Whatarush ha scritto: 10/03/2018, 20:51
Josh Gordon ha giocato 5 partite dopo 2 anni di inattività. Landry non c'era.
Hue Jackson ha gestito l'anno da rookie di Kizer da cani (a dir poco).
Il talento c'è, soprattutto in rapporto alle squadre della stessa fascia (come record); non esiste che i Browns siano considerati un contesto tecnico in cui c'è zero. Non è facile raddrizzare una franchigia che si porta dietro la nomea di buco nero. E se il manico - inteso come coaching staff - prende decisioni cervellotiche diventa ancora più complesso.
E quindi una squadra che ha vinto in 2 anni 1 partita e non cambia CS non può essere considerata un contesto tecnico in cui c'è zero.
Cosa deve fare dunque una franchigia per esserlo? Fare 0-16 per tre anni di fila?
Chiedo eh.
Che poi anche io l'anno scorso ero convinto avessero fatto buone mosse, ma il campo ha detto ben altro.
En passant, altro motivo per cui buttare addosso a un quarterback di 21/22 anni la "croce" di first overall, a Cleveland, OH, potrebbe non essere la trovata del secolo: si rischia seriamente la caduta dal palco subito dopo le foto di rito insieme a Goodell
Eh, invece prendere alla prima uno pompato dai media da 2 mesi a questa parte come la venuta del Messia non avrebbe lo stesso effetto.
Ma è indubbio che negli ultimi anni dal college siano venuti fuori in quel ruolo che tanto ami dei talenti speciali: Zeke Elliott (2016), Leonard Fournette (2017), Saquon Barkley (2018)...è un trittico mostruoso. [E occhio a Dalvin Cook...]
Elliott che dopo una prima stagione clamorosa, complice una stagione off field tutt'altro che semplice, ha avuto un impatto decisamente minore quest'anno.
E per la cronaca sono usciti talenti speciali anche in altri ruoli, come è normale che sia, mentre sembra che solo tra i RB ci siano i
freak.
Ma non leggo di Joey Bosa come "generational talent" o paragoni azzardati coi grandi del passato. A meno che ci si chiami
@ride_the_lightning