Niente panico, è solo una banale influenza cit. - Il topic del COVID-19

[Birdman]

Lo so anche io che il contagio per Aerosol esiste. 

Però su quanto sia probabile/frequente e in che condizioni il consenso è molto meno sicuro di come lo presenta l'articolo (che tra l'altro molto correttamente ammette tutti i limiti delle conoscenze attuali, dei dati su cui sono basati i modelli, eccetera). 

Le ho lette le fonti - anche gli articoli citati dall'articolo che el Pais cita come la fonte primaria. Mi sembra ancora che - anche ammettendo, come faccio candidamente, eh, che il rischio esista, non mi sembra che sia abbastanza provato quanto elevato il rischio sia. 

Non voglio sostenere che il rischio sia zero, neanche vagamente (potevo scrivere meglio il post precedente). Mi sta bene che qualcuno pensi che anche prendere un rischio piccolo sia sbagliato in assoluto in questa situazione - tutto considerato non sono d'accordo, ma è una posizione legittima. Non sono convinto - e lo stato della ricerca non mi ha convinto - che il rischio nella mia attività sia né alto, né moderato. 

Onestamente mi sembra sensata come posizione.
Ovviamente andare in palestra aumenta il rischio rispetto al non andarci, ma farlo nelle condizioni descritte da Spree mi sembra che ci siano parecchi fattori attenuanti.

Bè anche i tuoi figli - una neonata - avrebbero bisogno di un padre che metta il loro benessere al di sopra della nuotata domenicale ma come dicevano gli Stones you can't always get what you want.

Questa poi mi sembra proprio gratuita.

[Luca10]

Beh ma è ovvio che è una scelta di "quanto rischiare". Chi è terrorizzato può stare tranquillamente dentro casa (pensando di essere) al sicuro, chi accetta un grado di rischio superiore dovrebbe poter - altrettanto tranquillamente - fare quello che ritiene più opportuno.

Tu stato mi metti dei protocolli ed io dentro quelli faccio quello che preferisco.

Ma ovviamente qui ormai è passato il concetto di casa e lavoro, gli svaghi sono banditi. Inutili. Chissà per chi. Anche perchè quello che è superfluo per me può non esserlo per altri e viceversa. Senza nemmeno parlare di chi, negli "svaghi" ci lavora.

[FedeBoddah]

Beh ma è ovvio che è una scelta di "quanto rischiare". Chi è terrorizzato può stare tranquillamente dentro casa (pensando di essere) al sicuro, chi accetta un grado di rischio superiore dovrebbe poter - altrettanto tranquillamente - fare quello che ritiene più opportuno.

Tu stato mi metti dei protocolli ed io dentro quelli faccio quello che preferisco.

Ma ovviamente qui ormai è passato il concetto di casa e lavoro, gli svaghi sono banditi. Inutili. Chissà per chi. Anche perchè quello che è superfluo per me può non esserlo per altri e viceversa. Senza nemmeno parlare di chi, negli "svaghi" ci lavora.

Perdonami ma il problema è tutto lì.
Ci si è ridotti ad un:
1) rispetti le regole=hai paura/pecora/schiavo dei media
2) non rispetti le regole=mente illuminata/libero/etc

Non è questione di sensazioni, ci sono delle regole, vanno rispettate (in particolar modo per rispetto dei settori che verranno più colpiti).
Soprattutto in questo periodo che uno dopo aver visto un meme si crede più preparato di un dottore.
 

[MarkoJaric]

Io guadagno sullo svago.
Non ‘lavoro’. Ci Guadagno.
Perché per me lavorare é altra roba.
E come dicevo tempo fa é da Marzo che vedo continuamente le robe che dovrei fare essere posticipate quando va bene, cancellate quando va di merda.
Come tutti quelli del mio settore mi sono sorbito pure i geni delle discoteche estive che si facevano i cazzi propri senza alcun rispetto di niente e nessuno spassarsela impuniti.
Mi sono sentito dire che la mia fonte di guadagno non é una roba necessaria, quindi va messa lì. In stand-by senza alcuna remora. Perché la salute é la cosa primaria e va tutelata.
Non tiro nemmeno in ballo i dati che spesso vedo comparire sulle bacheche social dei miei contatti i quali rivendicano rispetto vista la quasi totale assenza di contagi nelle pochissime situazioni culturali che si sono svolte quest’estate tra le mille e più mille regole e paranoie possibili.
So da quando ho cominciato a ‘vivere’ con ‘sta roba che sono una parte non tutelata di questa società. Quindi non me ne lamento e non lo farò mai.
Però credo che presto o tardi questa emergenza sanitaria si evolverà ancora di più in una emergenza sociale.
Non credo manchi molto al momento in cui le persone che svolgono lavori valutati come ‘non necessari’ da chi ci governa, mal pagati, saltuari e precari finiti i soldi che avevano da parte dovranno decidere se ammalarsi e forse morire o morire sicuramente di fame, loro e tutti i loro cari.
È altresì penso che presto o tardi scopriremo che l'essere umano non nasce cattivo ma che diventa tale, e asociale, perché spinto dalle contingenze e non per natura.
Perché la strada sembra già tracciata.
Come lo fu a marzo.
Solo che probabilmente stavolta molte situazioni finiranno male.
In tutto ciò rispetto le regole.
Senza dire cazzate su dittature sanitarie o puttanate sul genere.
Rispetto le regole perché la mia libertà finisce dove comincia quella di un altro individuo.
Rispetto le regole perché al momento é l’unica cosa che posso fare.

