C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
YOUR NAME, animazione romantico del 2016 giappo. Bellissimo, coinvolgente, imprevedibile per lunghi tratti, dolce, ti fa tornare un ragazzo senza banalizzare troppo i sentimenti, spazia tra generi con grazia, ha la capacità rara di vendere la parte più mistica pure a un bastardo dentro come me. Un film che ti lava il cinismo di dosso e coglie nel segno con una delicatezza stupenda. L'inizio un pò lento ma resistete, perchè ne vale la pena. Purtroppo non si posson tirare sagrati sul forum ma fate conto che ne abbia tirato uno rafforzativo al posto di ogni virgola e punto (compreso questo). Consigliatissimo (cit.)
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Re: C'era una volta il Cinema
Grande!GecGreek ha scritto:YOUR NAME, animazione romantico del 2016 giappo. Bellissimo, coinvolgente, imprevedibile per lunghi tratti, dolce, ti fa tornare un ragazzo senza banalizzare troppo i sentimenti, spazia tra generi con grazia, ha la capacità rara di vendere la parte più mistica pure a un bastardo dentro come me. Un film che ti lava il cinismo di dosso e coglie nel segno con una delicatezza stupenda. L'inizio un pò lento ma resistete, perchè ne vale la pena. Purtroppo non si posson tirare sagrati sul forum ma fate conto che ne abbia tirato uno rafforzativo al posto di ogni virgola e punto (compreso questo). Consigliatissimo (cit.)
Bellissimo anime concordo
Ne parlai nel topic asiatico
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Re: C'era una volta il Cinema
Staralfur ha scritto: ↑14/01/2019, 2:08Grande!GecGreek ha scritto:YOUR NAME, animazione romantico del 2016 giappo. Bellissimo, coinvolgente, imprevedibile per lunghi tratti, dolce, ti fa tornare un ragazzo senza banalizzare troppo i sentimenti, spazia tra generi con grazia, ha la capacità rara di vendere la parte più mistica pure a un bastardo dentro come me. Un film che ti lava il cinismo di dosso e coglie nel segno con una delicatezza stupenda. L'inizio un pò lento ma resistete, perchè ne vale la pena. Purtroppo non si posson tirare sagrati sul forum ma fate conto che ne abbia tirato uno rafforzativo al posto di ogni virgola e punto (compreso questo). Consigliatissimo (cit.)
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Mi sono anche scordato di dire che le animazioni sono assolutamente di livello, non un portento inspiegabile tipo in Howl ma certamente bellissime, la scena in cui lui va nella cavernina, cade all'indietro e c'è quel gioco di luci nel soffitto è un gran modo per valorizzare quelle che sono è l'unicità e la magia dell'animazione. Anche solo quella iniziale in cui si intravede per un paio di secondi il sole sopra lo nuvole mi ricorda un piccolo quadro romantico. Disegni belli e assolutamente al servizio della trama e del film visto che mi ero pure scordato di guardarli.
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Re: C'era una volta il Cinema
Arrivo per ultimo su Bohemian Rhapsody.
Non vi nascondo che l'ho trovato modesto. Non credo sia un caso che gli unici momenti di vera emozione arrivino in corrispondenza delle canzoni dei Queen, per esempio alla prima esecuzione al piano di Bohemian Rhapsody o nella lunga sequenza del Live Aid. Per il resto la parte biografica va dallo scontato al fastidioso ( l'abbraccio col padre prima del live Aid? Lui che si ravvede sotto la pioggia? Veramente?)
Non sono un esperto dei Queen e non so dire quanto sia fedele ai fatti, leggo in giro di parecchie forzature, resta il fatto che il risultato è un film dallo schema narrativo abbastanza banale. Resta la splendida ricreazione del Live Aid, ma da una produzione di questo livello, se mi passate il paradosso, è il minimo che mi aspetto.
