Moderatamente sensati - Il topic della politica
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Vabbè dai, non saprei nemmeno che commento fare
- mario61
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
doc G ha scritto: 23/10/2018, 19:13Tradotto in Italiano: non ce la possiamo permettere e nemmeno sarebbe desiderabile, a ben rifletterci, ma intanto la mettiamo fino alle europee, così intanto prendiamo voti e poi rimettiamo tutto com'era dando la colpa alla UEpinopao ha scritto:Comunque sta cosa della riforma della Fornero che vale solo per un anno è una cosa da ridere per non piangere...
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del resto quest'anno la finanziano con il condono, l'anno prossimo con cosa la finanziano?
A me basterebbe
1) che le uscita con quota 100 fossero possibili solo adottando per le pensioni da erogare un sistema contributivo pure (come tutte quelle con contributi dopo il 1996, continuo a non capire questa disparità di trattamento a sfavore dei più giovani), hai necessità di uscire prima, ti diamo quanto hai versato. Non ti basta? Vuoi prendere di più di quanto hai versato? Allora vai con l'età prevista dalla Fornero.
2) che trasformassero il reddito di cittadinanza in lavoro socialmente utile. Ti do 780 euro per 25 ore di lavoro alla settimana. Almeno ti inserisco nel circuito produttivo (baby sitting, assistenza agli anziani ecc.)
3) che il condono fosse formulato nella versione grillina
4) che eliminassero i tagli che vogliono fare a industria 4.0
per rendermi la manovra accettabile
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Perlomeno alla fine mette il punto di domanda e non il punto esclamativo.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
In teoria il contributivo per la quota 100 potrebbe funzionare, ma solo in teoria. Da noi, dall'inizio, i contributi non vengono accumulati in un fondo, se ciò avvenisse quota 100 sarebbe sostenibile, ovviamente con contributivo. Il problema è che questo non accade, il sistema è a ripartizione, vale a dire che i soldi dei contributi sono usati per pagare le pensioni attuali.mario61 ha scritto:doc G ha scritto: 23/10/2018, 19:13
Tradotto in Italiano: non ce la possiamo permettere e nemmeno sarebbe desiderabile, a ben rifletterci, ma intanto la mettiamo fino alle europee, così intanto prendiamo voti e poi rimettiamo tutto com'era dando la colpa alla UE
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del resto quest'anno la finanziano con il condono, l'anno prossimo con cosa la finanziano?
A me basterebbe
1) che le uscita con quota 100 fossero possibili solo adottando per le pensioni da erogare un sistema contributivo pure (come tutte quelle con contributi dopo il 1996, continuo a non capire questa disparità di trattamento a sfavore dei più giovani), hai necessità di uscire prima, ti diamo quanto hai versato. Non ti basta? Vuoi prendere di più di quanto hai versato? Allora vai con l'età prevista dalla Fornero.
2) che trasformassero il reddito di cittadinanza in lavoro socialmente utile. Ti do 780 euro per 25 ore di lavoro alla settimana. Almeno ti inserisco nel circuito produttivo (baby sitting, assistenza agli anziani ecc.)
3) che il condono fosse formulato nella versione grillina
4) che eliminassero i tagli che vogliono fare a industria 4.0
per rendermi la manovra accettabile
Con quota 100 aumentano le pensioni e diminuiscono i contributi, anche se di poco, rendendo più pesante la situazione.
Per quanto riguarda il condono, la proposta grillina a mio parere ha poco senso. Per un momento sospendiamo ogni giudizio morale sul condono, facciamo finta che ci servono i soldi e vada fatto. Se c'è un condono anche penale magari qualcuno aderirebbe, se non c'è il condono penale l'evasore non aderirebbe, aderirebbe solo colui che ha cercato modi legali per aggirare il sistema, sarebbe quindi in definitiva inutile. Possiamo volere o non volere il condono (personalmente non mi piace affatto), ma o si fa condonando anche il penale o non serve a nulla.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Sul rdc mi sono espresso tante volte. Nella concezione di Grillo e Dibba è una bestialità, la proposta presentata da Di Maio, una via di mezzo fra reddito minimo e sussidio di disoccupazione, avrebbe invece un suo senso, anzi, come concezione un sostegno erga omnes, verso tutti coloro che sono disoccupati e cercano attivamente lavoro, avrebbe molto senso. Ci sono però delle assurdità che rendono il tutto insostenibile ed inattuabile.
