SafeBet ha scritto: ↑04/09/2018, 10:50 il tradimento mi ha sempre affascinato, vuoi perché l'ho visto succedere (e quindi vissuto) in famiglia a vari livelli, vuoi perché io per indole non ci sono mai stato portato. non lo capisco, ma mi affascina.
eppure penso che se la mia compagna attuale mi tradisse, la mia prima reazione sarebbe quella di cercare di salvare la relazione a qualsiasi costo. affanculo l'orgoglio, affanculo il rispetto. voglio la felicità della mia relazione e sul'altare di quella sacrificherei quasi tutto. voglio la stabilità, la serenità. poi però mi interrogo: in fondo io non sono mai stato tradito, non ho la minima idea di cosa si provi. si riconquista quella felicità?
ovviamente parlo di un tradimento frutto del desiderio carnale, diciamo estemporaneo, non del risultato di una relazione che già non funzionava per altri problemi.
La prima reazione è la nausea, altro che salvare un rapporto.
Non si agisce razionalmente in questi casi, non parla il cervello ma la pancia.
Una mia amica per anni ha mantenuto una relazione aperta a metà (coppia moderna, giovani, relazione a distanza, in giro per l'europa per motivi di studio o lavoro): lui un tranquillone e pacifico, lei ragazza bella e brillante con dei bisogni fisici da soddisfare. Lei poteva scoparsi chi voleva, ma lui no perché lei era gelosa. E in tutto questo, lui era d'accordo ed informato sui fatti. Visione contemporanea potrei dire.
L'asimmetria la eviterei. Fate tutto o fate niente, ma fate le stesse cose, parto da questo.
EDIT: Penny mi ha anticipato.