DOMA ha scritto: ↑07/05/2018, 14:08
Ero qui che mi aspettavo proprio questi appunti, da te.
"Ne capisce" è per dire ragazzi che seguono/apprezzano il genere e hanno anche una carriera/hobby di produttori, fonici etc. (no ok, non steve albini, ma pareri più autorevoli e tecnici del mio, di sicuro)
Per la prima parte sul "marketing": era un sottolineare/ribadire lo scarto tra io (noi?!) babbioni ultra30enni (BU30+) abituati a spender le paghette in cd vinili e gli adolescenti che seguono la trap. Chiaro che tutti ragionino nell'ottica di far un buon prodotto, ma i MEZZI e i METODI che stanno usando sono, diciamo, non tradizionali, perchè chiaramente devono rivolgersi ad una clientela che non son i BU30+, e li usano probabilmente meglio delle Major.
APPROPO': leggevo un intervista a qualcuno di queste
niù sensseciòn un paio d'anni fà che sostanzialmente diceva che non poteva far live perchè la sua fan-base..beh era abbondantemente minorenne e non aveva modo di uscire/far tardi/ spostarsi per partecipare...
Ellamadonna mi aspettavi?
Premesso: non mi intendo di un cazzo generalmente. Quindi non sono proprio il tipo che fa il saputo.
Solo che in questo mondo mi ci nuovo da quando ho sette anni.
Quindi per forza di cose, qualcosina di tecnico o di diverso rispetto solo all’emotivitá la musica mi ha lasciato.
Senza volere nulla in cambio.
Detto questo, che le major si stiano buttando a capofitto in queste nuove situazioni è lapalissiano.
Basta vedere che ora tutto é indie.
O lo è stato (e grazie al caiser).
Del resto i dischi non si vendono più e i manager qualcosa dovevano pur inventarsi.
O meglio: reinventarsi.
Ahimè però la cosa che ne sta venendo fuori é solo un insieme di roba tutta uguale che tolti un paio di casi finirà presto nel dimenticatoio.
Solo che avrà conseguenze drastiche su molta gente.
Perché far successo a 16 anni e poi ritornare nell’anonimato è una cosa pesante da gestire.
E alla lunga sta cosa la si pagherà.
Per il resto non avevo letto quel l’intervista ma ho visto un live di Ghali e tra pubblico tredicenne con genitore a seguito e performance live abbastanza discutibile ho capito che sta roba mi basta.
Ah.. anticipo tutti dicendo che pure ad un I-Days di mille anni fa in quel di Bologna c’erano genitori che accompagnavano i figli a vedere i blink ma almeno in quel caso l’esibizione era tosta. Poi potevano far schifo o meno loro.
Però senza dubbio era/è gente che sa distinguere un riff in dropd o da un bit a 125bpm.
DOMA ha scritto: ↑07/05/2018, 14:08
Per la seconda, senza entrar troppo nel tecnico che non è il mio campo: far suonare male un disco si può chiaramente
.
Immagino che la cosa volesse appunto dire gestire i suoni, le compressioni, le frequenze/equalizzazioni, il mastering per massimizzare la resa sulle casse del pc-sostanzialmente ascolto per casual user;
Queste sono molto differenti a livello fisico dalle casse da impianto (impedenze, litraggio della cassa etc) e anche ai mastering per stampare su cd/vinile - magari, anzi sicuramente, le produzioni suonano decentemente anche in questo caso; ma ho forti dubbi sul contrario = album prodotti con la prospettiva di esser stampati in vinile, ascoltati in streaming o cloud sulle casse del pc.
Qui invece mi trovi proprio in disaccordo.
Non esiste un disco che ha fatto milioni che suona male.
Al massimo esiste un disco che non può piacere nei suoni.
Ma quello é soggettivo.
Perché gli standard minimi sono quelli.
E non puoi fare diversamente SE vieni pubblicato da una major.
Chiaro che se ti fai là demo da solo può uscire di merda, ci mancherebbe
Non esistono versioni di mastering fatte per suoanare male perché tanto vanno su YouTube.
Tant’è che se il tuo amico si intende davvero ti avrà fatto notare che in ogni studio in cui si registra alla fine del mix si prova il tutto in due casse di merda proprio perché il tutto deve comunque essere bilanciato anche per scarse qualità.
Perché poi è quello al limite che cambia il suono di una produzione.
La faccio più facile possibile.. il vinile è fighissimo eh.. ma un wav suonerà per forza meglio.
Quindi va da se che un cd sia più esaltante che ascoltare la medesima cosa in qualità mp3.
Ma non é che lo fai apposta.
Non lo decidi prima perché ‘tanto lo ascoltano i cinni nelle cuffiette dell’iphone’.
È così e basta
L’unica cosa che in fase di mix o master puoi indirizzare è la radio edit.
Ma per una questione di libreria di quest’ultime.
(Alle radio, generalmente, i brani vanno mandati suddivisi.
Take basso. Take chitarra. Take voce. Etc)
Non per altro.