LoveLine stagione 2 - BELIEVE!

[Radiofreccia]

Comunque una cosa che ho imparato in questa fase post separazione è quanto sottovalutiamo la presenza delle persone nella nostra vita.

Nelle ultime settimane di rapporto avevo la sensazione che una fine non mi avrebbe dato chissà quale sofferenza, ma invece mi sono accorto solo dopo del peso della persona nella mia vita misurando il solco che ha lasciato la sua assenza.

[daking]

Comunque una cosa che ho imparato in questa fase post separazione è quanto sottovalutiamo la presenza delle persone nella nostra vita.

Nelle ultime settimane di rapporto avevo la sensazione che una fine non mi avrebbe dato chissà quale sofferenza, ma invece mi sono accorto solo dopo del peso della persona nella mia vita misurando il solco che ha lasciato la sua assenza.

lo so che questo discorso è antipatico da sentire, alla pari di quando ti hanno detto che il tempo cura tutto...ma è vero anche il contrario.
Quando finisce una relazione è normalissimo stare male, e l'automatismo è molto spesso idealizzare la persona con cui stavamo, ricordandone i pregi e molto raramente i difetti e i problemi che comunque c'erano.
Con questo non voglio sminuire nulla, ci siamo passati tutti e so benissimo che le frasi fatte, anche quelle più vere, in questo momento sono solo fastidiose.
Tieni duro, arriverà il giorno della reazione, fino ad allora serve solo sopravvivere.

[Radiofreccia]

Comunque una cosa che ho imparato in questa fase post separazione è quanto sottovalutiamo la presenza delle persone nella nostra vita.

Nelle ultime settimane di rapporto avevo la sensazione che una fine non mi avrebbe dato chissà quale sofferenza, ma invece mi sono accorto solo dopo del peso della persona nella mia vita misurando il solco che ha lasciato la sua assenza.

lo so che questo discorso è antipatico da sentire, alla pari di quando ti hanno detto che il tempo cura tutto...ma è vero anche il contrario.
Quando finisce una relazione è normalissimo stare male, e l'automatismo è molto spesso idealizzare la persona con cui stavamo, ricordandone i pregi e molto raramente i difetti e i problemi che comunque c'erano.
Con questo non voglio sminuire nulla, ci siamo passati tutti e so benissimo che le frasi fatte, anche quelle più vere, in questo momento sono solo fastidiose.
Tieni duro, arriverà il giorno della reazione, fino ad allora serve solo sopravvivere. 

Credo di esser d'accordo con il tuo discorso, perché al netto del fatto che sto facendo una gran fatica a 'sopravvivere' al momento (ovvero a non contattarla per chiederle anche solo come sta) mi accorgo che non riesco molto a 'canalizzare' i ricordi e, se non fosse per qualche amico che mi ricorda di quando mi confidavo con lui perché le cose non andavano bene, nemmeno ricorderei che ci son stati momenti bui nella relazione.
 

[IL Poz]

Eccomi quì per l'ennesima volta (i grandi vecchi del forum conoscono le varie versioni della Pozza 1.0 2.0 etc.). Con la mia (ex) fidanzata ho passato tre anni bellissimi, siamo andati a convivere, abbiamo comprato casa insieme, abbiamo cercato un figlio. E quel figlio non è arrivato per un anno. E da lì il sesso si è meccanizzato, è diventato un "atto fatto per" contando i giorni di ovulazione trascurando la voglia di farlo. Mille esami da una parte e dall'altra che hanno portato solo ad un aumento dello stress che indubbiamente diminuiva le nostre opportunità di avere un bambino. 
I mille impegni miei con il basket e suoi con il lavoro ha peggiorato la situazione portandoci alla rottura quest'estate (da parte sua più che mia). 

Non ho versato una cazzo di lacrima. Ho sofferto, ma non sono stato male. Il degrado del nostro rapporto da quando abbiamo cominciato a cercare un figlio ha portato alla rottura, probabilmente insanabile. 

Una grande lezione per i ragazzi più giovani, si va avanti, si supera tutto e si diventa più forti. E un po' più cupi e autoprotetti. Quindi peggiori.

[Bonaz]

Purtroppo sono dinamiche queste (la ricerca ossessiva di un figlio che non arriva, la perdita di un figlio, la malattia di qualcuno in famiglia) che portano sempre più spesso a distruggere un rapporto. Sono pochi i casi in cui una coppia si avvicina ancora di più per aiutarsi a sopportare la sofferenza vissuta insieme. Sembra più facile cambiare strada, abbandonare la persona con cui ho vissuto questa disgrazia per cercare di ricostruirmi una vita diversa. Poz un abbraccio, come sopravvivere e tirare avanti lo sai meglio di me, l'hai già scritto. Peccato si diventi più cinici e poco propensi a donarsi completamente ad una nuova persona che potrebbe farci tornare a star bene. Un abbraccio.

