Los Angeles Dodgers
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Re: Los Angeles Dodgers
Gara-1 è stata... umida.
Quando è finita la partita non devo aver avuto uno sguardo molto sveglio e ringrazio il cielo che nessuno mi abbia visto. Sarà erano tipo le sei ma principalmente per quello che avevo visto nelle ore precedenti: i Red Sox sono talmente forti, talmente più forti dei Dodgers, che pur non giocando il loro miglior baseball, diciamo così, hanno vinto con una qual certa scioltezza.
Dopo la pioggia e dopo il first pitch dell'usato sicuro Carl Yastrzemski, parte il duello tra Chris Sale e Clayton Kershaw. Due potenziali Hall of Famer, tra i migliori lanciatori di questo decennio, due titani di questo gioco, due lanciatori partenti "vecchia maniera" che finalmente potranno farci vedere un pitching duel come piace a noi veri appassionati in una partita di assoluta importanza tra due squadre storiche e due mercati floridi e cazzi e mazzi. Fanno quattro inning a cranio.
Sono due ragazzi che entrano in questa serie purtroppo non al loro top. Sperando che la perfetta alternanza tra partite buone e partite di merda continui, dobbiamo sperare in gara-5 per Kershaw mentre Sale deve semplicemente recuperare un po' di forma e qualche miglia orarie in più. Dal prossimo Spring Training.
Chi arriva invece in una forma smagliante è invece il futuro MVP della World Series Andrew Benintendi, a cui è caduto di tutto nella prima serata bostoniana. Se di momenti chiave vogliamo parlare, un paio di sue battute cadute in posti inospitati dal range difensivo dei nostri giocatori di posizione hanno dato il via ad un paio di occasioni realizzative, ovviamente concretizzate puntualmente ed a tal proposito mi stranisco di come JD Martinez abbia battuto solo una XBH contro Kershaw.
Al 2-0 iniziale l'attacco reagisce e devo dire che i ragazzi non hanno fatto malissimo, fermo restando la storica incredibile incapacità di battere con RISP. Il fuoricampo di Kemp accorcia le distanze ed è una piccola parte della nostra discreta serata offensiva, però ha scaldato il cuore di tanti tifosi dei Dodgers, se non tutti, con quel gesto. E' un veterano della MLB che ha raccolto tante soddisfazioni personali in questa jersey e che ha saputo riscattarsi con questa jersey, ma non aveva mai avuto l'onore di partecipare in una partita di World Series. Quello di ieri contro Sale era il suo primo AB nell'atto finale della stagione e lui, Mattycakes, è balzato sull'onda del momento colpendo con forza la palla e facendola prendere ad una persona seduta sul Green Monster.
Ma la bellezza dei momenti non vincono le partite. Altre cose vincono le partite. I Dodgers ci provano e restano in qualche modo attaccati alla W per sette inning, dopodiché nell'ottavo il futuro vincitore del Cody Ross Award Eduardo Nunez colpisce forte Wood, e non è il primo né il secondo a riuscirci in questa postseason, e regala sostanzialmente la vittoria ai padroni di casa.
Gara-2 è stanotte. Hyun-Jin Ryu contro un David Price. Da capire se sia quello che lancia low 90s oppure quello che si spinge fino alle 95. Potrebbe cambiare quel tantino.
Quando è finita la partita non devo aver avuto uno sguardo molto sveglio e ringrazio il cielo che nessuno mi abbia visto. Sarà erano tipo le sei ma principalmente per quello che avevo visto nelle ore precedenti: i Red Sox sono talmente forti, talmente più forti dei Dodgers, che pur non giocando il loro miglior baseball, diciamo così, hanno vinto con una qual certa scioltezza.
Dopo la pioggia e dopo il first pitch dell'usato sicuro Carl Yastrzemski, parte il duello tra Chris Sale e Clayton Kershaw. Due potenziali Hall of Famer, tra i migliori lanciatori di questo decennio, due titani di questo gioco, due lanciatori partenti "vecchia maniera" che finalmente potranno farci vedere un pitching duel come piace a noi veri appassionati in una partita di assoluta importanza tra due squadre storiche e due mercati floridi e cazzi e mazzi. Fanno quattro inning a cranio.
Sono due ragazzi che entrano in questa serie purtroppo non al loro top. Sperando che la perfetta alternanza tra partite buone e partite di merda continui, dobbiamo sperare in gara-5 per Kershaw mentre Sale deve semplicemente recuperare un po' di forma e qualche miglia orarie in più. Dal prossimo Spring Training.
