dirmelo. Ma allora che ci stiamo a fare qui? Sul thread dico. Non sulla Terra ; )

Sul boldato. Preferirei di gran lunga che ognuno si inventasse la sua teoria astrusa piuttosto che vedere tutti credere a quella che gli hanno raccontato da piccoli senza battere ciglio. Come al solito durano poco questi dibattiti. Pretendete che si rispettino credenze da pastori della Mesopotamia e poi non fate mai i compiti per casa.
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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da GecGreek » 28/10/2020, 6:06

Gli hussiti avevano ragione

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Re: Da Ganesh a Dioniso: la grande casa di Dio e delle religioni

Messaggio da frog » 28/10/2020, 8:53

Fearless ha scritto: 28/10/2020, 0:36
lelomb ha scritto: 27/10/2020, 18:47
Discorso un po' poco trasverale però, la fede non è solo quella cristiana come quella cristiana non è l'unica religione di conseguenza deboluccio su diversi passaggi.. per dire gli induisti e non solo pensano l'anima sia propria di tutti i viventi.
Se non fosse che ero deliberatamente concentrato sulle religioni abramitiche, e appunto sul Cristianesimo che dominava la conversazione nelle ultime pagine. Sono ben conscio che ci sono religioni in oriente che offrono spunti filosofici molto più interessanti di quello che abbiamo qui in occidente, e che risolvono alcuni problemi evidenti nella cosmologia cristiana. La metempsicosi è interessante e la si può anche analizzare scientificamente, ma ovviamente non è una vera teoria della vita dopo la morte. Nessuno ha memoria dei miliardi di anni precedenti la propria nascita, che fosse uno struzzo, un ornitorinco o Adolf Hitler, e per induzione non ne avrà nella prossima vita. Ma allora reincarnazione è solo una parola di comodo, un'ipotesi non testabile.

P.S. Ovviamente la parte più pratica di queste religioni invece pare non avere nulla da invidiare in marciume alle nostre con gazillioni di rupie spesi per continuare a tirare su templi colossali mentre la gente muore di fame negli slums. 
 
frog ha scritto: 27/10/2020, 19:28 Ma uno più che dirti "non vorrei dire castronerie" perché non si sente abbastanza preparato sull'argomento, cosa dovrebbe dirti ? Inventare qualche teoria astrusa ?
Tu continua pure la tua ricerca, ti rendo merito, io se permetti, mi limito a cercare in me le risposte di cui ho bisogno.
Certo che può dirmelo. Ma allora che ci stiamo a fare qui? Sul thread dico. Non sulla Terra ; )

Sul boldato. Preferirei di gran lunga che ognuno si inventasse la sua teoria astrusa piuttosto che vedere tutti credere a quella che gli hanno raccontato da piccoli senza battere ciglio. Come al solito durano poco questi dibattiti. Pretendete che si rispettino credenze da pastori della Mesopotamia e poi non fate mai i compiti per casa.

Bravo, bene, bis, ora che hai dimostrato di saperne a pacchi, dimostrami che non esiste la vita oltre la morte.

Lo puoi dimostrare?

Visto che la risposta è no, io ho tutto il diritto di credere a ciò che voglio e pretendo rispetto come persona.
Tu puoi dire fino a quando vuoi che tutti i Vangeli sono pieni di fantasie e storielle senza fondamento, è un tuo diritto, ma rispettando la mia fede, esattamente come chi crede che là Fiorentina vincerà lo scudetto, non c'entra la razionalità e fino a quando non prevarico i diritti di qualcun altro, posso credere in ciò che voglio.

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