Dopo numerose polemiche, anche reiterate su giornali e su mock draft che esprimevano moltissime perplessità su concetti di size, speed e adattamento in NFL, un ragazzone nato nel Connecticut e proveniente dal college di Syracuse, che ci aveva dato, pochi anni prima un giocatore che farà la storia dei Colts e dell'NFL (Marvin Hassiron), compare magicamente in quel di Indy il 20 Aprile 2002
Dungy, Irsay e Polian, avevano discusso a lungo su questo interessante prospetto, che però nei più non destava certezze assolute visto quanto si stava investendo e quanto si pescasse piuttosto in alto (quell'anno si pescava l'undicesimo pick assoluto). Ma Polian si spinse ben oltre le critiche e le perplessità, e convinse tutto lo staff circa la bontà della scelta, un ragazzone, per l'appunto, di cui lui vedeva enormi potenzialità soprattutto a lungo termine.
Sappiamo tutti come è andata.
Si giocava ancora all'RCA Dome all'epoca, c'erano ancora le museruole blu oltremare, e vi dirò di più, si giocava sul leggendario Astro Turf, che diventava un'arma micidiale in casa contro squadre abituate all'erba, visto che nonostante una durezza e una relativa pericolosità intrinseca a motivo infortuni, rendeva i giocatori molto più scattanti per via del grip immenso, anche giocatori veloci già per conto loro, come appunto il nostro caro Dwight.
Caratteristiche del nostro numero 93:
6'1'' 270 libbre
Braccia da Orango
Pieghevolezza associata a forza fisica
Ma soprattutto estrema incoercibile fame per i QB avversari, tanto da rispondere ad un intervistatore di ESPN sul perchè nella sua vita si fosse dedicato notte e giorno ad imparare a fare il DE, questa laconica frase: "SIMPLY BECAUSE I HATE QUARTERBACKS!!"
E lo imparammo bene in quel di Indy, con una carriera di 125.5 sack al 10 posto assoluto di tutti i tempi.
Ecco qualche squarcio di ricordi contro degni e storici avversari:
contro Brady
contro Roethlisberger
contro Brees al super bowl perso, dopo essere rientrato il giorno stesso da un infortunio alla caviglia ed essere stato imbottito di antinfiammatori lo fa con un braccio solo
con noi si è comunque tolto diverse soddisfazioni culminate con il Super Bowl XLI, l'unico della storia sotto la pioggia in quel di Miami
Per un totale di 10 anni con il ferro di cavallo sul casco, e, oltre ai sack già citati, un record assoluto dell'NFL: 47 forced fumble in carriera, la vetta più alta di sempre.
Ma i grandi non lasciano solo dietro di sè i numeri. Si lasciano, oltre ad una montagna di ricordi anche dei fortissimi legami con i tifosi:
...e con i compagni di squadra, come in queste due immagini se ne può riassumere forse il più profondo e stretto di tutti, quello con l'altro angelo volante della nostra DL dei tempi d'oro, Robert Mathis:
Un grazie enorme ad un
grande dei Colts e dell'NFL, che ha fatto la sua
grande parte del renderci
grandi
GRAZIE