Chi arriva invece in una forma smagliante è invece il futuro MVP della World Series Andrew Benintendi, a cui è caduto di tutto nella prima serata bostoniana. Se di momenti chiave vogliamo parlare, un paio di sue battute cadute in posti inospitati dal range difensivo dei nostri giocatori di posizione hanno dato il via ad un paio di occasioni realizzative, ovviamente concretizzate puntualmente ed a tal proposito mi stranisco di come JD Martinez abbia battuto solo una XBH contro Kershaw.
Al 2-0 iniziale l'attacco reagisce e devo dire che i ragazzi non hanno fatto malissimo, fermo restando la storica incredibile incapacità di battere con RISP. Il fuoricampo di Kemp accorcia le distanze ed è una piccola parte della nostra discreta serata offensiva, però ha scaldato il cuore di tanti tifosi dei Dodgers, se non tutti, con quel gesto. E' un veterano della MLB che ha raccolto tante soddisfazioni personali in questa jersey e che ha saputo riscattarsi con questa jersey, ma non aveva mai avuto l'onore di partecipare in una partita di World Series. Quello di ieri contro Sale era il suo primo AB nell'atto finale della stagione e lui, Mattycakes, è balzato sull'onda del momento colpendo con forza la palla e facendola prendere ad una persona seduta sul Green Monster.
Ma la bellezza dei momenti non vincono le partite. Altre cose vincono le partite. I Dodgers ci provano e restano in qualche modo attaccati alla W per sette inning, dopodiché nell'ottavo il futuro vincitore del Cody Ross Award Eduardo Nunez colpisce forte Wood, e non è il primo né il secondo a riuscirci in questa postseason, e regala sostanzialmente la vittoria ai padroni di casa.
Gara-2 è stanotte. Hyun-Jin Ryu contro un David Price. Da capire se sia quello che lancia low 90s oppure quello che si spinge fino alle 95. Potrebbe cambiare quel tantino.
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Re: Los Angeles Dodgers
Si può parlare del manager per mesi, ma se l'attacco è questo la serie non può mai iniziare. E infatti sta quasi finendo.
David Price, il choker, nel periodo dal 2010 al 2016 ha avuto sempre stagioni da oltre 200 IP ad esclusione del 2013, in cui ci va abbastanza vicino. Nel 2017 si infortuna e torna solo per la postseason dove, da long reliever, se la cava piuttosto bene in una stagione dove non ha avuto una grossa mole di lavoro dietro le spalle. Non è la stessa cosa nel 2018, dove comunque David Price, il choker, lavora nel roster attivo per fondamentalmente tutta la stagione andando non più lunghissimo sulla singola start e totalizzando quindi dei ragionevoli 176 inning. Vuoi vedere che la differenza tra David Price, il choker, pre-2017 e David Price, il choker, delle ultime due stagioni sia questa e che quindi David Price, il choker, non sia un choker? Certo, c'è quella partenza di merda allo Yankee Stadium ma David Price, il choker, è un mancino e gli Yankees sono il secondo miglior attacco contro i mancini e lo Yankee Stadium è pur sempre un hitters park quindi, surprise, gli Yankees lo hanno aperto in due.
Sembra una roba logica per cui molto meglio dire che David Price, il choker, semplicemente sia capace soltanto di pisciarsi addosso nel mese di ottobre. Ma sapete chi sembra essere anche peggio? Esatto!
Dodgers > Price
Ryan Madson, anni 38. Passa la prima parte della sua carriera ai Philadelphia Phillies stabilizzendosi come il setup del closer Brad Lidge. Nel 2008 i Philadelphia Phillies si qualificano per la seconda volta di fila alla postseason. Sono 28 anni che i Phillies non vincono ma, alla fine, arriva il loro turno e la squadra di Ryan Madson (e, ok, di altra gente un attimo più influente) vince le World Series battendo i Rays di David Price, il choker (e, ok, di altra gente un attimo più influente in quel periodo).
Nel 2012 la carriera del biondone sembra essere in grossa discussione. Dicono: "ormai dalla TJ tornano tutti, forse pure meglio di come fossero prima". Lui ci ha messo tre anni, poi nel gennaio del 2015 qualcuno crede ancora in lui. I Kansas City Royals. I Royals non vincono le World Series da 30 anni, anche più rispetto al digiuno dei Phillies. I Royals di Ryan Madson (e, ok, di altra gente un attimo più influente) vincono le World Series dopo 30 anni.
In pratica, il destino di questo tizio sembra essere quello di essere presente in trionfi di portata storica. E, come sempre, si dice che non c'è due senza tre. Ci voleva un'altra squadra che non vinceva da 30 anni per dimostrare che se hai Madson in squadra e vai in postseason, poi vinci e ti liberi di una mezza maledizione. Anche se Madson non fa un cazzo: basta la parola, come nello slogan di un noto lassativo. Ma, a proposito di far cagare, la sua ultima squadra è una forza terrestre troppo superiore, a tal punto da vanificare e sconfiggere il presunto potere del rilievo.
