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da Bluto Blutarsky » 07/10/2020, 16:48
Ho recuperato la terza stagione di Twin Peaks, quella di tre anni fa.
Che dire? Un prodotto eccezionale, in tutti i sensi. Diverso da qualsiasi altra serie possiate vedere (infatti non è stata né concepita né strutturata come una serie, e così ne ha superato i limiti: David Lynch l'ha definito "un lungo film di 18 ore", che solo per ragioni pratiche è stato spezzato in 18 episodi).
Come ogni cosa di Lynch, richiede pazienza e collaborazione. Perché è spiazzante, a volte addirittura frustrante; perché è zeppo di microstorie che apparentemente non si inseriscono nella trama principale; perché non fa praticamente mai fan service ma anzi si allontana dallo stile delle due stagioni storiche. È surreale nella narrazione e incredibilmente inventivo nella messa in scena. A 70 anni, Lynch sperimenta con la regia e con il sonoro (soprattutto con il sonoro) in un modo che i trentenni di oggi si possono solo sognare. Se si riesce a mettere da parte la pretesa di capire razionalmente tutto quanto e si privilegiano le sensazioni, è un'esperienza come raramente ne passano in tv.
(Ovviamente se non vi sono piaciuti Velluto Blu o Strade Perdute o Mulholland Drive, lasciate perdere in partenza)
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"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"