1) La tassazione al 100% per chi guadagna meno di 780 euro. Se io guadagno 600 euro la legge mi porta lo stesso a 780. Allora se lavoro o mi gratto la panza sempre 780 euro guadagno. Cosa sceglierò? Aggiungo, ma se io guadagno 1000 euro davvero mi conviene andare a lavorare per 220 euro? In realtà poi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di farsi pagare a nero, ma questo è un altro discorso. Questo è l'assurdo più grave, senza premiazioni per chi lavora guadagnando poco il tutto non può stare in piedi.
2) centri per l'impiego. Ma davvero? Il 3% dei lavoratori italiani ha trovato posto passando dai centri per l'impiego. Magari un operaio specializzato di Milano o Brescia può anche trovar lavoro al cpi, ma un lavoratore non specializzato di Vibo Valentia riceverà mai tre proposte di lavoro entro 100 km dalla residenza? Serve che il lavoratore si attivi in ogni modo, frequentando tutti i corsi di formazione professionale possibili, non solo quelli del cpi, è sfrutti attivamente tutti i canali, da linkedin al lavoro interinale. E, naturalmente, togliere la possibilità di rifiutare lavoro, a meno che non si voglia rendere nazionale la ricerca.
3) non è commisurato al costo della vita, così strutturato favorisce chi abita in province depresse, che sarà anche colui che più difficilmente troverà lavoro.
4) per carità di patria sorvolo sulle coperture, ormai sarà chiaro anche al più appassionato @GerryDonato che non ci sono e non ci sono mmasi state.
Tutte le cazzate che appaiono, dai consumi etici all'obbligo di spendere tutto, discendono da queste storture.
Perchè non le eliminano? Anche Di Maio e Toninelli dovrebbero essersene accorti.
Non le eliminano in parte per scarsa capacità, ma soprattutto per ragioni ideologiche. Lavoro interinale? Part time? Incentivare il lavoro? Disincentivare lavoro nero? Privati? Vade retro Saragat
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1) La tassazione al 100% per chi guadagna meno di 780 euro. Se io guadagno 600 euro la legge mi porta lo stesso a 780. Allora se lavoro o mi gratto la panza sempre 780 euro guadagno. Cosa sceglierò? Aggiungo, ma se io guadagno 1000 euro davvero mi conviene andare a lavorare per 220 euro? In realtà poi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di farsi pagare a nero, ma questo è un altro discorso. Questo è l'assurdo più grave, senza premiazioni per chi lavora guadagnando poco il tutto non può stare in piedi.
2) centri per l'impiego. Ma davvero? Il 3% dei lavoratori italiani ha trovato posto passando dai centri per l'impiego. Magari un operaio specializzato di Milano o Brescia può anche trovar lavoro al cpi, ma un lavoratore non specializzato di Vibo Valentia riceverà mai tre proposte di lavoro entro 100 km dalla residenza? Serve che il lavoratore si attivi in ogni modo, frequentando tutti i corsi di formazione professionale possibili, non solo quelli del cpi, è sfrutti attivamente tutti i canali, da linkedin al lavoro interinale. E, naturalmente, togliere la possibilità di rifiutare lavoro, a meno che non si voglia rendere nazionale la ricerca.
3) non è commisurato al costo della vita, così strutturato favorisce chi abita in province depresse, che sarà anche colui che più difficilmente troverà lavoro.
4) per carità di patria sorvolo sulle coperture, ormai sarà chiaro anche al più appassionato @GerryDonato che non ci sono e non ci sono mmasi state.
Tutte le cazzate che appaiono, dai consumi etici all'obbligo di spendere tutto, discendono da queste storture.
Perchè non le eliminano? Anche Di Maio e Toninelli dovrebbero essersene accorti.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
per me 10 miliardi nei centri per l'impiego avrebbero più senso che 10 miliardi nel RDC come incentivo allo sviluppo.doc G ha scritto: 23/10/2018, 23:54Sul rdc mi sono espresso tante volte. Nella concezione di Grillo e Dibba è una bestialità, la proposta presentata da Di Maio, una via di mezzo fra reddito minimo e sussidio di disoccupazione, avrebbe invece un suo senso, anzi, come concezione un sostegno erga omnes, verso tutti coloro che sono disoccupati e cercano attivamente lavoro, avrebbe molto senso. Ci sono però delle assurdità che rendono il tutto insostenibile ed inattuabile.