[Dietto]

Beh ma è ovvio che è una scelta di "quanto rischiare". Chi è terrorizzato può stare tranquillamente dentro casa (pensando di essere) al sicuro, chi accetta un grado di rischio superiore dovrebbe poter - altrettanto tranquillamente - fare quello che ritiene più opportuno.

Tu stato mi metti dei protocolli ed io dentro quelli faccio quello che preferisco.

Ma ovviamente qui ormai è passato il concetto di casa e lavoro, gli svaghi sono banditi. Inutili. Chissà per chi. Anche perchè quello che è superfluo per me può non esserlo per altri e viceversa. Senza nemmeno parlare di chi, negli "svaghi" ci lavora.

Perdonami ma il problema è tutto lì.
Ci si è ridotti ad un:
1) rispetti le regole=hai paura/pecora/schiavo dei media
2) non rispetti le regole=mente illuminata/libero/etc

Non è questione di sensazioni, ci sono delle regole, vanno rispettate (in particolar modo per rispetto dei settori che verranno più colpiti).
Soprattutto in questo periodo che uno dopo aver visto un meme si crede più preparato di un dottore.

Ma che discorso è?
Perchè andare in palestra andava contro qualche regola?
O andare in vacanza?
O al cinema?

Io boh, voi le vie di mezzo proprio non sapete dove stanno di casa
 

[BruceSmith]

ricapitoliamo

10k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli -> 20k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli ->40k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli ->80k casi gg -> dpcm -> LOCKDOWN -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli compro un paio di scarpe che devo assolutamente andare a correre -> il popolo di playit si erge in difesa dei runner ->  DPCM che vieta di correre -> compro un cane -> finisce il lockdown -> vendo il cane.

[Birdman]

È altresì penso che presto o tardi scopriremo che l'essere umano non nasce cattivo ma che diventa tale, e asociale, perché spinto dalle contingenze e non per natura.
Perché la strada sembra già tracciata.
Come lo fu a marzo.
Solo che probabilmente stavolta molte situazioni finiranno male.

Su consiglio del mio avvocato (cit.) ho girato il tuo post al SISMI. Imho ti conviene chiedere che i mod cancellino il tuo account.

[Dietto]

È altresì penso che presto o tardi scopriremo che l'essere umano non nasce cattivo ma che diventa tale, e asociale, perché spinto dalle contingenze e non per natura.
Perché la strada sembra già tracciata.
Come lo fu a marzo.
Solo che probabilmente stavolta molte situazioni finiranno male.

Su consiglio del mio avvocato (cit.) ho girato il tuo post al SISMI. Imho ti conviene chiedere che i mod cancellino il tuo account.

Comunque il Sismi non esiste più da anni
 

[albizup]

Beh ma è ovvio che è una scelta di "quanto rischiare". Chi è terrorizzato può stare tranquillamente dentro casa (pensando di essere) al sicuro, chi accetta un grado di rischio superiore dovrebbe poter - altrettanto tranquillamente - fare quello che ritiene più opportuno.

Tu stato mi metti dei protocolli ed io dentro quelli faccio quello che preferisco.

Tu ragioni come se il rischio che ti assumi fosse solo individuale, cosa che non è cosi per definizione in una pandemia, dove il rischio è condiviso e moltiplicativo. 

Sul secondo punto: è quello che lo Stato sta facendo. 

