Esatto, scendendo alla funivia se vai a sinistra c'è una stradina che scende morbida, non la chiamerei pista, è un raccordo che porta all'impianto che sale al corno del renon e alla pista da fondo in quota. Se invece giri a destra prendi la nera che parte con un muro. Chiaramente gli impiantisti vedono scendere di tutto, gente a piedi (anche con le scarpe da tennis...) con lo slittino, con gli sci ecc. Anche perché c'e subito lì un rifugio e ce ne sono un altro paio a 15 minuti a piedi. Non è come scendere da un impianto a 2000 metri con unica opzione la pista nera. A quel punto anche l'operaio dell'impianto ti ferma.Sberl ha scritto:Puoi cadere e farti malissimo anche su una pistina blu del cavolo....io non ho la percezione delle piste trento altoatesine, nella mia realta ho sciato solo a montecampione e ponte di legno tonale, dove spericolatezze non ne ho mai viste (anche perche per fare la paradiso o la temu ci vuole tanta esperienza)....ma soprattutto mai visto slittini. Concordo con chi ha detto che anche il personale degli impianti avrebbe potuto dire qualcosa, ma leggevo che scendendo da quella funivia ce sentiero morbido verso il rifugio e quindi quello che la mamma ha fatto era totalmente imprevedibile. La sicurezza in montagna sta prima di tutto nella testa di chi e'in montagna.
Io di nera mella mia vita ne ho fatta solo meta perche inserita in un collegamento....lho fatta con testa, mi ci son pure divertito ma sempre facendola a pezzi e con pista piuttosto libera.
La lingua non c'entra niente. Il cartello era chiarissimo. Non l'avrà visto o guardato e una volta presa velocità non si è fermata. In Altoadige cmq il problema degli slittini c'è e lo devono affrontare, ormai ci sono piste dedicate ovunque ci siamo piste da sci. Un paio di settimane fa in val d'Ultimo ne ho visti un paio in pista (da sci però) scendere come pazzi.
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