Dodgers > Madson
Spiace per i neutrali che magari avrebbero voluto vedere altro, più nello specifico una serie alla pari.
Conclusione, usando le parole di un bostoniano tifoso dei Dodgers:
David Price, il choker, nel periodo dal 2010 al 2016 ha avuto sempre stagioni da oltre 200 IP ad esclusione del 2013, in cui ci va abbastanza vicino. Nel 2017 si infortuna e torna solo per la postseason dove, da long reliever, se la cava piuttosto bene in una stagione dove non ha avuto una grossa mole di lavoro dietro le spalle. Non è la stessa cosa nel 2018, dove comunque David Price, il choker, lavora nel roster attivo per fondamentalmente tutta la stagione andando non più lunghissimo sulla singola start e totalizzando quindi dei ragionevoli 176 inning. Vuoi vedere che la differenza tra David Price, il choker, pre-2017 e David Price, il choker, delle ultime due stagioni sia questa e che quindi David Price, il choker, non sia un choker? Certo, c'è quella partenza di merda allo Yankee Stadium ma David Price, il choker, è un mancino e gli Yankees sono il secondo miglior attacco contro i mancini e lo Yankee Stadium è pur sempre un hitters park quindi, surprise, gli Yankees lo hanno aperto in due.
Sembra una roba logica per cui molto meglio dire che David Price, il choker, semplicemente sia capace soltanto di pisciarsi addosso nel mese di ottobre. Ma sapete chi sembra essere anche peggio? Esatto!
Dodgers > Price
Ryan Madson, anni 38. Passa la prima parte della sua carriera ai Philadelphia Phillies stabilizzendosi come il setup del closer Brad Lidge. Nel 2008 i Philadelphia Phillies si qualificano per la seconda volta di fila alla postseason. Sono 28 anni che i Phillies non vincono ma, alla fine, arriva il loro turno e la squadra di Ryan Madson (e, ok, di altra gente un attimo più influente) vince le World Series battendo i Rays di David Price, il choker (e, ok, di altra gente un attimo più influente in quel periodo).
Nel 2012 la carriera del biondone sembra essere in grossa discussione. Dicono: "ormai dalla TJ tornano tutti, forse pure meglio di come fossero prima". Lui ci ha messo tre anni, poi nel gennaio del 2015 qualcuno crede ancora in lui. I Kansas City Royals. I Royals non vincono le World Series da 30 anni, anche più rispetto al digiuno dei Phillies. I Royals di Ryan Madson (e, ok, di altra gente un attimo più influente) vincono le World Series dopo 30 anni.
In pratica, il destino di questo tizio sembra essere quello di essere presente in trionfi di portata storica. E, come sempre, si dice che non c'è due senza tre. Ci voleva un'altra squadra che non vinceva da 30 anni per dimostrare che se hai Madson in squadra e vai in postseason, poi vinci e ti liberi di una mezza maledizione. Anche se Madson non fa un cazzo: basta la parola, come nello slogan di un noto lassativo. Ma, a proposito di far cagare, la sua ultima squadra è una forza terrestre troppo superiore, a tal punto da vanificare e sconfiggere il presunto potere del rilievo.
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Spiace per i neutrali che magari avrebbero voluto vedere altro, più nello specifico una serie alla pari.
Conclusione, usando le parole di un bostoniano tifoso dei Dodgers:
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Re: Los Angeles Dodgers
Non è il più caldo dei pomeriggi quello del giorno 8 ottobre, anno 1939, nello stadio più tecnologico del Mondo, il Crosley Field di Cincinnati. I Reds stanno provando di nuovo a recuperare una partita che avevano quasi vinto ed in cui ora sono sotto di tre. C'è un problemino: è gara-4 della World Series e gli Yankees hanno già vinto le prime tre. Ci sono due uomini in base per i padroni di casa e Wally Berger batte un line drive ma Frankie Crosetti, il forte interbase di New York, prende la palla al volo. E' finita, i New York Yankees sono campioni, con un pensiero rivolto a Lou Gehrig, che in quella stagione si ritirò a causa di una patologia quasi sconosciuta ma che si rivelerà impossibile da combattere. Uno sweep secco, in quattro gare. L'ultima, andata all'extrainning, è durata poco più di due ore ed è stata la più lunga. In totale, il tempo di gioco dell'intera World Series del 1939 è stato di 7 ore e 5 minuti.
Gara-3 della World Series 2018 è durata 7 ore e 20 minuti.
