60-70 euro al mese sono una cifra che inizia ad essere importante.Spree ha scritto: 14/10/2020, 20:38 Io ci rimetto, a spanne, circa 60-70 euro al mese. Tra me e le mie 4 colleghe (le quali ci guadagnano 2 ore di vita al giorno in cui non sono sui mezzi, quindi non si lamentano) l'azienda sta risparmiando almeno 5-600 euro al mese - in Belgio l'azienda è tenuta a rimborsare 3/4 delle spese di trasporto se usi i mezzi pubblici), senza contare il riscaldamento dei locali che è spento, e non so bene se la donna delle pulizie lavori o sia in cassa integrazione.
Il discorso di @BomberDede poi mi pare senza senso. Il *luogo* dove si svolge la prestazione lavorativa non ha niente a che vedere con la natura subordinata e continuativa della prestazione stessa, quindi non vedo che impatto debba o possa avere sul tipo di contratto e rapporto. Poi capisco che qui siamo tutti per Reagan e la Thatcher, e abbasso il pericolo comunista, però a me questa idea che i diritti dei lavoratori sono merda e povere aziende mi lascia perplesso.
Io lavoro da casa all'80-90% da marzo. Ma non arrivo neanche ad un decimo di quell'aumento di spese. Anzi, probabilmente ce ne esco in pari. E ci guadagno 45-60' al giorno di commuting, piü un generale aumento di flessbilitä. Sarei curioso di vedere uno studio su quale sia la situazione piü rappresentativa.
La mia domanda era dovuta al fatto che mi pareva che le obiezioni che venivano sollevate fossero piü di forma che di sostanza. Se si arriva a contare l'aumento di spesa per la le lampadine accese (non che sia il tuo caso, ma mi pare di avere letto pure questo), imho si cade un po' nel ridicolo. Tanto piü considerando che le circostanze attuali non sono proprio facilissime per la maggior parte delle aziende. A costo di sentirmi dare del Thatcheriano (boja come si invecchia male, questa onestamente non me la sarei mai aspettata

