Radiofreccia ha scritto: 09/05/2020, 9:56
PLATOON ha scritto: 08/05/2020, 22:50
Guarda che nelle fabbriche fini al lockdown così hanno fatto. Uno trovato positivo? Si chiude per sanifcare e si riparte. E pure negli ospedali e pronti soccorso pure nel pieno della bufera. Non capisco perché per i calciatori deve essere diverso. Anzi loro già sono privilegiati che se un compagno lo trovano positivo avranno subito la possibilità di fare il tampone.
Credimi, non capisco molto il paragone fabbriche - calcio. Mi sembrano due situazioni totalmente diverse: giocatori che sudano, sputano, si marcano a uomo mentre appunto son sudati, non possono indossare le protezioni che magari in fabbrica indossano.
Magari no, ma se dopo una partita trovano Tizio positivo io sarei veramente sorpreso se non trovano positivo anche qualche suo compagno di squadra più magari un paio di giocatori con cui lui è entrato direttamente a contatto.
Forse non mi sono espresso bene o forse tu non mi capisci.
Se trovano un calciatore positivo lo mettono in isolamento. Al contrario di tutte le altre categorie, anche infermieri, tutti i loro compagni di squadra ed avversari avranno subito il tampone per vedere chi è positivo, cosa che agli altri non è mai stata concessa infatti si è solo sanificato l'ambiente di lavoro e si è andati avanti. Se trovano qualcun altro positivo lo mettono in isolamento anche lui se lo trovano negativo continuano a fare il loro lavoro. Dove sta' la difficoltà?
Per l'ennesima volta; il virus non scomparirà dall'oggi al domani ci si deve abituare a convivere. Questo significa per me, te ed anche i calciatori se vogliono continuare a fare il loro lavoro. Se non si sentono in grado hanno una loro associazione di categoria che può pretendere che il calcio non riparta mai fino a quando non viene battuto il virus. Ovviamente devono anche iniziare a trovarsi un altro lavoro. Lo vogliono fare? Se si' si va' avanti senza calcio. Non lo vogliono fare è continuare a fare i calciatori? C'è un piccolo rischio da affrontare. Se 22 giocatori sono stati esaminati e sono tutti negativi in campo possono pure sudare e toccarsi sicuro non si contagiano, l'eventuale contagio avviene in altri posti eventualmente.
Se poi parliamo di sudore ecc guarda che non sono solo i calciatori a dover lavorare in un ambiente del genere ci sono tanti altri posti dove ti puoi ritrovare a contatto con altra gente e correre il rischio. Non mi sembra che ti sei sbattuto molto sul fatto che i trasporti sono ripresi e spesso metro e bus non si può rispettare le regole e ti ritrovi a stare a 2 cm da gente che non conosci, che non ha avuto possibilità di avere un tampone preventivo ma che è obbligata a subire questo pericolo per andare a lavoro. Anche in tante piccole realtà produttive si corre il rischio di stare molto vicino a colleghi di lavoro che sudano e possono essere contagioso ma hanno ripreso a lavorare. Perché tanti distinguo solo per il calciatori?