I Dodgers hanno giocato 114 partite di World Series prima di ieri. I Red Sox 75. Sono parecchie partite. Eppure di partite andate lunghe non se ne contano molte. I Dodgers hanno giocato una sola partita di World Series andata almeno 14 inning. Anche i Red Sox hanno solo una partita di questo tipo. Stai a vedere che... già. 9 ottobre 1916, Braves Field di Boston: gara-2 della World Series tra Red Sox e Robins finisce dopo 14 inning e diventa la partita più lunga (per numero di inning) della "storia" delle World Series. Alcune partite hanno affiancato questo totale, ma nessuna si era spinta oltre. Ed è incredibile che dopo oltre un secolo siano le stesse due squadre ad aggiornare questo primato.
I Dodgers, dopo le due sconfitte più nette di quanto il punteggio abbia detto, arrivano a Los Angeles praticamente con le spalle al muro. L'ultima volta che si sono trovati in questa situazione era il 1981 ed al tempo per gara-3 fu data la palla ad un rookie, che poi vinse la decisione lanciando un CG da 147 lanci, un messicano tarchiatello ma dal braccio di un leone che si chiama Fernando Valenzuela. Per gara-3 di questa World Series, c'è a sua volta un rookie. Non è messicano e nemmeno tarchiatello ma uno stronzo di 40 chili dal Kentucky, però il braccio di un leone ce l'ha anche lui ed ha pure quella "Fuck You Mentality", definizione coniata da Kiké Hernandez, che lo rende quasi adatto per momenti di questo tipo.
Dice, "i Red Sox sono la miglior squadra contro la slider, soprattutto se nella zona interna". Lo stronzo di 40 chili dal Kentucky non gliela fa vedere fino al quinto inning praticamente, quando inizia a mischiare tutti i suoi lanci dopo aver iniziato praticamente con fastball, cutter e qualche curva riuscendo a tenere a bada il lineup dei Red Sox, per carità non ispiratissimo ieri, per due giri di lineup. La fastball che andava a 98 di media con il suo comando e senza perdere il punto di rilascio come in precedenti occasioni. Prende l'attacco della miglior squadra della MLB e lo manda a nascondersi in un angolo.
7 IP, 2 H, 0 R, 0 BB, 7 K. Ed ecco la lista completa di lanciatori con una partenza in postseason da almeno 7 IP, massimo 2 baserunners concessi ed almeno 7 K:
Don Larsen
Roger Clemens
Dopo il K a JD Martinez che chiude il settimo inning riceve la meritata standing ovation. La scena più bella è stata vedere Sandy Koufax che dapprima resta seduto, poi avrà pensato "sì ma questo ha fatto una roba clamorosa, se non mi alzo faccio brutta figura" e si unisce al resto del Dodger Stadium.
Dunque Walker Buehler, lo stronzo di 40 chili dal Kentucky, incita la folla a fare ancora più casino mentre torna verso il suo dugout pensando, forse: "oggi ho spaccato, speriamo che l'attacco mi aiuti ma oggi ho fatto vedere chi sono. E' la World Series e tutti parleranno di me perché una performance così da un lanciatore in questo contesto non la rivedranno per un po'".
Nate Eovaldi: "Hold My Beer".
Dopo l'uscita di Buehler i Dodgers, che erano avanti grazie al solo shot di Pederson, prendono il pareggio con Kenley Jansen che subisce un fuoricampo da Jackie Bradley, junior per l'1-1 che manda la partita agli extra inning. Con Alex Cora che sente odore di sangue e di 3-0 e con la paura fottuta di mettere Drew Pomeranz su un monte di lancio per la sua squadra, nel 12° inning manda in scena colui che avrebbe dovuto essere il partente di gara-4, ovvero Nathan Edward Eovaldi da Houston, TX. Dopo aver già lanciato in gara-1 e gara-2 con risultati eccellenti, Eovaldi viene chiamato dal suo manager anche per il terzo incontro. E' una postseason sicuramente significativa per Nate Eovaldi, nella quale sta ritornando in alcuni luoghi del suo passato da giocatore di Major League. Dopo aver lanciato allo Yankee Stadium, ora rimette piede sul monte di lancio del Dodger Stadium, quello della squadra che lo ha draftato e nella quale ha debuttato in MLB nel 2011. Alterna buone prestazioni ad altre meno buone. Nel frattempo la proprietà cambia, i signori McCourt si tolgono dai piedi lasciando spazio al Guggenheim Group. Che sono intenzionati subito ad alzare il payroll scambiando per giocatori di provata qualità, anche a costo di qualche giovane talentuoso ma ancora da sviluppare. La prima trade di questo tipo arriva a luglio del 2012 e la fanno con i Marlins: entra Hanley Ramirez, esce Nate Eovaldi. Sei anni dopo, la sua carriera incrocia di nuovo i Dodgers, stavolta da avversario.