[BomberDede]

Però sono un attimo confuso. La fronda "prudente" del forum vorrebbe che tutti quanti si mettessero in isolamento domiciliare volontario?
Se non ci si può attenere ai regolamenti dello stato per sapere cosa fare e non fare su cosa dovrei basarmi? 

perché ogni cosa può essere fatta in prudenza e in idiozia. Posso andare a mangiare una pizza in un tavolo all'aperto da solo e tenere una FFP2 il 99% del tempo così come posso scendere a portare l'immondizia col vicino che scatarra ovunque.
La fate parecchio lineare

[BomberDede]

 

Non è questione di sensazioni, ci sono delle regole, vanno rispettate (in particolar modo per rispetto dei settori che verranno più colpiti).
Soprattutto in questo periodo che uno dopo aver visto un meme si crede più preparato di un dottore.

però Luca parla appunto di agire sempre nel rispetto delle regole dei DPCM. quindi il fatto che si stia rispettando la regola è la base da dare per scontato
 

[negher]

Io guadagno sullo svago.
Non ‘lavoro’. Ci Guadagno.
Perché per me lavorare é altra roba.
E come dicevo tempo fa é da Marzo che vedo continuamente le robe che dovrei fare essere posticipate quando va bene, cancellate quando va di merda.
Come tutti quelli del mio settore mi sono sorbito pure i geni delle discoteche estive che si facevano i cazzi propri senza alcun rispetto di niente e nessuno spassarsela impuniti.
Mi sono sentito dire che la mia fonte di guadagno non é una roba necessaria, quindi va messa lì. In stand-by senza alcuna remora. Perché la salute é la cosa primaria e va tutelata.
Non tiro nemmeno in ballo i dati che spesso vedo comparire sulle bacheche social dei miei contatti i quali rivendicano rispetto vista la quasi totale assenza di contagi nelle pochissime situazioni culturali che si sono svolte quest’estate tra le mille e più mille regole e paranoie possibili.
So da quando ho cominciato a ‘vivere’ con ‘sta roba che sono una parte non tutelata di questa società. Quindi non me ne lamento e non lo farò mai.
Però credo che presto o tardi questa emergenza sanitaria si evolverà ancora di più in una emergenza sociale.
Non credo manchi molto al momento in cui le persone che svolgono lavori valutati come ‘non necessari’ da chi ci governa, mal pagati, saltuari e precari finiti i soldi che avevano da parte dovranno decidere se ammalarsi e forse morire o morire sicuramente di fame, loro e tutti i loro cari.
È altresì penso che presto o tardi scopriremo che l'essere umano non nasce cattivo ma che diventa tale, e asociale, perché spinto dalle contingenze e non per natura.
Perché la strada sembra già tracciata.
Come lo fu a marzo.
Solo che probabilmente stavolta molte situazioni finiranno male.
In tutto ciò rispetto le regole.
Senza dire cazzate su dittature sanitarie o puttanate sul genere.
Rispetto le regole perché la mia libertà finisce dove comincia quella di un altro individuo.
Rispetto le regole perché al momento é l’unica cosa che posso fare.

la tua categoria, come tutte quelle che lavorano nello spettacolo, nella cultura, nello sport, ecc... sono quelle che per me dovremo ringraziare quando tutto sarà finito insieme a medici, infermieri, cassiere dei supermercati, autisti di mezzi pubblici.
Molti di voi perderanno il lavoro che amano in nome della tutela degli altri solo perché siete più facilmente "sacrificabili" e per me non vale tanto meno di chi rischia di ammalarsi facendo il proprio.

Anche perché rinunciare alle cose belle della vita, quali musica, sport, ecc.. nessuno mi convincerà mai che sia una cosa marginale.

Tenete duro

[MarkoJaric]

la tua categoria, come tutte quelle che lavorano nello spettacolo, nella cultura, nello sport, ecc... sono quelle che per me dovremo ringraziare quando tutto sarà finito insieme a medici, infermieri, cassiere dei supermercati, autisti di mezzi pubblici.
Molti di voi perderanno il lavoro che amano in nome della tutela degli altri solo perché siete più facilmente "sacrificabili" e per me non vale tanto meno di chi rischia di ammalarsi facendo il proprio.

Anche perché rinunciare alle cose belle della vita, quali musica, sport, ecc.. nessuno mi convincerà mai che sia una cosa marginale.

