Moderatamente sensati - Il topic della politica
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Comunque Virzì è sempre uno dei migliori.
- doc G
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Me lo auguro...Jakala ha scritto:Ritratteranno, come hanno ritrattato sull'euro, la loro base in Lombardia e Veneto ha molti difetti, ma sa far di conto.pinopao ha scritto:Il ministro dell'agricoltura ha detto che l'Italia non ratificherà il trattato CETA col Canada
Questi qui le esportazioni le vogliono fare solo con la Russia
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2 miliardi di attivo commerciale e scambi in continuo aumento.
Ma i migliori pastifici usano anche grano canadese e per la coldiretti è una brutta pubblicità.
Anziché chiedersi perché da 20 anni il seminativo in Italia sia in crisi meglio cercare un capro espiatorio
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- DODO29186
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Sulla questione “Stadio Roma” mi soffermo su un problema politico di ordine generale e che esula da quello giuridico: Lanzalone la Raggi l’ha solo nominato, non l’ha scelto. Da questo fatto apparentemente marginale possiamo dedurne due conseguenze ben più gravi.
1- Nella democrazia diretta sognata da M5S manca completamente il concetto di assunzione di responsabilità. Due non eletti - Grillo e Casaleggio - privi dunque di responsabilità politica diretta in quanto non sindacabili e non giudicabili dall’elettorato decidono su temi vitali per il Movimento ed il Paese, mentre i politici - questi sì scelti direttamente dagli elettori - ne risultano dei meri esecutori e in quanto tali proclamano la loro estraneità ai fatti. Mutatis mutandis, lo stesso meccanismo si può applicare al voto online: se da una consultazione ne scaturisce una decisione sì popolare, ma rivelatasi nei fatti profondamente erronea e devastante, chi ne risponde delle conseguenze? I votanti certamente no, i politici M5S neppure e men che meno il Gotha “non politico” del partito.
2- La mancata assunzione di responsabilità è a mio avviso anche la prima causa dell’enorme difficoltà incontrata da M5S nel dotarsi di una propria classe dirigente di alto profilo. Se non rispondo delle mie azioni all’elettorato ed ai miei pari, ma solo ad un circolo ristretto e dal parere insindacabile che detta la mia agenda, mi privo di qualunque possibilità di progressione ed auto-miglioramento, mi privo della capacità di autonomia di pensiero ed azione su cui la Costituzione fonda la figura del Parlamentare. Per fare campagna elettorale tutto questo non occorre, per governare e creare leadership è invece una qualità indispensabile.
1- Nella democrazia diretta sognata da M5S manca completamente il concetto di assunzione di responsabilità. Due non eletti - Grillo e Casaleggio - privi dunque di responsabilità politica diretta in quanto non sindacabili e non giudicabili dall’elettorato decidono su temi vitali per il Movimento ed il Paese, mentre i politici - questi sì scelti direttamente dagli elettori - ne risultano dei meri esecutori e in quanto tali proclamano la loro estraneità ai fatti. Mutatis mutandis, lo stesso meccanismo si può applicare al voto online: se da una consultazione ne scaturisce una decisione sì popolare, ma rivelatasi nei fatti profondamente erronea e devastante, chi ne risponde delle conseguenze? I votanti certamente no, i politici M5S neppure e men che meno il Gotha “non politico” del partito.
2- La mancata assunzione di responsabilità è a mio avviso anche la prima causa dell’enorme difficoltà incontrata da M5S nel dotarsi di una propria classe dirigente di alto profilo. Se non rispondo delle mie azioni all’elettorato ed ai miei pari, ma solo ad un circolo ristretto e dal parere insindacabile che detta la mia agenda, mi privo di qualunque possibilità di progressione ed auto-miglioramento, mi privo della capacità di autonomia di pensiero ed azione su cui la Costituzione fonda la figura del Parlamentare. Per fare campagna elettorale tutto questo non occorre, per governare e creare leadership è invece una qualità indispensabile.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Sulla questione governo è invece chiarissima l’opportunità intravista da Salvini nell’alleanza con una forza gravemente carente di leadership e infatti è lui a dettare l’agenda dopo aver lasciato a Di Maio l’illusione sulla scelta di un Premier fantoccio. Era chiaro sin dall’inizio, quando il capriccio leghista su Savona ha rischiato di far saltare i’intera legislatura prima ancora della sua nascita.
Ma possiamo spingerci ben oltre: presto o tardi l’insofferenza grillina per la forzata convivenza porterà ad un’inevitabile spaccatura, presumibilmente dopo che i sondaggi daranno M5S in calo mentre Salvini avrà portato avanti la sua agenda facendo il pieno di consensi e sentendosi legittimato ad esondare dagli argini del contratto (già oggi la prima prova con la questione contante).