Non vi nascondo che l'ho trovato modesto. Non credo sia un caso che gli unici momenti di vera emozione arrivino in corrispondenza delle canzoni dei Queen, per esempio alla prima esecuzione al piano di Bohemian Rhapsody o nella lunga sequenza del Live Aid. Per il resto la parte biografica va dallo scontato al fastidioso ( l'abbraccio col padre prima del live Aid? Lui che si ravvede sotto la pioggia? Veramente?)
Non sono un esperto dei Queen e non so dire quanto sia fedele ai fatti, leggo in giro di parecchie forzature, resta il fatto che il risultato è un film dallo schema narrativo abbastanza banale. Resta la splendida ricreazione del Live Aid, ma da una produzione di questo livello, se mi passate il paradosso, è il minimo che mi aspetto.
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Re: C'era una volta il Cinema
GecGreek ha scritto: ↑14/01/2019, 2:05 YOUR NAME, animazione romantico del 2016 giappo. Bellissimo, coinvolgente, imprevedibile per lunghi tratti, dolce, ti fa tornare un ragazzo senza banalizzare troppo i sentimenti, spazia tra generi con grazia, ha la capacità rara di vendere la parte più mistica pure a un bastardo dentro come me. Un film che ti lava il cinismo di dosso e coglie nel segno con una delicatezza stupenda. L'inizio un pò lento ma resistete, perchè ne vale la pena. Purtroppo non si posson tirare sagrati sul forum ma fate conto che ne abbia tirato uno rafforzativo al posto di ogni virgola e punto (compreso questo). Consigliatissimo (cit.)
Grazie del consiglio. Visto stamattina, a letto causa febbre, e mi è piaciuto moltissimo!!
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D. Massa
"fischia S. Cielo"
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"si è alzato, mi ha guardato e poi si è rimesso giù" NdR non si alza
"Sono Gigi: gol regolare vai" NdR guarda una gomitata
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Re: C'era una volta il Cinema
CITY OF LIES
La vicenda dell'omicidio di Biggie Smalls (e 2PAC). Oggi si sa perfettamente come sono andate le cose, ma gli imputati scampati al fuoco rivale/fortuito hanno pagato per crimini depistanti o ne sono usciti totalmente puliti dopo aver collaborato, anche in questo caso depistando la realtà dei fatti: un sistema colluso che sfruttava gli agenti infiltrati per commettere ogni genere di crimine al soldo di alcuni personaggi che, nel proprio business, avevano anche quello della scena rap angelina.
Ben peggiori le conseguenze per coloro che hanno provato a cercare la verità, come il detective Russell Poole (Johnny Deep), che ha visto la sua carriera (e la sua vita personale) praticamente distrutta dagli effetti della propria indagine, che sarebbe rimasta negli scaffali inaccessibili della LAPD se non ci fosse stato un giornalista per bene (Forest Whitaker) disposto a ritrattare la versione con cui aveva vinto anche diversi premi, una volta venuto a sapere che corrispondeva soltanto ad una verità di comodo.
Se volevi lavorare seriamente e andavi a toccare certi personaggi i casi erano due: o lasciavi perdere o ti toglievano dai piedi (sospensioni senza stipendio, trasferimenti, pensionamenti forzati, ecc.).
Il valore del film è più nel documento che nella fattura artistica, ma il cinema è anche far conoscere al mondo quelle storie che meritano di essere scolpite nella memoria, per riabilitare la figura di un uomo giusto.
Quanto al cinema, il piacere è nell'aver rivisto Deep e Whitaker recitare pensando anche a quello che stavano facendo...
Consigliato.
La vicenda dell'omicidio di Biggie Smalls (e 2PAC). Oggi si sa perfettamente come sono andate le cose, ma gli imputati scampati al fuoco rivale/fortuito hanno pagato per crimini depistanti o ne sono usciti totalmente puliti dopo aver collaborato, anche in questo caso depistando la realtà dei fatti: un sistema colluso che sfruttava gli agenti infiltrati per commettere ogni genere di crimine al soldo di alcuni personaggi che, nel proprio business, avevano anche quello della scena rap angelina.