Nate lancia forte, Nate lancia fortissimo. L'attacco dei Dodgers, già di per se negativo, riesce a produrre una timida risposta solo nel suo secondo inning di lavoro. Nate the Great Eovaldi deve concedere un punto, solo perché la sua difesa non lo aiuta ma per il resto continua imperterrito a macinare out su out. E' effettivamente un momento importantissimo per la stagione della sua squadra ma è anche un momento importante della sua carriera: tra poche settimane lui diventa Free Agent ed andrà in cerca di un contratto corposo. Certo, Nate the Great Eovaldi ha fatto la seconda TJ a metà 2016 ed è appena tornato in MLB. Ora lancia in back-to-back da rilievo e poi si spara un'uscita da più inning in gara-3, non sarà pericoloso per il suo braccio? Forse, ma a Nate the Great Eovaldi non gliene può fregare di meno e continua a stampare la tripla cifra sulla radar gun, sfidando e sconfiggendo le mazze avversarie.
Il pitch count va avanti, ad oltranza. 40, 50 lanci. Con il 62° supera i 61 effettuati dal partente dei Red Sox, Rick Porcello. E si arriva al 17° inning e lui è ancora sul monte. Avete presente quella partita del 9 ottobre 1916? Ecco, in quella occasione, Babe Ruth lanciò un CG da 14 inning. I 5 extrainning lanciati da un singolo lanciatore sono stati record delle World Series. Fino a ieri, quando Nate the Great Eovaldi lancia il suo sesto extrainning in una sola partita. Entra anche nel settimo extrainning, ma non riesce a far nemmeno un out: dopo 97 lanci, Nate the Great Eovaldi si arrende al cospetto di Maximum Muncy ed al suo 2018 da romanzo. Torna a testa bassa nella clubhouse, conscio di essere stato il protagonista di una partita storica del baseball ma di aver concesso il punto della sconfitta che, chissà, riapre i giochi. Ma non è certo colpa sua se i Red Sox hanno perso ed anzi, è merito suo se i Red Sox sono stati a lungo nella posizione di vincere la partita, non concretizzando. Una delle rare volte in cui lo sconfitto prende la copertina con merito grazie al suo valore ed all'epicità della sua prestazione. Ed al diavolo Patrick Corbin o chi vi pare, in offseason voglio che i Dodgers prendano Nate the Great Eovaldi.
Gara-3 della World Series 2018 è durata 7 ore e 20 minuti.
I Dodgers hanno giocato 114 partite di World Series prima di ieri. I Red Sox 75. Sono parecchie partite. Eppure di partite andate lunghe non se ne contano molte. I Dodgers hanno giocato una sola partita di World Series andata almeno 14 inning. Anche i Red Sox hanno solo una partita di questo tipo. Stai a vedere che... già. 9 ottobre 1916, Braves Field di Boston: gara-2 della World Series tra Red Sox e Robins finisce dopo 14 inning e diventa la partita più lunga (per numero di inning) della "storia" delle World Series. Alcune partite hanno affiancato questo totale, ma nessuna si era spinta oltre. Ed è incredibile che dopo oltre un secolo siano le stesse due squadre ad aggiornare questo primato.
I Dodgers, dopo le due sconfitte più nette di quanto il punteggio abbia detto, arrivano a Los Angeles praticamente con le spalle al muro. L'ultima volta che si sono trovati in questa situazione era il 1981 ed al tempo per gara-3 fu data la palla ad un rookie, che poi vinse la decisione lanciando un CG da 147 lanci, un messicano tarchiatello ma dal braccio di un leone che si chiama Fernando Valenzuela. Per gara-3 di questa World Series, c'è a sua volta un rookie. Non è messicano e nemmeno tarchiatello ma uno stronzo di 40 chili dal Kentucky, però il braccio di un leone ce l'ha anche lui ed ha pure quella "Fuck You Mentality", definizione coniata da Kiké Hernandez, che lo rende quasi adatto per momenti di questo tipo.
Dice, "i Red Sox sono la miglior squadra contro la slider, soprattutto se nella zona interna". Lo stronzo di 40 chili dal Kentucky non gliela fa vedere fino al quinto inning praticamente, quando inizia a mischiare tutti i suoi lanci dopo aver iniziato praticamente con fastball, cutter e qualche curva riuscendo a tenere a bada il lineup dei Red Sox, per carità non ispiratissimo ieri, per due giri di lineup. La fastball che andava a 98 di media con il suo comando e senza perdere il punto di rilascio come in precedenti occasioni. Prende l'attacco della miglior squadra della MLB e lo manda a nascondersi in un angolo.