Cosa accadrà dunque in caso di crisi istituzionale e governo a rischio? Naturalmente il PdR cercherà come prima cosa una nuova maggioranza e a quel punto i tre porcellini (e mezzo) ricorderanno agli italiani che loro le elezioni già le hanno vinte e come alleati, dunque un governo coeso e legittimato dalle urne già esiste e le amministrative sono lì a dimostrarlo qualora servisse un’ulteriore prova.
D’altro canto a chi converrebbe andare ad elezioni? Certo non a Berlusconi e Meloni che farebbero carte false per tenersi Salvini ben stretto. Alla Lega potrebbe convenire numericamente, ma poi con chi governi se non ha alleati coi voti? Naturalmente non al M5S che subirebbe le inevitabili conseguenze di un tale corso degli eventi. Forse gioverebbe al PD sempre ammesso che nel frattempo abbiano risolto le ataviche beghe interne.
Pura teoria naturalmente, ma non credo si possa parlare di fantascienza. E nel mezzo una Nazione da governare affondata tra le maree dei giochi di potere.
Ma possiamo spingerci ben oltre: presto o tardi l’insofferenza grillina per la forzata convivenza porterà ad un’inevitabile spaccatura, presumibilmente dopo che i sondaggi daranno M5S in calo mentre Salvini avrà portato avanti la sua agenda facendo il pieno di consensi e sentendosi legittimato ad esondare dagli argini del contratto (già oggi la prima prova con la questione contante).
Cosa accadrà dunque in caso di crisi istituzionale e governo a rischio? Naturalmente il PdR cercherà come prima cosa una nuova maggioranza e a quel punto i tre porcellini (e mezzo) ricorderanno agli italiani che loro le elezioni già le hanno vinte e come alleati, dunque un governo coeso e legittimato dalle urne già esiste e le amministrative sono lì a dimostrarlo qualora servisse un’ulteriore prova.
D’altro canto a chi converrebbe andare ad elezioni? Certo non a Berlusconi e Meloni che farebbero carte false per tenersi Salvini ben stretto. Alla Lega potrebbe convenire numericamente, ma poi con chi governi se non ha alleati coi voti? Naturalmente non al M5S che subirebbe le inevitabili conseguenze di un tale corso degli eventi. Forse gioverebbe al PD sempre ammesso che nel frattempo abbiano risolto le ataviche beghe interne.
Pura teoria naturalmente, ma non credo si possa parlare di fantascienza. E nel mezzo una Nazione da governare affondata tra le maree dei giochi di potere.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Scusa dodo a la destra mica avrebbe i voti per governare da sola eh.
Oppure non ho capito niente?
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Comunque per stemperare la tensione a Roma approvano una via intitolata ad Almirante e Virginia nostra risponde “non lo sapevo”
Tutto bellissimo
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Sto scoprendo che Lanzalone era, de facto, il vero sindaco di Roma e praticamente giusto un gradino sotto Casaleggio nel m5s
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
BomberDede ha scritto: ↑14/06/2018, 23:03 Comunque per stemperare la tensione a Roma approvano una via intitolata ad Almirante e Virginia nostra risponde “non lo sapevo”
Tutto bellissimo
Manco Alemanno c'era riuscito...
Leggo però che la Raggi, 15 minuti dopo aver detto da Vespa che lei non sa un cazzo e conta ancora meno a Roma, dice che sarà la prima firmataria per non intitolare la via ad almirante
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Per la questione stadio della Roma è indagato pure Malagò
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Stadio Roma, la rete politica di Luca Parnasi: "Il governo lo sto facendo io"
Dalle intercettazioni emergono rapporti con Lega e M5s: già a gennaio lʼimprenditore parlava di un governo bicolore e lavorava per "infiltrarsi nelle istituzioni". Anche con una cena "riservata" con Giancarlo Giorgetti
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... 802a.shtml
il governo più breve di sempre
Dalle intercettazioni emergono rapporti con Lega e M5s: già a gennaio lʼimprenditore parlava di un governo bicolore e lavorava per "infiltrarsi nelle istituzioni". Anche con una cena "riservata" con Giancarlo Giorgetti
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
I voti non li avrebbe.BomberDede ha scritto:Scusa dodo a la destra mica avrebbe i voti per governare da sola eh.
Oppure non ho capito niente?
Ed un cdx a guida Salvini in Parlamento può accordarsi solo.con i pentastellati, un accordo col PD sarebbe deleterio per entrambi dal punto di vista elettorale.