[andreaR]

Eccomi quì per l'ennesima volta (i grandi vecchi del forum conoscono le varie versioni della Pozza 1.0 2.0 etc.). Con la mia (ex) fidanzata ho passato tre anni bellissimi, siamo andati a convivere, abbiamo comprato casa insieme, abbiamo cercato un figlio. E quel figlio non è arrivato per un anno. E da lì il sesso si è meccanizzato, è diventato un "atto fatto per" contando i giorni di ovulazione trascurando la voglia di farlo. Mille esami da una parte e dall'altra che hanno portato solo ad un aumento dello stress che indubbiamente diminuiva le nostre opportunità di avere un bambino. 
I mille impegni miei con il basket e suoi con il lavoro ha peggiorato la situazione portandoci alla rottura quest'estate (da parte sua più che mia). 

Non ho versato una cazzo di lacrima. Ho sofferto, ma non sono stato male. Il degrado del nostro rapporto da quando abbiamo cominciato a cercare un figlio ha portato alla rottura, probabilmente insanabile. 

Una grande lezione per i ragazzi più giovani, si va avanti, si supera tutto e si diventa più forti. E un po' più cupi e autoprotetti. Quindi peggiori.

Mi ritrovo nella prima parte, anche io e mia moglie stiamo cercando questa gravidanza che non arriva, anche lei aveva iniziato a contare i giorni in cui è meglio, in cui non è meglio, ma niente e allora ci siamo messi con relax, lei sta frequentando un corso di un anno che l'impegna parecchio, io ho i miei soliti impegni e ci siamo detti che se arriva bene, se non arriva ci proviamo e se proprio non arriva si vede che non era destino, ovviamente stiamo facendo tutte le analisi del caso, per ora tutto è regolare, io ho fatto da poco il test dello sperma che non nego mi ha recato non poco nervosismo, attendo i risultati e poi vedrò.

Un consiglio che mi sento di dare a chi sta vivendo una situazione simile o che magari la potrebbe vivere in futuro è di prenderla molto con filosofia, godendosi letteralmente il rapporto e non ficcare il cazzo per farlo venire e procreare.

[Radiofreccia]

Eccomi quì per l'ennesima volta (i grandi vecchi del forum conoscono le varie versioni della Pozza 1.0 2.0 etc.). Con la mia (ex) fidanzata ho passato tre anni bellissimi, siamo andati a convivere, abbiamo comprato casa insieme, abbiamo cercato un figlio. E quel figlio non è arrivato per un anno. E da lì il sesso si è meccanizzato, è diventato un "atto fatto per" contando i giorni di ovulazione trascurando la voglia di farlo. Mille esami da una parte e dall'altra che hanno portato solo ad un aumento dello stress che indubbiamente diminuiva le nostre opportunità di avere un bambino. 
I mille impegni miei con il basket e suoi con il lavoro ha peggiorato la situazione portandoci alla rottura quest'estate (da parte sua più che mia). 

Non ho versato una cazzo di lacrima. Ho sofferto, ma non sono stato male. Il degrado del nostro rapporto da quando abbiamo cominciato a cercare un figlio ha portato alla rottura, probabilmente insanabile. 

Una grande lezione per i ragazzi più giovani, si va avanti, si supera tutto e si diventa più forti. E un po' più cupi e autoprotetti. Quindi peggiori.

Ciao Poz.
Rispetto totale per la tua situazione.
Ti mando un abbraccio.

Mi spaventa un po' l'ultima parte, però lo penso anche io in questi giorni: dopo aver dato tutto me stesso ad una persona ed esser stato trattato in un certo modo, mi chiedo se riuscirò mai a dare di nuovo tutto quel me stesso ad un'altra persona, con la stessa leggerezza.

O forse è meglio diventare più cupi, cinici, freddi, 'peggiori' ?
Magari in quel caso eviti proprio di rimanerci male e prendi tutto come viene.

[Dietto]

Eccomi quì per l'ennesima volta (i grandi vecchi del forum conoscono le varie versioni della Pozza 1.0 2.0 etc.). Con la mia (ex) fidanzata ho passato tre anni bellissimi, siamo andati a convivere, abbiamo comprato casa insieme, abbiamo cercato un figlio. E quel figlio non è arrivato per un anno. E da lì il sesso si è meccanizzato, è diventato un "atto fatto per" contando i giorni di ovulazione trascurando la voglia di farlo. Mille esami da una parte e dall'altra che hanno portato solo ad un aumento dello stress che indubbiamente diminuiva le nostre opportunità di avere un bambino. 
I mille impegni miei con il basket e suoi con il lavoro ha peggiorato la situazione portandoci alla rottura quest'estate (da parte sua più che mia). 

