Gio ha scritto:Gian Marco ha scritto:Questo trattato nell'articolo qua sotto secondo me e' uno dei temi fondamentali di questa campagna elettorale e- piu' in genere- del periodo storico/politico attuale negli Stati Uniti. Ne parlavo pochi mesi fa con un mio ex professore di storia americana ed entrambi concordavamo sul fatto che qualcosa si sta muovendo all'interno dell'assetto politico. In fondo sono ormai passati piu' di 50 anni dall'ultimo vero "realignment" e questo ciclo elettorale potrebbe davvero essere il culmine- o l'inizio- di un'altro riassesto. Spiegherebbe anche perche' stanno succedendo tutte queste stranezze (Trump, un socialista al 40%...) che fino a pochi anni fa sarebbero state impensabili.
http://www.bloomberg.com/politics/artic ... 020416_POL
Piu che un "realignment" negli equilibri politici americani per ora mi sembra piu una enorme "scossa di riassetamento" nel partito republicano dopo i casini scoperchiati dal Tea party nelle ultime elezioni, perlomeno per quanto riguarda la "destra". Se poi sti aggiustamenti interni si tramuteranno in scosse a livello nazionale non lo so, pare veramente difficile che le posizioni "estreme" di cruz e trump possano veramente avere un appeal nazionale ...
Con sanders, invece, puo essere, anche se per ora c'e` molto fumo (
) e poca "sostanza", dinuovo l' appeal di un cadidato come sanders e` tutto da dimostrare al difuori del NewHampshire (starni per conto loro) e del New Engalnd (non "titpici" americani).
Concordo fino ad un certo punto. Perchè: è vero che ora come ora è il partito Repubblicano che sta subendo le trasformazioni più evidenti e clamorose con l'ascesa della sua ala più populista e protezionista (mentre da Goldwater in poi è stato dominato da quella liberista e moderata), ma è vero che anche il partito Democratico sta cambiando rapidamente. Emblematico secondo me il fatto che la Clinton nel dibattito di ieri sera si è dovuta difendere dalle accuse di essere "moderata." Fino al 2008 sarebbe stato impensabile. Il brand di liberalismo moderato forgiato da Bill Clinton negli anni '90 è praticamente sparito. Tanto è vero che questa corsa alla nomination è una competizione per vedere chi è più "progressista."
E da simpatizzante Demoratico penso che sia un grande male, dal momento che- nel tentavo di rincorrere le ali più liberal del partito (studenti collegiali, social justice warriors e le elite accademiche)- sta alienando le sue compoenti più moderate e conservatrici; specialmente al Sud.
La ragione per cui dicevo che secondo me ci sono tutti i presupposti per un realignment generale è proprio questa. Da una parte c'è il GOP che è in totale deriva estremista e populista (dove la sola menzione di una riforma dell'immigrazione ti condanna politicamente) e dentro al quale c'è in corso una vera e propria guerra civile (establishment vs. outsiders/tea party/populismi vari), e dall'altra c'è un partito Democratico che non ha più una strategia politica se non quella di fare affidamento alle trasformazioni demografiche e pregare che le minoranze 1) vadano a votare e 2) votino per loro. Ragionamento rischioso e sicuramente preoccupante.
La domanda è: chi pensa all'elettorato centrista e moderato (quelli che una volta si chiamavano blue dogs e liberal Republicans)? La mia teoria è che si sta creando un grande spazio politico al centro che in un futuro neanche troppo lontano potrebbe venir occupato da un'altra forza politica (magari composta da fuoriusciti di entrambi i partiti: perchè oggettivamente gente come McCain, Graham e Kasich hanno più in comune con un democratico moderato che Trump o Cruz). Dopo tutto i partiti americani, come sai meglio di me, sono coalizioni di correnti politiche tenute insieme da equilibiri più o meno solidi ma comunque destinati a rompersi sotto la pressione di "wedge issues": e l'immigrazione potrebbe essere proprio l'elemento scatenante di questo realignment.
Di certo è che ci stiamo avvicinando ad un punto di rottura, perchè mai c'era stata così tanta luce tra i due partiti. Non è solo questione di avere opinioni diverse su temi comuni: parlano proprio di temi totalmente diversi!