Probabilmente Dodo immagina che ci siano dei "responsabili" che lascino M5S e PD per permettere la nascita di un governo di cdx.
Personalmente la reputo una cosa difficile.
Chi si spostasse dal. PD sarebbe visto male da chiunque e probabilmente finirebbe la carriera politica, qualcuno si potrebbe convincere con qualche poltrona, ma non in numero sufficiente.
Dai pentastellati qualcuno potrebbe passare, ma per ora è difficile immaginare se saranno sufficienti o meno.
Però nei pentastellati sarà di certo più facile trovare qualcuno che voglia evitare le elezioni e si sia avvicinato negli anni di governo.
Però intendiamoci: siamo certi che proprio a Salvini non convengano elezioni nel 2019 piuttosto che un governo di centrodestra con numeri risicati? Proseguendo così si mangerebbe FI (ed a livello locale gli spostamenti da FI a Lega sono continui, specie al centro, si troverebbe anche una classe dirigente locale bella e fatta), guadagnerebbe voti anche dai pentastellati, rischierebbe di avere il primo partito italiano, con una lega ben sopra il 25%, ed un cdx sopra al 40%.
Ed un Berlusconi che non può rompere (altrimenti lo avrebbe già fatto, specie dopo le tlc ai grillini) perchè sarebbe abbandonato da tutti gli amministratori locali.
Formando un nuovo governo rischierebbe di perdere qualcosa, a Salvini conviene tirare avanti la situazione attuale, per lui molto favorevole, il più possibile e poi andare al voto.
Oggi è, di fatto, premier, ministro di interni, esteri, difesa ed infrastrutture, agricoltura e famiglia a fedelissimi, ed ha dei signori Malaussene belli pronti se qualcosa andasse male (prima di tutto Conte, tagliato su misura per il ruolo, ma può dare colpe anche a Di Maio, Mattarella e UE), per questa legislatura solo disastri epocali potrebbero danneggiarlo, fino a che è in questa situazione
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Salvini ha fatto centro, poco da dire
Fossi un elettore 5s non sarei per nulla contento
Altra cosa invece per Casaleggio e per quelli che contano davvero: per loro non è che cambi poi molto
Fossi un elettore 5s non sarei per nulla contento
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
Io mi sbaglierò eh, ma per me un elettore del M5S OGGI non è incazzato per nulla, o meglio non è incazzato perché sta "vincendo Salvini", per nulla, è incazzato perché il lavoro non ce l'ha, perché quando ce l'ha ha dei contratti assurdi, perché quelli che dovevano tutelarlo negli ultimi 30 anni hanno fatto bellamente i cazzi propri, perché siamo sempre e costantemente in campagna elettorale nelle barricate, perché al telegiornale(giornale, radiogiornale) sparano sempre le notizie sensazionalistiche e caricano a molla anche loro... e per altri millemila motivi.
Un paese così incazzato vota M5S come voterebbe TRANQUILLAMENTE domani mattina lega, girotondini, Varoufakis o podemos, basta che facciano qualcosa, qualcosa ANCHE di sbagliato ma che facciano qualcosa, per ora è li che Salvini sta stravincendo dal secondo dopo le elezioni... diciamocelo tra di noi, al popolo dello stadio della Roma, della via di Almirante o dei trattati col Canada, non frega nulla, anzi frega solo ai "radical chic"(tendenzialmente e non sto parlando di qui dentro) che hanno però molti meno problemi PERCEPITI della maggioranza dei votanti.
Un paese così incazzato vota M5S come voterebbe TRANQUILLAMENTE domani mattina lega, girotondini, Varoufakis o podemos, basta che facciano qualcosa, qualcosa ANCHE di sbagliato ma che facciano qualcosa, per ora è li che Salvini sta stravincendo dal secondo dopo le elezioni... diciamocelo tra di noi, al popolo dello stadio della Roma, della via di Almirante o dei trattati col Canada, non frega nulla, anzi frega solo ai "radical chic"(tendenzialmente e non sto parlando di qui dentro) che hanno però molti meno problemi PERCEPITI della maggioranza dei votanti.
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
mah, sulla via Almirante e lo stadio posso capire. Ma se un elettore del nord non ha interesse nel CETA e nello sviluppo agricolo, nell´export agroalimentare e nellc rescita del paese vuol dire che non ha interesse a migliorare la porpria situazione.
o pensano davvero che i lavori cadano dal cielo?
o pensano davvero che i lavori cadano dal cielo?