1) La tassazione al 100% per chi guadagna meno di 780 euro. Se io guadagno 600 euro la legge mi porta lo stesso a 780. Allora se lavoro o mi gratto la panza sempre 780 euro guadagno. Cosa sceglierò? Aggiungo, ma se io guadagno 1000 euro davvero mi conviene andare a lavorare per 220 euro? In realtà poi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di farsi pagare a nero, ma questo è un altro discorso. Questo è l'assurdo più grave, senza premiazioni per chi lavora guadagnando poco il tutto non può stare in piedi.
2) centri per l'impiego. Ma davvero? Il 3% dei lavoratori italiani ha trovato posto passando dai centri per l'impiego. Magari un operaio specializzato di Milano o Brescia può anche trovar lavoro al cpi, ma un lavoratore non specializzato di Vibo Valentia riceverà mai tre proposte di lavoro entro 100 km dalla residenza? Serve che il lavoratore si attivi in ogni modo, frequentando tutti i corsi di formazione professionale possibili, non solo quelli del cpi, è sfrutti attivamente tutti i canali, da linkedin al lavoro interinale. E, naturalmente, togliere la possibilità di rifiutare lavoro, a meno che non si voglia rendere nazionale la ricerca.
3) non è commisurato al costo della vita, così strutturato favorisce chi abita in province depresse, che sarà anche colui che più difficilmente troverà lavoro.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Per me avrebbe molto più senso un investimento su un settore specifico individuato come cruciale. L’italia campa di food? Investiamo, incentiviamo e diventiamo un’eccellenza vera nel settore, ma a livello economico, non qualitativo.lusso, Turismo? Benissimo, politica con focus su questo e ci diamo un’identitá fortissima. Diamo continuità, siamo lungimiranti, puntiamo su qualcosa e poi costruiamo attorno. Se c’e qualcosa che funziona poi è più facile remare nella direzione giusta.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Per carità, vero, ma con tutti i disoccupati che ci sono una qualche forma di aiuto va prevista per forza, sia per ragioni etiche che per evitare disordini. Tutto il welfare per i disoccupati che c'era fino a venti anni fa è superato, le forme più recenti, come ASPI e REI sono funzionali ma insufficienti. E poi temo che anche con 10 miliardi i centri per l'impiego non diventerebbero come quelli tedeschi, se in Italia non hanno mai funzionato un motivo c'è.mario61 ha scritto:per me 10 miliardi nei centri per l'impiego avrebbero più senso che 10 miliardi nel RDC come incentivo allo sviluppo.doc G ha scritto: 23/10/2018, 23:54Sul rdc mi sono espresso tante volte. Nella concezione di Grillo e Dibba è una bestialità, la proposta presentata da Di Maio, una via di mezzo fra reddito minimo e sussidio di disoccupazione, avrebbe invece un suo senso, anzi, come concezione un sostegno erga omnes, verso tutti coloro che sono disoccupati e cercano attivamente lavoro, avrebbe molto senso. Ci sono però delle assurdità che rendono il tutto insostenibile ed inattuabile.
1) La tassazione al 100% per chi guadagna meno di 780 euro. Se io guadagno 600 euro la legge mi porta lo stesso a 780. Allora se lavoro o mi gratto la panza sempre 780 euro guadagno. Cosa sceglierò? Aggiungo, ma se io guadagno 1000 euro davvero mi conviene andare a lavorare per 220 euro? In realtà poi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di farsi pagare a nero, ma questo è un altro discorso. Questo è l'assurdo più grave, senza premiazioni per chi lavora guadagnando poco il tutto non può stare in piedi.
2) centri per l'impiego. Ma davvero? Il 3% dei lavoratori italiani ha trovato posto passando dai centri per l'impiego. Magari un operaio specializzato di Milano o Brescia può anche trovar lavoro al cpi, ma un lavoratore non specializzato di Vibo Valentia riceverà mai tre proposte di lavoro entro 100 km dalla residenza? Serve che il lavoratore si attivi in ogni modo, frequentando tutti i corsi di formazione professionale possibili, non solo quelli del cpi, è sfrutti attivamente tutti i canali, da linkedin al lavoro interinale. E, naturalmente, togliere la possibilità di rifiutare lavoro, a meno che non si voglia rendere nazionale la ricerca.