Ben peggiori le conseguenze per coloro che hanno provato a cercare la verità, come il detective Russell Poole (Johnny Deep), che ha visto la sua carriera (e la sua vita personale) praticamente distrutta dagli effetti della propria indagine, che sarebbe rimasta negli scaffali inaccessibili della LAPD se non ci fosse stato un giornalista per bene (Forest Whitaker) disposto a ritrattare la versione con cui aveva vinto anche diversi premi, una volta venuto a sapere che corrispondeva soltanto ad una verità di comodo.
Se volevi lavorare seriamente e andavi a toccare certi personaggi i casi erano due: o lasciavi perdere o ti toglievano dai piedi (sospensioni senza stipendio, trasferimenti, pensionamenti forzati, ecc.).
Il valore del film è più nel documento che nella fattura artistica, ma il cinema è anche far conoscere al mondo quelle storie che meritano di essere scolpite nella memoria, per riabilitare la figura di un uomo giusto.
Quanto al cinema, il piacere è nell'aver rivisto Deep e Whitaker recitare pensando anche a quello che stavano facendo...
Consigliato.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto oggi. Dafoe da candidatura all'Oscar. Per il resto è un film molto particolare. Girato in alcuni momenti per farti vivere le sensazioni di semipazzia e/o allucinazione. Vista offuscata, senso di nausea.
A me è piaciuto. Però però però
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
In Lady Bird invece non ho trovato granché. Non capisco le 4 candidature all'Oscar dello scorso anno. Buone interpretazioni della ragazza e della madre, ma finisce lì
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
The Big Short mi è piaciuto parecchio, molto come è stato costruito.
Certo, l'ho visto nello stesso giorno in cui ho fatto una richiesta di mutuo per la casa a 25 anni a tasso variabile, quindi coglione io, ma per il resto gran film
Certo, l'ho visto nello stesso giorno in cui ho fatto una richiesta di mutuo per la casa a 25 anni a tasso variabile, quindi coglione io, ma per il resto gran film
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Re: C'era una volta il Cinema
Oggi nomination all'Oscar. Tiro a indovinare i candidati a miglior film, vediamo quanti ne sbaglio:
La favorita
Bohemian Rhapsody
È nata una stella
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Vice
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If Beale Street Could Talk
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Re: C'era una volta il Cinema
Jared che scavalleggia durante il suo "pitch" con il gruppo di Baum che lo prende per il culo
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Re: C'era una volta il Cinema
ripper23 ha scritto:Bluto Blutarsky ha scritto: ↑04/01/2019, 10:30
Difficile dirlo al momento. Intanto fra due giorni ci saranno i Golden Globe e sarà tutto un po' più chiaro.
Io spero in una sorta di "premio alla carriera" a Spike Lee, ma vedo più facile che la spuntino Vice (forse anche con il secondo Oscar a Christian Bale e il primo - spero - per Amy Adams) o il film di Barry Jenkins. Potrebbe essere anche la volta buona per Glenn Close, in un ruolo perfetto in tempi di MeToo.
First Man e' il tipico film che deve ricevere nominations per legge
Not quite.
Ma sul resto ci avevi preso.
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Re: C'era una volta il Cinema
Fa effetto vedere Black Panther nelle nomination per il miglior film. Non vincerà, ma credo sia il giusto riconoscimento per un Marvel Movie un po' più autoriale del solito. La dimostrazione che, insomma, si può fare del buon cinema anche con budget stellari e notevoli esigenze al botteghino.
Per il resto un po' esagerato il credito di cui A Star is Born ha goduto nelle nomination per gli attori. Ma dovrebbero rimanere tutti e tre a bocca asciutta.