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Re: Moderatamente sensati - Il topic della politica
doc G ha scritto: ↑15/06/2018, 10:09I voti non li avrebbe.BomberDede ha scritto:Scusa dodo a la destra mica avrebbe i voti per governare da sola eh.
Oppure non ho capito niente?
Ed un cdx a guida Salvini in Parlamento può accordarsi solo.con i pentastellati, un accordo col PD sarebbe deleterio per entrambi dal punto di vista elettorale.
Probabilmente Dodo immagina che ci siano dei "responsabili" che lascino M5S e PD per permettere la nascita di un governo di cdx.
Personalmente la reputo una cosa difficile.
Chi si spostasse dal. PD sarebbe visto male da chiunque e probabilmente finirebbe la carriera politica, qualcuno si potrebbe convincere con qualche poltrona, ma non in numero sufficiente.
Dai pentastellati qualcuno potrebbe passare, ma per ora è difficile immaginare se saranno sufficienti o meno.
Però nei pentastellati sarà di certo più facile trovare qualcuno che voglia evitare le elezioni e si sia avvicinato negli anni di governo.
Però intendiamoci: siamo certi che proprio a Salvini non convengano elezioni nel 2019 piuttosto che un governo di centrodestra con numeri risicati? Proseguendo così si mangerebbe FI (ed a livello locale gli spostamenti da FI a Lega sono continui, specie al centro, si troverebbe anche una classe dirigente locale bella e fatta), guadagnerebbe voti anche dai pentastellati, rischierebbe di avere il primo partito italiano, con una lega ben sopra il 25%, ed un cdx sopra al 40%.
Ed un Berlusconi che non può rompere (altrimenti lo avrebbe già fatto, specie dopo le tlc ai grillini) perchè sarebbe abbandonato da tutti gli amministratori locali.
Formando un nuovo governo rischierebbe di perdere qualcosa, a Salvini conviene tirare avanti la situazione attuale, per lui molto favorevole, il più possibile e poi andare al voto.
Oggi è, di fatto, premier, ministro di interni, esteri, difesa ed infrastrutture, agricoltura e famiglia a fedelissimi, ed ha dei signori Malaussene belli pronti se qualcosa andasse male (prima di tutto Conte, tagliato su misura per il ruolo, ma può dare colpe anche a Di Maio, Mattarella e UE), per questa legislatura solo disastri epocali potrebbero danneggiarlo, fino a che è in questa situazione
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E' un tema difficile da esplorare e su cui si possono fare solo ipotesi. Che numericamente alla Lega convenga andare ad elezioni anticipate è sicuro, ma non puoi far cadere il tuo stesso governo dopo una barzelletta di consultazioni durate tre mesi, quindi finché ti conviene, tiri avanti. Anche perché, se te la giochi bene, ci puoi guadagnare.
Il problema è che il travaso di voti Forza Italia - Lega non modifica le carte in tavola e non credo che lo stato di agitazione perpetuo della Meloni possa favorire la causa. Sostanzialmente: da dove il centrodestra può prendere i voti in più che gli servono? Francamente dubito arrivino dall'astensione, quindi ci sono due possibilità: i partiti esterni alla coalizione e la legge elettorale.
Uno dei vecchi adagi della politica italiana è che chi fa cadere un governo dall'interno non è mai premiato alla tornata elettorale immediatamente successiva e questo Salvini lo sa bene. E poiché il chiaro bacino esterno da cui attingere non può essere altro che il M5S, la mossa da fare è quella di imporre l'agenda leghista al governo sino ad arrivare ad un aut - aut in cui saranno i grillini a far cadere tutto.
Una volta conclusasi l'esperienza gialloverde, il PdR interverrebbe cercando una nuova maggioranza difficile da individuare. Ma avrebbe senso andare ad elezioni prima di aver riformato il sistema elettorale? Ed è qui che io intravedo un governo politico di scopo imperniato sull'asse del centrodestra ad imporre l'agenda con transfughi e responsabili entrare in gioco. Naturalmente, la modifica della legge elettorale richiederebbe un appoggio esterno e se questo dovesse venir meno si ritornerebbe da capo. Se si ritorna da capo il vantaggio - pur marginale - è sempre del centrodestra, se si modifica la legge elettorale è il centrodestra ad imporre l'agenda.
Poi lo scenario politico italiano è estremamente volubile essendo basato sull'emozione del momento e ancor di più sull'estemporaneità dei sondaggi la cui capacità predittiva lascia molto a desiderare. E' chiaro però che questo governo difficilmente avrà vita lunga, come è altrettanto chiaro che il patto interno al centrodestra non è stato rotto, ma è in stato dormiente e in attesa delle giuste condizioni per destarsi dal sonno.