7 IP, 2 H, 0 R, 0 BB, 7 K. Ed ecco la lista completa di lanciatori con una partenza in postseason da almeno 7 IP, massimo 2 baserunners concessi ed almeno 7 K:
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Dopo il K a JD Martinez che chiude il settimo inning riceve la meritata standing ovation. La scena più bella è stata vedere Sandy Koufax che dapprima resta seduto, poi avrà pensato "sì ma questo ha fatto una roba clamorosa, se non mi alzo faccio brutta figura" e si unisce al resto del Dodger Stadium.
Dunque Walker Buehler, lo stronzo di 40 chili dal Kentucky, incita la folla a fare ancora più casino mentre torna verso il suo dugout pensando, forse: "oggi ho spaccato, speriamo che l'attacco mi aiuti ma oggi ho fatto vedere chi sono. E' la World Series e tutti parleranno di me perché una performance così da un lanciatore in questo contesto non la rivedranno per un po'".
Nate Eovaldi: "Hold My Beer".
Dopo l'uscita di Buehler i Dodgers, che erano avanti grazie al solo shot di Pederson, prendono il pareggio con Kenley Jansen che subisce un fuoricampo da Jackie Bradley, junior per l'1-1 che manda la partita agli extra inning. Con Alex Cora che sente odore di sangue e di 3-0 e con la paura fottuta di mettere Drew Pomeranz su un monte di lancio per la sua squadra, nel 12° inning manda in scena colui che avrebbe dovuto essere il partente di gara-4, ovvero Nathan Edward Eovaldi da Houston, TX. Dopo aver già lanciato in gara-1 e gara-2 con risultati eccellenti, Eovaldi viene chiamato dal suo manager anche per il terzo incontro. E' una postseason sicuramente significativa per Nate Eovaldi, nella quale sta ritornando in alcuni luoghi del suo passato da giocatore di Major League. Dopo aver lanciato allo Yankee Stadium, ora rimette piede sul monte di lancio del Dodger Stadium, quello della squadra che lo ha draftato e nella quale ha debuttato in MLB nel 2011. Alterna buone prestazioni ad altre meno buone. Nel frattempo la proprietà cambia, i signori McCourt si tolgono dai piedi lasciando spazio al Guggenheim Group. Che sono intenzionati subito ad alzare il payroll scambiando per giocatori di provata qualità, anche a costo di qualche giovane talentuoso ma ancora da sviluppare. La prima trade di questo tipo arriva a luglio del 2012 e la fanno con i Marlins: entra Hanley Ramirez, esce Nate Eovaldi. Sei anni dopo, la sua carriera incrocia di nuovo i Dodgers, stavolta da avversario.
Nate lancia forte, Nate lancia fortissimo. L'attacco dei Dodgers, già di per se negativo, riesce a produrre una timida risposta solo nel suo secondo inning di lavoro. Nate the Great Eovaldi deve concedere un punto, solo perché la sua difesa non lo aiuta ma per il resto continua imperterrito a macinare out su out. E' effettivamente un momento importantissimo per la stagione della sua squadra ma è anche un momento importante della sua carriera: tra poche settimane lui diventa Free Agent ed andrà in cerca di un contratto corposo. Certo, Nate the Great Eovaldi ha fatto la seconda TJ a metà 2016 ed è appena tornato in MLB. Ora lancia in back-to-back da rilievo e poi si spara un'uscita da più inning in gara-3, non sarà pericoloso per il suo braccio? Forse, ma a Nate the Great Eovaldi non gliene può fregare di meno e continua a stampare la tripla cifra sulla radar gun, sfidando e sconfiggendo le mazze avversarie.
Il pitch count va avanti, ad oltranza. 40, 50 lanci. Con il 62° supera i 61 effettuati dal partente dei Red Sox, Rick Porcello. E si arriva al 17° inning e lui è ancora sul monte. Avete presente quella partita del 9 ottobre 1916? Ecco, in quella occasione, Babe Ruth lanciò un CG da 14 inning. I 5 extrainning lanciati da un singolo lanciatore sono stati record delle World Series. Fino a ieri, quando Nate the Great Eovaldi lancia il suo sesto extrainning in una sola partita. Entra anche nel settimo extrainning, ma non riesce a far nemmeno un out: dopo 97 lanci, Nate the Great Eovaldi si arrende al cospetto di Maximum Muncy ed al suo 2018 da romanzo. Torna a testa bassa nella clubhouse, conscio di essere stato il protagonista di una partita storica del baseball ma di aver concesso il punto della sconfitta che, chissà, riapre i giochi. Ma non è certo colpa sua se i Red Sox hanno perso ed anzi, è merito suo se i Red Sox sono stati a lungo nella posizione di vincere la partita, non concretizzando. Una delle rare volte in cui lo sconfitto prende la copertina con merito grazie al suo valore ed all'epicità della sua prestazione. Ed al diavolo Patrick Corbin o chi vi pare, in offseason voglio che i Dodgers prendano Nate the Great Eovaldi.