Non ho versato una cazzo di lacrima. Ho sofferto, ma non sono stato male. Il degrado del nostro rapporto da quando abbiamo cominciato a cercare un figlio ha portato alla rottura, probabilmente insanabile. 

Una grande lezione per i ragazzi più giovani, si va avanti, si supera tutto e si diventa più forti. E un po' più cupi e autoprotetti. Quindi peggiori.

Ciao Poz.
Rispetto totale per la tua situazione.
Ti mando un abbraccio.

Mi spaventa un po' l'ultima parte, però lo penso anche io in questi giorni: dopo aver dato tutto me stesso ad una persona ed esser stato trattato in un certo modo, mi chiedo se riuscirò mai a dare di nuovo tutto quel me stesso ad un'altra persona, con la stessa leggerezza.

O forse è meglio diventare più cupi, cinici, freddi, 'peggiori' ?
Magari in quel caso eviti proprio di rimanerci male e prendi tutto come viene.

La risposta a se ci riuscirai è semplice.

No

[Radiofreccia]

Ciao Poz.
Rispetto totale per la tua situazione.
Ti mando un abbraccio.

Mi spaventa un po' l'ultima parte, però lo penso anche io in questi giorni: dopo aver dato tutto me stesso ad una persona ed esser stato trattato in un certo modo, mi chiedo se riuscirò mai a dare di nuovo tutto quel me stesso ad un'altra persona, con la stessa leggerezza.

O forse è meglio diventare più cupi, cinici, freddi, 'peggiori' ?
Magari in quel caso eviti proprio di rimanerci male e prendi tutto come viene.

La risposta a se ci riuscirai è semplice.

No 

Onestamente lo credo anche io.
Ma forse è meglio così.

[frog]

Purtroppo sono cose che valgono in tutti i campi, non solo in quello affettivo, le esperienze ti fortificano, ma ti tolgono l'entusiasmo e l'ingenuità, si perde l'innocenza che si aveva da bambini e tutto diventa meno luminoso, si finisce per vedere il marcio ovunque, anche dove non c'è.


P.S. un saluto e un abbraccio anche da parte mia a @Il Poz

[Ang88]

sarà che di cantonate ne ho prese ancora troppo poche ma non sarei così pessimista.
Certo è ovvio che ci si chiuda, che si diventi più cupi e dopo la rottura si sta male e si pensa peggio... ma è solo un periodo, poi passa, poi ci si riapre.
C'è chi ci vuole mettere di più, chi ci vuole mettere di meno, chi non vuole mettercisi affatto, ma non penso sia un fatto di "riuscire" ma solo di "volere".
E lo devo dire quelli/e che dopo una storia MOLTO importante andata male decidono di chiudersi per sempre ermeticamente, e poi magari si aprono ma complicano qualsiasi relazione per paure loro e del loro passato e magari non si impegnano, ecc., personalmente non l'ho mai capiti/e.
A mio avviso è meglio ogni volta dare tutto, pure se la si prende in quel posto, piuttosto che sprecare tempo a proteggersi.
La bellezza sta nel rendere semplice una cosa complessa.

[mr.kerouac]

Comunque una cosa che ho imparato in questa fase post separazione è quanto sottovalutiamo la presenza delle persone nella nostra vita.

Nelle ultime settimane di rapporto avevo la sensazione che una fine non mi avrebbe dato chissà quale sofferenza, ma invece mi sono accorto solo dopo del peso della persona nella mia vita misurando il solco che ha lasciato la sua assenza.

Secondo me è esattamente il contrario, soprattutto per compagne/fidanzate/mogli la cui presenza è infinitamente sopravvalutata dall'abitudine nel vederle/averci a che fare.
 

[daking]

mah, non trovo giusto vedere solo il lato negativo.
E' indubbiamente vero che le esperienze passate rendano quelle successive più razionali e meno "leggeri".
Ma questo non deve essere necessariamente un male, anzi...sapere che in qualsiasi caso si sopravvive rende le proprie scelte, le proprie relazioni più consapevoli, meno influenzate da un malsano senso di dipendenza dal partner.
Ci sto insieme non perché ne senta un qualsiasi bisogno, ma perché so e riconosco quanto arricchisca la mia vita.
Sto bene da solo, ma sto meglio con lei, grazie a lei.
 