3) non è commisurato al costo della vita, così strutturato favorisce chi abita in province depresse, che sarà anche colui che più difficilmente troverà lavoro.
4) per carità di patria sorvolo sulle coperture, ormai sarà chiaro anche al più appassionato @GerryDonato che non ci sono e non ci sono mmasi state.
Tutte le cazzate che appaiono, dai consumi etici all'obbligo di spendere tutto, discendono da queste storture.
Perchè non le eliminano? Anche Di Maio e Toninelli dovrebbero essersene accorti.
Non le eliminano in parte per scarsa capacità, ma soprattutto per ragioni ideologiche. Lavoro interinale? Part time? Incentivare il lavoro? Disincentivare lavoro nero? Privati? Vade retro Saragat
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Infine: in regioni come Calabria e Sardegna puoi mettere tutti i centri per l'impiego che vuoi, ma temo che gli unici posti che troveresti sono quelli per gli impiegati nei centri stessi. Senza crescita economica in un terzo abbondante d'Italia lavoro non si trova, se non con solide relazioni personali, perché non c'è, a meno di non obbligare il disoccupato a trasferirsi
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Questo, settori merceologici a parte, non sono convintissimo siano quelli giusti, è un discorso che ha molto senso, ma manca totalmente nella manovra. Se fai deficit al 2,4 per investire magari la UE e, soprattutto, i mercati magari te lo passano, se lo fai per pensioni anticipate nello stato che spende di più in pensioni fai la figura del cialtrone.alecs ha scritto:Per me avrebbe molto più senso un investimento su un settore specifico individuato come cruciale. L’italia campa di food? Investiamo, incentiviamo e diventiamo un’eccellenza vera nel settore, ma a livello economico, non qualitativo.lusso, Turismo? Benissimo, politica con focus su questo e ci diamo un’identitá fortissima. Diamo continuità, siamo lungimiranti, puntiamo su qualcosa e poi costruiamo attorno. Se c’e qualcosa che funziona poi è più facile remare nella direzione giusta.
Ormai si produce in distretti industriali, quelli che ci sono vanno incentivati, tutelati e protetti al meglio, non certo con dazi e cazzate simili, cosa fattibile, dove non ci sono vanno incentivati e creati, ma questo è davvero difficile
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
È una convinzione errata della commissione UE, come hanno dimostrato gli anni passati. La riduzione del deficit ha effetti negativi sul Pil ed il rapporto debito pil continua a crescere.mario61 ha scritto:
Poi per il fatto che la frazione sia maggiore di 1, un aumento uguale in termini di numeratore e denominatore causa una contrazione del rapporto, viceversa il contrario (se l'aumento di spesa si trasformasse interamente in aumento del Pil, il rapporto diminuirebbe)
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Penso che lui ne sappia qualcosa in più
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
frog ha scritto: 23/10/2018, 16:36Dietto ha scritto: 23/10/2018, 15:40
un conto non essere contento di essere governato da qualcuno che ha già ampiamente dimostrato di cosa sia capace, un altro parlare di vomito perchè ha vinto la parte politica opposta.
Mi pare abbastanza chiaro.
Quindi avere voglia di vomitare dopo aver visto dei risultati elettorali per me vomitevoli è antidemocratico, mentre le politiche della Meloni e di Trump, tuoi idoli orgogliosamente rivendicati, non lo sono.
Prendo atto.


E allora il PD la Meloni e Trump?
Ultima modifica di Dietto il 24/10/2018, 9:19, modificato 1 volta in totale.

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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Gostis53 ha scritto: 24/10/2018, 9:02È una convinzione errata della commissione UE, come hanno dimostrato gli anni passati. La riduzione del deficit ha effetti negativi sul Pil ed il rapporto debito pil continua a crescere.mario61 ha scritto:
Poi per il fatto che la frazione sia maggiore di 1, un aumento uguale in termini di numeratore e denominatore causa una contrazione del rapporto, viceversa il contrario (se l'aumento di spesa si trasformasse interamente in aumento del Pil, il rapporto diminuirebbe)
Shhhh non parlare di moltiplicatori che succede un casino
