Leviathan ha scritto: ↑09/08/2018, 15:08doc G ha scritto: ↑09/08/2018, 14:11 Craxi, Forlani ed Andreotti da mo' che li rimpiango, per lo meno c'era sempre la sensazione che sapessero quel che stavano facendo e che ne capissero più di noi di quel che facevano.
Poi magari accadeva quel che è emerso nel 1992, ma l'impressione è che non avrebbero mai mandato tutto in vacca.
Ecco, invece a rimpiangere di avere re porco (soprannome reale) o un corista di San Remo al posto di Mattarella non sono ancora pronto
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Giusto per pignoleria, i pro-monarchici indicano Aimone Duca d'Aosta come Re virtuale e Olga di Grecia Duchessa del Piemonte come Regina.
In pratica avremmo l'ex ad Pirelli come Re. Sicuro che non sia meglio lui di Giggino e il Capitano come guida del Paese?
Unico figlio maschio di Amedeo di Savoia Aosta e di Claudia d'Orléans, è nato a Firenze nel 1967. Alla nascita, secondo l'uso del ramo Savoia Aosta, ricevette il titolo di duca delle Puglie (titolo giuridicamente non riconosciuto dalla Repubblica Italiana). Battezzato con l'acqua dei fiumi Giordano e Piave, ebbe per padrini di battesimo l'allora principe Juan Carlos di Borbone, poi re di Spagna, e il re Costantino II di Grecia.
Nel 1982, quando era ancora minorenne, Umberto II di Savoia gli conferì, avvenimento unico della sua generazione in Casa Savoia, il collare dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il collegio navale Francesco Morosini di Venezia, Aimone frequentò i corsi dell'Accademia navale, conseguendo il grado di guardiamarina. In seguito, con l'incarico di ufficiale di stato maggiore, venne imbarcato per un anno prendendo parte ad alcune esercitazioni NATO nell'Atlantico e nel Mediterraneo.
A bordo della fregata Maestrale ha partecipato alla Guerra del Golfo. Nel 2001 ha affiancato il padre Amedeo nella replica dell'impresa del raggiungimento del Polo nord, compiuta un secolo prima dal prozio Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi.
Nel 2006, in virtù del riconoscimento come capo di Casa Savoia, il padre Amedeo gli ha ceduto il titolo di duca d'Aosta, assumendo quello di duca di Savoia. Per i sostenitori del padre è così diventato Aimone, sesto duca d'Aosta.
Aimone ha patrocinato o collaborato ad attività di diffusione della cultura e della storia italiana, dal centenario del volo,[3] alle celebrazioni carducciane,[4] alle vicissitudini della comunità italiana in Crimea.[5] È imparentato con le famiglie reali di Grecia, Danimarca, Bulgaria, Romania, Regno Unito, Spagna, Francia e Russia. Oltre all'italiano, parla inglese, francese, spagnolo e russo.
Aimone di Savoia Aosta, a causa di una profezia di Padre Pio da Pietrelcina,[6][7][8] che avrebbe previsto la fine del Regno d'Italia, l'estinzione del ramo principale dei Savoia-Carignano e il successivo ritorno della monarchia con il ramo collaterale Savoia-Aosta, sarebbe rappresentato in un bassorilievo nella cripta dove riposano i resti mortali del frate francescano.[9] Il bassorilievo, commissionato nel 1968 da Gian Paolo Quinto e modellato dallo scultore Cesarino Vincenti quando Aimone aveva appena un anno, è intitolato Maestà e Bellezza ti stanno intorno e raffigura la Sacra Famiglia attorniata da un gruppo di persone. Fra loro è visibile un adulto che sarebbe Aimone di Savoia Aosta con il collare dell'Annunziata fra le mani.[10]
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Dopo la laurea, conseguita presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, ha svolto un periodo di specializzazione presso la J.P. Morgan & Co. Successivamente ha lavorato nel settore marketing del Gruppo Rinascente, del Gruppo Merloni e di Fata Engineering. Nel 1994 si trasferisce a Mosca, in Russia, per lavorare con la Tripcovich Trading Company
Aimone :novotny: x 1000
Ah, almeno è molto laureato