LeatherBoy ha scritto: 28/11/2018, 21:17Biglietto per i Tool preso eh. Altice Arena, Lisbona, 2 luglio
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Ma non suonano anche a Firenze?
LeatherBoy ha scritto: 28/11/2018, 21:17Biglietto per i Tool preso eh. Altice Arena, Lisbona, 2 luglio
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BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
frog ha scritto: 29/11/2018, 8:18 Paradossalmente il movimento punk che avrebbe dovuto spazzare via tutte le rock band storiche degli anni '70, è pressoché sparito, mentre i vari Rolling Stones, Deep Purple e compagnia cantante, sono ancora in giro rischiando di essere la parodia di se stessi.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
ghista ha scritto: 29/11/2018, 10:59LeatherBoy ha scritto: 28/11/2018, 21:17Biglietto per i Tool preso eh. Altice Arena, Lisbona, 2 luglio
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Ma non suonano anche a Firenze?
Concordo in pieno.ride_the_lightning ha scritto: 29/11/2018, 12:45Per la naturale evoluzione sociale di come viene vissuta oggi la musica, la parola chiave amplificata, rispetto al passato, è segmentazione.
Tutto ancora vive, con attitudine e spirito differente, per l'evoluzione di cui sopra. Ha semplicemente preso la forma di contesti molto più di nicchia.
L'estrema differenziazione delle proposte musicali ha portato sì a dispersione di un messaggio potenzialmente univoco, ma ha dato vita ad espressioni che, nel loro piccolo, possono essere potenzialmente molto più interessanti e approfondite anche rispetto al passato.
Bisogna semplicemente lasciar lì in un angolino, come è giusto che sia in un'epoca in cui per scoprire un nome sconosciuto basta scriverlo su Google in due secondi, l'archetipo che debba esserci per forza di cose un traino mainstream. È totalmente irrilevante e superfluo.
MarkoJaric ha scritto: 29/11/2018, 15:14Ah.. e ora a quel livello di paragone ci sono molte band.
Muse, foo fighters, red hot chili peppers, placebo, coldplay etc..
ti fanno cagare? Ci sta.
Ma hanno attenzione mediatica assoluta.
frog ha scritto: 29/11/2018, 14:40Questa penso sia la frase chiave dell'articolo di Castaldo:
"Se diciamo rock oggi pensiamo a un cliché: quattro accordi sparati, chitarre elettriche, batteria in quattro con cassa e rullante in evidenza, un cantante che strilla. Ma il rock non è nato per essere questo. Era la musica più varia e fantasiosa mai apparsa sul pianeta. E per questo forse è morto. In realtà si è reincarnato e oggi vive in tutte le altre musiche. Basta non chiamarlo rock."
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
Pozz4ever ha scritto: 29/11/2018, 15:39MarkoJaric ha scritto: 29/11/2018, 15:14l'etAh.. e ora a quel livello di paragone ci sono molte band.
Muse, foo fighters, red hot chili peppers, placebo, coldplay etc..
ti fanno cagare? Ci sta.
Ma hanno attenzione mediatica assoluta.
i metallica ormai sono super mainstream, la cassa di risonanza per qualunque cosa facciano è esagerata, ne hanno parlato persino sui quotidiani italiani durante l'ultimo tour.
gli iron maiden stessa cosa per quanto riguarda anche le "peripezie" extramusicali di bruce.
e questi sono i nomi vecchi, che però sono ancora attuali e vivi.
sui nuovi quelli citati sopra hanno una risonanza mediatica enorme, aggiungerei i tool (che nuovi non sono, ma sicuramente più recenti di 'tallica e maiden) che ogni volta che si è parlato di album nuovo in questi ultimi 15 anni hanno mosso notizie dappertutto. i rammstein, per dire un gruppo europeo e non anglofono, che muovono informazioni a non finire. e così tanti altri.
è un discorso, secondo me, che va affrontato in altri termini. se lo si vuole affrontare dal punto di vista dell'attitudine, è certo che tempi diversi hanno portato a comportamenti, attitudini e urgenze diverse. se lo si vuole affrontare dal punto di vista della qualità, entriamo nel campo della soggettività e non voglio addentrarmi assolutamente. se affrontiamo il tutto con un generico "il rock è morto" perchè i grandi del passato non hanno subito un cambio generazionale portando all'esplosione di rap-trap-affini, no, non sono d'accordo. anche io non voglio cambiare le idee di nessuno ma è una considerazione tranciante ed esagerata e, ripeto, superficiale.
p.s.: sulla scomparsa del fenomeno punk che doveva fagocitare il resto, anche qui, non sono d'accordo
i sex pistols hanno dato vita ad un movimento underground di protesta e di nicchia quanto si vuole. ma cazzarola se erano mediatici e costruiti. e tutto quello che è venuto dopo, soprattutto le derive pop, quello si che è stato un movimento giovanile che ha fatto la fortuna di ragazzini amanti di mtv e classifiche di vendita. i vari blink, sum41, green day... hanno estremizzato il concetto dal punto di vista commerciale, ma erano estremamente di tendenza e alcuni lo sono ancora. per quanto riguarda il lato più genuino e meno commerciale, torniamo ai nomi californiani che ho citato prima, band ora di vecchietti che però continuano a suonare, non riempiono gli stadi ma i club e i palazzetti medi si.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
ride_the_lightning ha scritto: 29/11/2018, 16:45frog ha scritto: 29/11/2018, 14:40Questa penso sia la frase chiave dell'articolo di Castaldo:
"Se diciamo rock oggi pensiamo a un cliché: quattro accordi sparati, chitarre elettriche, batteria in quattro con cassa e rullante in evidenza, un cantante che strilla. Ma il rock non è nato per essere questo. Era la musica più varia e fantasiosa mai apparsa sul pianeta. E per questo forse è morto. In realtà si è reincarnato e oggi vive in tutte le altre musiche. Basta non chiamarlo rock."
Di questo pensiero di Castaldo non sposo semplicemente una cosa, anche se comprendo che la chiusa sia funzionale per come ha strutturato l'intero articolo: la contrapposizione con il "basta non chiamarlo rock."
Esiste ancoraanche quel tipo di rock.
Che quell'attitudine si sia reincarnata e vive in tutte le altre musiche è una visione corretta. Faccio l'esempio.
L'ultimo disco di Ben Frost, che è uno degli esponenti più in vista di una certa elettronica sperimentale d'avanguardia, The Centre Cannot Hold (che è una citazione di W.B. Yeats) si pone, con il riferimento concettuale proprio ai versi al poema di Yeats, d'indagare sull'eventuale esistenza di un parallelismo tra i drammi durante la Prima Guerra Mondiale e lo scenario politico sociale attuale (nello specifico il flusso migratorio).
È un disco tutto strumentale, ma è molto più politico di certe puttanate ruock che girano su Virgin Radio. E non a caso Frost è uno che nella sua indagine sonora, ha anche tantissime influenze da mondi industrial-punk e perfino metal.
Poi chiseloincula Ben Frost a livello mainstream è verissimo, ma qui mi riallaccio al discorso che ho fatto prima.