Per il resto un po' esagerato il credito di cui A Star is Born ha goduto nelle nomination per gli attori. Ma dovrebbero rimanere tutti e tre a bocca asciutta.
Ultima modifica di francilive il 22/01/2019, 15:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: C'era una volta il Cinema
Credo sia la prima edizione in cui a questo punto dell'anno ho visto meno del 20% dei film papabili di premi importanti.
Andate a parlarne nel topic apposito
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Re: C'era una volta il Cinema
Volevo andare a vedere "La Favorita", ma prestando poca attenzione sono andato in sala e mi son trovato davanti Maria regina di Scozia
Poco male, perchè ho visto un film eccellente. La storia la conoscete tutti e ad impersonare le 2 regine troviamo due tra le migliori attrici contemporanee: Saoirse Ronan e Margot Robbie, mentre in cabina di regia un altra donna, esordiente e proveniente dal teatro, Josie Rourke.
Fotografia e ambientazione sono perfette, tante le inquadrature in cui sembra di stare dentro ad un dipinto, anche grazie ad uno stile di regia sinuoso e per nulla concitato praticamente in ogni scena che nonostante tutto non fa pesare assolutamente le 2 ore piene di durata della pellicola.
La storia si dipana tra le corti delle due regine (molto più in Scozia ovviamente), 2 donne che interpretano il ruolo affidatole da dio in maniera diversa ma con la costante di essere indirizzate, manovrate e spesso soggiogate da corti di consiglieri composte da soli uomini. Due donne che si odiano, si rispettano e si incuriosiscono a vicenda, le vediamo insieme solo pochi minuti in una delle ultime scene, nelle quali il film raggiunge il suo apice di intensità.
Le attrici sono perfette entrambe, la Robbie ormai non è neanche più una sorpresa, la sua Elisabetta è una regina fragile, umana e intensa diversa da quella più fredda e "robotica" portata in scena da Cate Blanchett a suo tempo, veramente una interpretazione per cui ci si può solo togliere il cappello. Saoirse Ronan arriva da un percorso diverso, molto più indie se vogliamo, ma ragazzi che carisma, che intensità, i momenti migliori del film sono tutti suoi, veramente grandiosa.
Se vi piacciono i film in costume è imperdibile, se non vi piacciono guardatelo lo stesso.
****
Poco male, perchè ho visto un film eccellente. La storia la conoscete tutti e ad impersonare le 2 regine troviamo due tra le migliori attrici contemporanee: Saoirse Ronan e Margot Robbie, mentre in cabina di regia un altra donna, esordiente e proveniente dal teatro, Josie Rourke.
Fotografia e ambientazione sono perfette, tante le inquadrature in cui sembra di stare dentro ad un dipinto, anche grazie ad uno stile di regia sinuoso e per nulla concitato praticamente in ogni scena che nonostante tutto non fa pesare assolutamente le 2 ore piene di durata della pellicola.
La storia si dipana tra le corti delle due regine (molto più in Scozia ovviamente), 2 donne che interpretano il ruolo affidatole da dio in maniera diversa ma con la costante di essere indirizzate, manovrate e spesso soggiogate da corti di consiglieri composte da soli uomini. Due donne che si odiano, si rispettano e si incuriosiscono a vicenda, le vediamo insieme solo pochi minuti in una delle ultime scene, nelle quali il film raggiunge il suo apice di intensità.
Le attrici sono perfette entrambe, la Robbie ormai non è neanche più una sorpresa, la sua Elisabetta è una regina fragile, umana e intensa diversa da quella più fredda e "robotica" portata in scena da Cate Blanchett a suo tempo, veramente una interpretazione per cui ci si può solo togliere il cappello. Saoirse Ronan arriva da un percorso diverso, molto più indie se vogliamo, ma ragazzi che carisma, che intensità, i momenti migliori del film sono tutti suoi, veramente grandiosa.
Se vi piacciono i film in costume è imperdibile, se non vi piacciono guardatelo lo stesso.
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