esba ha scritto: ↑31/01/2018, 9:36 Ecco sulla questione logo Indians sta andando in onda una delle pagini piu' tristi ed ipocrite della storia di questo sport.
Ma d'altronde, quando parliamo di popolo americano (che di per sé manco esiste) parliamo del peggior esempio del politically correct, che francamente ha davvero rotto il cazzo, e del peggior finto moralismo di una popolazione che si erge a paladini dei diritti dei 'deboli' e poi elegge uno come Trump.
Il vomito, non mi viene altro.
Mia figlia si e' innamorata di questo sport principalmente per quel logo, e adesso che ha 10 anni sara' dura spiegarglielo.
Premetto che sono d'accordo sul controsenso generale di promuovere il politically correct per poi votare Trump, dichiaratamente (kind of) razzista.
La mia prima reazione alla notizia è stata simile alla tua (figlia a parte, che non ho), in quanto quel logo è stato per me uno dei simboli del baseball.
Poi però mi sono chiesto: se una squadra avesse come logo la caricatura di un italiano sarei contento?
A me non fregherebbe nulla, e ci riderei sopra (ho comprato la maglia dei Brewers per il giorno dell'orgoglio italiano con scritto Birrai, per intenderci), ma posso capire che ci siano altri italiani, magari italoamericani, magari discriminati (loro o i loro padri / madri / nonni) per il semplice fatto di essere italiani che non sarebbero così contenti.
Non penso che tu abbia torto in assoluto, però mi pare che tu non abbia considerato tutti i punti di vista o che non li abbia espressi bene.
Per esempio, se fosse stata la comunità di nativi americani a chiedere di cambiare il logo? Tutto il discorso sul finto moralismo andrebbe a farsi benedire, no?
A meno che, in nome della tradizione del baseball e del non cedere al "finto moralismo", tu, di fronte a una richiesta di un gruppo che si sente discriminato non ti sentiresti di dire: "Me ne frego della vostra istanza, io procedo per la mia strada". Non credo (spero) che ne saresti capace.