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Re: Los Angeles Dodgers
Se mi chiedessero cosa si prova ad essere tifoso dei Dodgers e quali aspettative mi creo nei loro confronti, gli farei leggere questa cosa:
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Re: Los Angeles Dodgers
CHE DISGRAZIA....non mi riprendero' facilmente eh....
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Re: Los Angeles Dodgers
Dodgers fan #7 ha scritto: 28/10/2018, 22:54 Se mi chiedessero cosa si prova ad essere tifoso dei Dodgers e quali aspettative mi creo nei loro confronti, gli farei leggere questa cosa:
Beh, in effetti...

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Re: Los Angeles Dodgers
Anche st'anno mi avete fatto soffrire ma alla fine il gufaggio ha funzionato pure stavolta. Al di là di sfottò vari, ora mi sento libero di fare i complimenti per quanto fatto. Non si vince il titolo, ma arrivare sempre così avanti è tanta roba.
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Re: Los Angeles Dodgers
@Dodgers fan #7 non ci lasciare così in sospeso, aneliamo il tuo post di chiusura per poter archiviare questo 2018
io sto già male che la mattina non ho nessun risultato da controllare
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Re: Los Angeles Dodgers
Non giudicabile fin quando non faranno la trade E la firma in Free Agency che hanno portato a questa trade.
- marietto
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Re: Los Angeles Dodgers
Dodgers fan #7 ha scritto: 24/12/2018, 17:16
Non giudicabile fin quando non faranno la trade E la firma in Free Agency che hanno portato a questa trade.
Urca!

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Re: Los Angeles Dodgers
E' iniziata una nuova stagione regolare MLB anche per i Dodgers, una bella serie da quattro partite contro i DBacks nella cornice splendida del Dodger Stadium. Dodgers carichi a pallettone offensivamente: una cosa come quattordici fuoricampo per 42 run totali, praticamente più di dieci a partita.
E sono riusciti a perderne una.
E' stata comunque una serie abbastanza particolare: nella prima partita otto fuoricampo segnati, che sono record di franchigia e record assoluto dell'Opening Day. La seconda partita invece è durata più di sei ore nonostante sia finita al 13°. Nella terza partita ha lanciato un position player, ovvero Russell Martin, ripreso dopo nove anni per fare il mop up evidentemente. Non si vedeva un position player lanciare per la squadra vincente in una partita finita al nono inning da almeno cinquant'anni. Martin che poi fa anche la figura di merda di dimenticarsi di andare a stringere la mano al suo catcher, lui che è un catcher
Debutto di AJ Pollock bene, su quello di Joe Kelly soprassediamo.
Corey Seager sta bene nel box di battuta, sembra esser tornato decentemente dai due infortuni che ha avuto l'anno scorso, gomito e anca, sebbene abbia ancora un po' di imbarazzo a correre tra le basi. Però è lui il miglior interbase della NL West.
E sono riusciti a perderne una.
E' stata comunque una serie abbastanza particolare: nella prima partita otto fuoricampo segnati, che sono record di franchigia e record assoluto dell'Opening Day. La seconda partita invece è durata più di sei ore nonostante sia finita al 13°. Nella terza partita ha lanciato un position player, ovvero Russell Martin, ripreso dopo nove anni per fare il mop up evidentemente. Non si vedeva un position player lanciare per la squadra vincente in una partita finita al nono inning da almeno cinquant'anni. Martin che poi fa anche la figura di merda di dimenticarsi di andare a stringere la mano al suo catcher, lui che è un catcher

Debutto di AJ Pollock bene, su quello di Joe Kelly soprassediamo.
Corey Seager sta bene nel box di battuta, sembra esser tornato decentemente dai due infortuni che ha avuto l'anno scorso, gomito e anca, sebbene abbia ancora un po' di imbarazzo a correre tra le basi. Però è lui il miglior interbase della NL West.
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Re: Los Angeles Dodgers
In archivio la prima serie stagionale contro i San Francisco Giants, la prima anche per Farhan Zaidi al comando delle operazioni per gli altri.
La prima partita ci ricorda che forse le perplessità sulla firma di Joe Kelly siano quanto meno giustificabili. Ma la stagione è ancora lunga, quindi può fare anche di peggio.
Divertente invece vedere come nella seconda partita, Madison Bumgarner si fermi a guardare il fuoricampo che batte contro Ryu. Divertente perché lo stronzo ha la presunzione di fare il figo dopo aver preso 5 punti qualche inning prima, grazie ai quali i Dodgers pareggiano i conti nella serie.