[Radiofreccia]

Comunque una cosa che ho imparato in questa fase post separazione è quanto sottovalutiamo la presenza delle persone nella nostra vita.

Nelle ultime settimane di rapporto avevo la sensazione che una fine non mi avrebbe dato chissà quale sofferenza, ma invece mi sono accorto solo dopo del peso della persona nella mia vita misurando il solco che ha lasciato la sua assenza.

Secondo me è esattamente il contrario, soprattutto per compagne/fidanzate/mogli la cui presenza è infinitamente sopravvalutata dall'abitudine nel vederle/averci a che fare. 

Non so, io stando con lei sentivo di poterne anche fare a meno, sentivo che se un domani mi fossi lasciato non mi sarei messo a piangere.
E invece una volta finito tutto ho percepito un senso di mancanza e un vuoto enorme nella singola giornata, ho capito quanto mi riempisse il tempo e lo rendesse più leggero, quanto fossero preziose certe giornate normali passate con lei a cucinare, mangiare, vedere una serie TV insieme.

Forse dipende molto dalla persona.
Io ho dato parecchio per scontate tante cose, solo col senno di poi ne ho percepito la vera essenza ed importanza.
E mi dispiace molto, perché vuol dire che non ho goduto davvero di tutto ciò che avevo quando lo avevo.
 

sarà che di cantonate ne ho prese ancora troppo poche ma non sarei così pessimista.
Certo è ovvio che ci si chiuda, che si diventi più cupi e dopo la rottura si sta male e si pensa peggio... ma è solo un periodo, poi passa, poi ci si riapre.
C'è chi ci vuole mettere di più, chi ci vuole mettere di meno, chi non vuole mettercisi affatto, ma non penso sia un fatto di "riuscire" ma solo di "volere".
E lo devo dire quelli/e che dopo una storia MOLTO importante andata male decidono di chiudersi per sempre ermeticamente, e poi magari si aprono ma complicano qualsiasi relazione per paure loro e del loro passato e magari non si impegnano, ecc., personalmente non l'ho mai capiti/e.
A mio avviso è meglio ogni volta dare tutto, pure se la si prende in quel posto, piuttosto che sprecare tempo a proteggersi.
La bellezza sta nel rendere semplice una cosa complessa.

Forse dipende dal tipo di esperienza.

Io ho vissuto una relazione in cui l'altra persona veniva da una relazione di 2 anni che, a detta sua, le aveva portato via un po' di cose (amici, voglia di vivere certe emozioni, etc..) ed ha finito per sfogare nella nostra relazione un ammasso di tabù, insicurezze e tristezze che aveva precedentemente cumulato.

Ho quindi imparato da quel che ho subito che certe cose necessitano di tempo e gliene va dato. Forzare i tempi, spingere la propria persona verso situazioni che non è pronta a rivivere porta alla distruzione prima o poi. Non se ne esce.

Sono ormai 4 settimane che è finito tutto, sono 2 settimane che non la sento e non ho la più pallida idea di come stia, cosa faccia, nulla di nulla. A distanza di 4 settimane continuo ad essere altalenante negli umori della giornata (molto meno rispetto a prima, ma ho ancora i miei altissimi e bassissimi), percepisco che al momento non avrei mai la capacità di imbastire una qualsiasi altra relazione, anche se lo volessi non ci riuscirei.

[MarkoJaric]

Radio.. chiaramente non ho la benché minima intenzione di alleviarti il senso di vuoto dicendoti che tanto alla fine (come in ogni perdita) piano piano si risolve tutto.
Perché in questo momento é chiaro é giusto che tu veda tutto nero.
Però una roba mi preme di dirtela.. almeno se ho capito bene quello che hai scritto nei messaggi che hai postato.
Ma non ti pare di darti una marea di colpe?
Colpe che chiaramente non hai.
Cioè.. capisco tutto eh.. ma quando scrivi che forse l’hai ‘forzata’ troppo presto a fare robe che gli ricordavano troppo l’uomo con cui stava in precedenza non ti pare già un leggero corto circuito il solo pensare una roba del genere?
No perché a me pare un po’ esagerata questa visione della roba.
Ricapitolando:
Vi siete conosciuti.
lei ha tradito il suo ex con te.
avete cominciato una storia.
E se non ho capito male lei ha cominciato a rivangare e paragonare tutto quello che viveva con te con la sua storia precedente?
Mi pare abbastanza assurdo onestamente.
Ripeto.. credo sia giusto che tu ora come ora sia sfiancato dalla separazione.
Dai ricordi.
Dalle assenze.
E tutto il resto.
Ma attribuirti le colpe perché magari hai forzato troppo i tempi mi pare onestamente un po’ eccessivo.