Tenete duro

Ti ringrazio negher.
Ma non credo che possiamo anche solo essere messi a paragone con chi é stato in trincea finora.
Diciamo che andrebbe fatto un distinguo.
La mia categoria é divisa in tanti settori (autori/musicisti, autori e basta, uffici stampa, tecnici, discografici, promoter etc etc..) ed il mio in particolare (autore/musicista) ha la fortuna di avere una base fissa data da contratti ed una parte variabile (che sono i diritti d’autore). Questa cosa chiaramente aiuta molto.
Anche se da molti anni a questa parte il vero guadagno di chi suona sono i concerti.
Per esempio: negli anni settanta facevi i concerti per promuovere il disco.
Ora siamo al l’esatto contrario: fai un disco per promuovere i concerti.
Se blocchi questi ultimi capirai da te che un buon 60% di quello che ti fa pagare il mutuo va a farsi fottere (cit.).
E come ti dicevo noi siamo in parte coperti.
Chi veramente fa e farà la fame sono la parte più importante di tutto il teatrino, ossia i tecnici. La gente non immagina nemmeno quanto siano fondamentali. Quanto lavoro Oscuro facciano.
Quante beghe invisibile al pubblico risolvano.
E loro sono veramente senza alcuna copertura perché guadagnano solo se lavorano.
Ed il loro lavoro é al 98% attribuibile al live.
Togli quello. Fanno la fame.
E onestamente faccio tanta fatica a chiedergli di tenere ancora duro.
Per fortuna sono persone fantastiche in ogni direzione e come me rispettano le regole.
In silenzio.
O ‘urlando’ col massimo rispetto.

[Pozz4ever]

la tua categoria, come tutte quelle che lavorano nello spettacolo, nella cultura, nello sport, ecc... sono quelle che per me dovremo ringraziare quando tutto sarà finito insieme a medici, infermieri, cassiere dei supermercati, autisti di mezzi pubblici.
Molti di voi perderanno il lavoro che amano in nome della tutela degli altri solo perché siete più facilmente "sacrificabili" e per me non vale tanto meno di chi rischia di ammalarsi facendo il proprio.

Anche perché rinunciare alle cose belle della vita, quali musica, sport, ecc.. nessuno mi convincerà mai che sia una cosa marginale.

Tenete duro

Ti ringrazio negher.
Ma non credo che possiamo anche solo essere messi a paragone con chi é stato in trincea finora.
Diciamo che andrebbe fatto un distinguo.
La mia categoria é divisa in tanti settori (autori/musicisti, autori e basta, uffici stampa, tecnici, discografici, promoter etc etc..) ed il mio in particolare (autore/musicista) ha la fortuna di avere una base fissa data da contratti ed una parte variabile (che sono i diritti d’autore). Questa cosa chiaramente aiuta molto.
Anche se da molti anni a questa parte il vero guadagno di chi suona sono i concerti.
Per esempio: negli anni settanta facevi i concerti per promuovere il disco.
Ora siamo al l’esatto contrario: fai un disco per promuovere i concerti.
Se blocchi questi ultimi capirai da te che un buon 60% di quello che ti fa pagare il mutuo va a farsi fottere (cit.).
E come ti dicevo noi siamo in parte coperti.
Chi veramente fa e farà la fame sono la parte più importante di tutto il teatrino, ossia i tecnici. La gente non immagina nemmeno quanto siano fondamentali. Quanto lavoro Oscuro facciano.
Quante beghe invisibile al pubblico risolvano.
E loro sono veramente senza alcuna copertura perché guadagnano solo se lavorano.
Ed il loro lavoro é al 98% attribuibile al live.
Togli quello. Fanno la fame.
E onestamente faccio tanta fatica a chiedergli di tenere ancora duro.
Per fortuna sono persone fantastiche in ogni direzione e come me rispettano le regole.
In silenzio.
O ‘urlando’ col massimo rispetto.

ammetto che in tutta sta situazione di merda, una delle cose della mia vita precedente al covid che mi manca maggiormente è stare sotto al palco di un concerto. e mi sento anche un po' in colpa a quando lo penso, sia nei confronti di chi sta passando problemi dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista di chi ci vive con quello che per me era uno svago e una valvola di sfogo fondamentale.

[Dietto]

ricapitoliamo

10k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli -> 20k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli ->40k casi gg -> dpcm -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli ->80k casi gg -> dpcm -> LOCKDOWN -> io faccio quello che preferisco all'interno dei protocolli compro un paio di scarpe che devo assolutamente andare a correre -> il popolo di playit si erge in difesa dei runner ->  DPCM che vieta di correre -> compro un cane -> finisce il lockdown -> vendo il cane.

10k casi gg -> dpcm -> Al rogo quelli che vanno in vacanza -> 20k casi gg -> dpcm ->Al rogo quelli che vanno al ristorante ->40k casi gg -> dpcm -> Al rogo quelli che vanno in palestra ->80k casi gg -> dpcm -> LOCKDOWN -> Al rogo quelli che vanno a fare la spesa Al rogo i runner -> il popolo di playit si erge in difesa dei runner ->  DPCM che vieta di correre -> Al rogo chi butta la spazzatura -> finisce il lockdown -> c'ho un fegato grande come un cocomero