Il rubber game ha un finale a sorpresa: David Freese, contro un destro, ad aprile, che batte il doppio al muro utile a ribaltare il punteggio ed a regalare la vittoria nella serie.
Dodgers che quindi salgono ad un record di 5-0 nelle partite in cui non lancia Joe Kelly, ma purtroppo la MLB non ci ha concesso una deroga e quindi contano anche le gare in cui lancia Joe Kelly, per un record complessivo di 5-2. Ora dayoff e poi weekend a Satan Field.
La prima partita ci ricorda che forse le perplessità sulla firma di Joe Kelly siano quanto meno giustificabili. Ma la stagione è ancora lunga, quindi può fare anche di peggio.
Divertente invece vedere come nella seconda partita, Madison Bumgarner si fermi a guardare il fuoricampo che batte contro Ryu. Divertente perché lo stronzo ha la presunzione di fare il figo dopo aver preso 5 punti qualche inning prima, grazie ai quali i Dodgers pareggiano i conti nella serie.
Il rubber game ha un finale a sorpresa: David Freese, contro un destro, ad aprile, che batte il doppio al muro utile a ribaltare il punteggio ed a regalare la vittoria nella serie.
Dodgers che quindi salgono ad un record di 5-0 nelle partite in cui non lancia Joe Kelly, ma purtroppo la MLB non ci ha concesso una deroga e quindi contano anche le gare in cui lancia Joe Kelly, per un record complessivo di 5-2. Ora dayoff e poi weekend a Satan Field.
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Re: Los Angeles Dodgers
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Re: Los Angeles Dodgers
Stiamo segnando veramente troppi punti. Non oso pensare alla prima serie persa cosa si dirà.
Va detto comunque che da una parte c'è un grande inizio dell'attacco che sta passando sopra tutto e tutti, però dall'altra parte c'è un pitching che definirei sotto media, con rotazione in affanno ed un bullpen non ancora inquadrato. Se con i rilievi non sai mai cosa aspettarti se non sperare che le cose vadano meglio, dalla rotazione possiamo prevedere una situazione di miglioramento nelle prossime settimane, con il ritorno di Kershaw e l'acquisizione di una forma migliore per Buehler che ha iniziato molto tardi in spring training ed infatti in queste prime due partenze è durato un giro di lineup. Resta tuttavia una situazione non ideale poiché il trio Maeda-Stripling-Urias non offre garanzie ed a lungo andare mi chiedo se possiamo continuare con questa rotazione.
La serie con i Rockies ci porta uno sweep e nessun infortunato, perché evidentemente non c'è più il Satan Field di una volta. Tre partite, tre match di pugilato. Significativa la seconda partita del weekend: un comodo 7-2, con 4-out save di Kenley Jansen. Lui che l'anno scorso, per la seconda volta, ha dovuto fermarsi durante una trasferta a Denver per aritmia cardiaca e che a causa di ciò ha deciso di sottoporsi ad un intervento di ablazione in offseason. E' tornato, non vedeva l'ora, ha ottenuto la sua save e forse si è liberato anche di un peso.
Niente day off perché ora andiamo a trovare Goldy! Non vedevo l'ora
Va detto comunque che da una parte c'è un grande inizio dell'attacco che sta passando sopra tutto e tutti, però dall'altra parte c'è un pitching che definirei sotto media, con rotazione in affanno ed un bullpen non ancora inquadrato. Se con i rilievi non sai mai cosa aspettarti se non sperare che le cose vadano meglio, dalla rotazione possiamo prevedere una situazione di miglioramento nelle prossime settimane, con il ritorno di Kershaw e l'acquisizione di una forma migliore per Buehler che ha iniziato molto tardi in spring training ed infatti in queste prime due partenze è durato un giro di lineup. Resta tuttavia una situazione non ideale poiché il trio Maeda-Stripling-Urias non offre garanzie ed a lungo andare mi chiedo se possiamo continuare con questa rotazione.
La serie con i Rockies ci porta uno sweep e nessun infortunato, perché evidentemente non c'è più il Satan Field di una volta. Tre partite, tre match di pugilato. Significativa la seconda partita del weekend: un comodo 7-2, con 4-out save di Kenley Jansen. Lui che l'anno scorso, per la seconda volta, ha dovuto fermarsi durante una trasferta a Denver per aritmia cardiaca e che a causa di ciò ha deciso di sottoporsi ad un intervento di ablazione in offseason. E' tornato, non vedeva l'ora, ha ottenuto la sua save e forse si è liberato anche di un peso.
Niente day off perché ora andiamo a trovare Goldy! Non vedevo l'ora
